Il colloquio orale dell’Esame di stato
Consigli di contenuto e gestione
IDEE PER INSEGNARE - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Le indicazioni dell’Ordinanza ministeriale riguardo allo svolgimento della prima parte del colloquio lasciano al candidato ampia libertà di scelta tra contenuti attinenti a una singola disciplina, oppure a più discipline collegate tra di loro, e tra diverse modalità espositive (verbale, multimediale ecc.).
Le due principali forme testuali che tale svolgimento può assumere sono quelle della relazione e della tesina.
1. Prima fase del colloquio: esposizione dell’argomento a scelta del candidato (Allegato 1)
1.1 Relazione compilativa e d’attività
L’argomento scelto dal candidato può essere presentato in forma di relazione:
- compilativa, scritta utilizzando e ordinando materiali provenienti da fonti di documentazione cartacee o telematiche (da evitare assolutamente sono le scopiazzature e i “copia e incolla”), su argomenti preferibilmente monodisciplinari, ma anche pluridisciplinari: singoli “capitoli” o aspetti di discipline di studio per le quali lo studente riveli un personale interessamento;
oppure:
- riferita ad attività svolte dallo studente dentro e fuori la scuola, quali stage in alternanza scuola-lavoro, esperimenti scientifici e di ricerca, prove tecniche, viaggi d’istruzione, escursioni naturalistiche, visite a luoghi d’arte ecc., realizzate durante l’anno scolastico. In questo caso, il candidato può presentare alla commissione anche un prodotto “materiale” risultato dell’esperienza: per esempio, un modellino, un testo pubblicato su un qualche organo di stampa, un video ecc.
In ogni caso è opportuno che il candidato evidenzi nella sua esposizione i contenuti culturali dell’argomento prescelto, mettendoli in relazione con le conoscenze disciplinari e pluridisciplinari e con le competenze acquisite nel suo corso di studi, in particolare nell’ultimo anno.
È consigliabile che, in vista del colloquio, il candidato sintetizzi la relazione in forma di scaletta, da utilizzare per l’esposizione orale, che potrà, eventualmente, accompagnare con una presentazione di slides o di altro strumento audiovisivo.
Va precisato che la relazione è diversa dalla “tesina”, in quanto consiste in un testo di tipologia informativa e non anche argomentativa (come invece la tesina).
1.2 Tesina
Le norme relative all’Esame di stato non parlano espressamente di “tesina”, ma, negli anni, è invalso l’uso di presentare, in apertura di colloquio, un testo così definito in quanto diminutivo di “tesi di laurea”.
La tesina è dunque un testo scritto, che consiste nella trattazione di un particolare argomento su cui lo studente abbia svolto una ricerca e a riguardo del quale abbia elaborato una personale interpretazione.
Tale argomento potrà essere attinente a una singola disciplina, oppure, preferibilmente, a carattere pluridisciplinare e interdisciplinare (afferente cioè a più materie, anche non strettamente facenti parte del programma scolastico, poste in relazione tra loro e integrate). (Vedi Allegato 2)
La tesina rientra nel genere saggistico, in quanto si prefigge lo scopo, oltre che di documentare l’oggetto della trattazione, di dimostrare la tesi dell’autore, facendo ricorso all’argomentazione, cioè al metodo di discussione e di ragionamento volto a convincere il lettore. La sua tipologia testuale prevalente è dunque argomentativa, oltre che informativa.
Proprio per questo si distingue dalla relazione compilativa, con cui spesso è confusa, che utilizza e ordina materiali provenienti da fonti altrui, senza un particolare contributo di interpretazione personale.
L’ampiezza di una tesina può variare da un minimo di 10-15 pagine a un massimo di 50 o addirittura di più, anche se è preferibile optare per soluzioni ridotte, per la ristrettezza dei tempi consentiti alla sua esposizione durante il colloquio.
L’editing della tesina deve rispettare le regole redazionali (suddivisione in capitoli, note, bibliografia, indice ecc.) e le convenzioni di stampa (impaginazione, uso dei caratteri ecc.) proprie di una pubblicazione saggistica. (Vedi Allegato 3)
In sede d’esame, alla pubblicazione della tesina (da consegnare preventivamente ai commissari) può essere affiancata (o sostituita) la presentazione di un abstract che ne riassuma il contenuto essenziale; oppure della scaletta utilizzata per la sua stesura; oppure di una mappa concettuale che sintetizzi graficamente il percorso di ricerca effettuato.
In particolare scaletta o mappa concettuale serviranno al candidato come traccia per la sua esposizione orale. Questa, a sua volta, potrà essere accompagnata da una presentazione in PowerPoint, da un testo multimediale e/o ipertestuale, da un video, o da altro oggetto prodotto dal candidato. (Vedi allegato 4)