Indice del volume
Introduzione
Inferno
Ma tu perché ritorni a tanta noia?
Il valore della domanda
A te convien tenere altro vïaggio
Il coraggio della proposta
Allor si mosse, e io li tenni dietro
Seguire qualcuno è inevitabile
Ma io, perché venirvi? o chi ’l concede?
La paura della vita
L’anima tua è da viltade offesa
Il coraggio di una compagnia
Tai tre donne benedette curan di te
Tutti siamo grandi
Amor mi mosse, che mi fa parlare
Andare a prenderli lì dove sono
Che visser sanza ’nfamia e sanza lodo
Senza passione non si va da nessuna parte
Non puoi fallire a glorïoso porto
L’illusione della fama
Innanzi a buon segnor fa servo forte
Quando il maestro ti stima
Con le braccia m’avvinse e mi sostenne
Non c’è insegnamento senza affezione
Altra risposta non ti rendo se non lo far
«Col suo essere, non col suo parlare»
E altro è da veder che tu non vedi
Soffermarsi sul male è inutile
Padre mio, ché non m’aiuti?
Il tradimento del compito
Purgatorio
Qual negligenza, quale stare è questo? […] la fretta, che l’onestade ad ogn’atto dismaga
La pazienza operosa
Non credi tu me teco e ch’io ti guidi?
Si spaventano, è normale
La bontà infinita ha sì gran braccia
La forza del perdono
Perché foco d’amor compia in un punto
Il bene che cambia
Oh Romagnuoli tornati in bastardi!
La faticosa riconquista del passato
Figliuol mio, perché hai tu così verso noi fatto?
Urlare non serve a nulla
Lume v’è dato a bene e a malizia
La sfida dell’educazione: la libertà
Se ben si notrica
L’educazione della libertà
Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?
Le regole servono, se
Tra Beatrice e te è questo muro
Il dramma del rischio
Te sovra te corono e mitrio
Educare per la libertà
E Virgilio mi disse: «Figliuol mio»
La parabola dell’educazione
Ed esso mi rispuose con vista carca di stupor non meno
Quando il discepolo raggiunge il maestro
Paradiso
Con quel sembiante che madre fa sovra figlio deliro
Un’educazione a tutto campo
Al fondamento che natura pone
La valorizzazione dell’individualità
Messo t’ho innanzi: omai per te ti ciba
L’esperienza devi farla tu
Per sentir più dilettanza
L’alleanza fra desiderio e legge
Con la veduta corta d’una spanna
Una stima per tutti
Quanto m’era a grato ubidire
Il fondamento dell’obbedienza
Questa cara gioia sopra la quale ogne virtù si fonda
Per essere buoni bisogna essere felici
Figlia del tuo figlio
Figli dei propri figli
Bibliografia