APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Se si volesse ragionare per paradossi, il testo che prefigura la letteratura di fabbrica potrebbe essere rinvenuto all’interno della Commedia (Inf. XXI, 11-15), nei versi che descrivono «l’arzanà de’ Viniziani», il cantiere dove gli operai spalmano pece sulle carene delle navi, ravvolgono funi, modellano remi e chiglie con le pialle: «chi fa suo legno novo e chi ristoppa / le coste a quel che più vïaggi fece; / chi ribatte da proda e chi da poppa; / altri fa remi e altri volge sarte; / chi terzeruolo e artimon rintoppa». Dante sembra muoversi a proprio agio fra i muri imbrattati di fuliggine, conosce le azioni dei singoli e come essi obbediscano a un’organizzazione di mestieri ben collaudata. Adopera perfino un linguaggio settoriale: «ristoppa», «coste», «sarte», «proda», «poppa», «terzeruolo», «artimon».
Giuseppe Lupo
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