
Guardiamo un video?
Ascoltare e vedere la lingua “in azione”
L’ENSEIGNEMENT DU FRANÇAIS
In presenza o DDI, l’uso dei video si è rivelato uno strumento eccellente per trasmettere contenuti e conoscenza, ma anche per motivare e coinvolgere gli studenti, mantenendo alto e vivo il loro interesse e la loro attenzione.
di Angela Rigucci, Redazione ELT & Modern Languages presso Pearson Italia
È ormai un fatto assodato che gli studenti apprendono meglio se sono motivati e se sviluppano un atteggiamento positivo verso lo studio. Allora, quali strumenti didattici usare con i ragazzi della generazione Z, cioè i ragazzi nati tra il 1995 e 2012?
Una parte di questa generazione, che sta frequentando la Scuola Secondaria di primo e secondo grado, è nativa digitale, cioè sin dalla nascita è esposta all'uso di strumenti tecnologici che sono diventati parte integrante della realtà quotidiana dei ragazzi e il cui uso è decisamente consueto e gradito.
Per insegnare efficacemente a questa generazione e farsi comprendere da essa, occorre parlare il più possibile il suo linguaggio. Usare il linguaggio tipico del mondo digitale, che per questi ragazzi è quotidiano, è una strada da percorrere.
Una ricerca condotta a livello mondiale sulla generazione Z, a cui ha partecipato anche Pearson, ha messo in evidenza che sono proprio i video lo strumento più efficace per l'apprendimento degli studenti di oggi perché, per quanto riguarda la lingua straniera, ascoltare e vedere in azione la lingua concretamente usata in contesto incuriosisce, facilita la motivazione, la comprensione e l'apprendimento; un dialogo filmato tra due persone, per esempio, è la forma decisamente più verosimile all'esperienza del nostro quotidiano.
Pearson, attenta anche all'inclusione, ha sempre sostenuto che i video aiutano la comprensione di tutti, anche degli adolescenti con diversi background (per esempio linguistici), diversi stili di apprendimento, diverse abilità e con DSA.
I video sono una risorsa funzionale alla didattica in presenza e alla DDI di ogni materia scolastica e Pearson in questi anni ne ha prodotti davvero moltissimi per le varie tipologie di testi di francese di ogni segmento scolastico, come per esempio videodialoghi, video di grammatica, video per le funzioni comunicative e video di civiltà...
In ogni lezione in presenza o in modalità DDI, se si vuole ricorrere a uno o più video (di qualsiasi tipologia), è utile prevedere tre momenti differenti per suscitare il coinvolgimento degli studenti: Avant le visionnement, Pendant le visionnement e Après le visionnement.
Durante Avant le visionnement occorre focalizzare l'attenzione sull'argomento del video, attivando le (eventuali) pre-conoscenze. Preliminarmente potrebbe essere utile ripassare il lessico o le strutture grammaticali necessarie, oppure fornire il contesto soprattutto nel caso di un videodialogo e video di cultura.
Per attivare le pre-conoscenze, il remue-méninge è ottimo, così come il porre delle domande – anche bizzarre – agli studenti che li portino a riflettere sulla lingua, o sulle caratteristiche del luogo da scoprire, o sul titolo del video se si tratta di un videodialogo, di funzioni comunicative o civiltà. Se l'argomento è complesso, si può ricorrere eventualmente anche all'italiano; l'importante in questa fase è accettare tutte le risposte degli studenti, anche le più originali: in questo modo il loro coinvolgimento aumenta perché non si sentono "giudicati", ma liberi di pensare in maniera spontanea e creativa. Per raccogliere poi le idee espresse, si possono usare degli schemi, delle tabelle o delle cartes mentales.
Questo lavoro ha in più il vantaggio di aiutare l'insegnante a capire quanto gli studenti conoscono già sull'argomento.
Questa fase può essere svolta in modalità classe inversée: i ragazzi, preferibilmente in gruppi, possono preparare loro stessi gli schemi, le tabelle o le cartes mentales con le riflessioni del remue-méninge e presentarle alla classe in presenza o in DDI. Così gli studenti eserciteranno anche alcune delle 8 competenze europee e delle competenze trasversali, come per esempio la competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare e la competenza imprenditoriale.
Nella fase Pendant le visionnement il video va mostrato per intero se possibile, per far comprendere il significato globale. In un secondo momento si possono usare singole sequenze per concentrarsi su aspetti linguistici o di contenuto specifici in modo tale da poter chiarire tutti i punti salienti. L'importante è che a ogni sequenza corrisponda un solo argomento/aspetto su cui concentrarsi. Eventualmente, in caso di videodialogo, l'insegnante può chiedere ai ragazzi di anticipare ciò che verrà detto dopo, guidandoli con qualche domanda o considerazione.
A questo punto può essere interessante collegare i "risultati", le ipotesi della fase Avant le visionnement con i contenuti del video per creare un fil rouge con quanto fatto.
Anche questa fase può essere svolta benissimo in classe inversée: i ragazzi, lavorando preferibilmente a gruppi, sono già preparati a "scoprire" il video e inoltre si possono aiutare reciprocamente nella comprensione e nella sistematizzazione dei contenuti. Poi durante la lezione in presenza o in DDI possono esporre quanto appreso, recitare il videodialogo, proporre altri esempi di grammatica o altre frasi per le funzioni linguistiche incontrate. E l'insegnante potrà chiarire eventuali dubbi.
Infine, la fase Après le visionnement è dedicata alla verifica della comprensione, al rinforzo e all'ampliamento dei concetti appresi. L'insegnante può ricorrere agli esercizi del Livre, oppure proporre dei Vrai/Faux, delle domande aperte, organizzare un dibattito e tutte quelle attività che ritiene utile svolgere.
In conclusione, si può affermare che il ricorso ai video in presenza o in DDI è utile sia agli studenti sia agli insegnanti e aiuta a creare delle lezioni partecipate, motivanti ed efficaci.