Prima di partire… accendi la mente!

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Strategie e strumenti per avviare lezioni scintillanti

CLASSE DINAMICA

Per iniziare un nuovo argomento carichi di desiderio di scoperta, ma anche consapevoli di ciò che si sa già, è necessario Accendere la mente. Quali strategie si possono attuare per accendere la mente dei propri alunni? Quali strumenti sono a disposizione degli insegnanti?

di Marta Vitali

«Se dovessi condensare in un unico principio l’intera psicologia dell’educazione direi che il singolo fattore più importante che influenza l’apprendimento sono le conoscenze che lo studente già possiede. Accertatele e comportatevi in conformità nel vostro insegnamento.»
D. P. Ausubel, Educazione e processi cognitivi, Franco Angeli

La scintilla che accende la mente è il punto di partenza di una lezione dinamica.
Di una lezione, cioè, che sperimenta l’approccio della Classe dinamica, ma anche di una lezione che si muove, che raggiunge l’obiettivo accogliendo le deviazioni che possono nascere lungo il percorso.
Le scintille sono parole chiave, domande sfidanti o immagini, che, poste all’inizio di ogni unità, invitano i bambini a riportare alla mente ciò che già sanno sull’argomento che si sta per affrontare.
Il risultato di questa prima indagine guiderà l’insegnante nei passi successivi.
Il primo step proposto dalla Classe dinamica, infatti, è un’attivazione delle preconoscenze.

Non si tratta di un approccio nuovo, nella pratica didattica le “preconoscenze” sono una risorsa che gli insegnanti conoscono bene e spesso i libri di testo propongono attività di anticipazione.
Nella Classe dinamica, però, la raccolta delle preconoscenze è sistematizzata e arricchita, anche grazie alle espansioni presenti in Guida.

Le stesse Indicazioni Nazionali dedicano un paragrafo al tema:

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.
Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà opportunamente richiamare esplorare e problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso a quello che va imparando.

Oggi le conoscenze informali che possono derivare da letture autonome, film o esperienze di vario tipo sono sempre più nutrite. E rappresentano un serbatoio di informazioni molto utile, se ben indirizzato. I nuovi concetti avranno così un terreno fertile su cui ancorarsi.

Questo succede per esempio in storia. Ci sono alcune civiltà che, ancor prima di essere studiate, popolano l’immaginazione dei bambini, come gli Egizi.
In questo caso, l’attività per far emergere le preconoscenze sarà semplice, un brainstorming collettivo che metta in comune le informazioni già note, anche con lo scopo di correggere quelle che potrebbero portare fuori strada.
Sempre attingendo agli argomenti di storia, ci sono civiltà più lontane, come i popoli mesopotamici, che i bambini probabilmente incontrano per la prima volta. In questo caso, l’approccio della domanda Accendi la mente sarà un po’ diverso, punterà all’osservazione di un’immagine, alla ricerca di elementi noti (ancora oggi in molti luoghi si possono vedere canali artificiali destinati all’irrigazione che delimitano i campi), o proporrà un parallelo con elementi della vita quotidiana (la ruota a raggi della bicicletta ha un antenato nei carri da guerra…).

Per altre materie, come la matematica, le preconoscenze derivano anche, o soprattutto, da ciò che i bambini hanno già studiato. In questo caso sono molto utili le tabelle presenti in Guida, che segnalano quali argomenti i bambini dovrebbero già conoscere per non avere difficoltà nell’apprendimento dei nuovi concetti.

Oltre a far emergere e organizzare le preconoscenze, le rubriche Accendi la mente hanno lo scopo di suscitare curiosità, che verranno esaudite nel corso dell’unità che si sta per affrontare.
Le attività che seguono, che danno ulteriori strumenti all’insegnante per “lanciare la lezione”, e si trovano in Guida, puntano – a partire dagli stessi spunti – a coinvolgere i bambini, attraverso narrazioni a voce alta o brevi laboratori.
In questo modo, prima ancora di voltare pagina per iniziare il percorso proposto dal libro di testo, si nutre l’immaginazione e si predispongono i bambini ad accogliere positivamente nuove conoscenze.

Le novità Pearson in cui trovare la Classe dinamica!

Scintille e Mille scintille

Un progetto dinamico, per una didattica inclusiva e su misura in tre step: attività di lancio, attività laboratoriali e verifiche formative con attività di potenziamento personalizzato in guida.

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ON Accendi la mente

Un progetto che si basa sul modello didattico della Classe Dinamica ed è nato dal desiderio di fornire uno strumento coinvolgente, ricco, ma facile da usare.

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Pop English

Un progetto fortemente inclusivo ed educativo, Pop English è il primo corso di inglese che propone spunti di metodologia Classe Dinamica.

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Marta Vitali: consulente per la redazione primaria.