Categorizzazioni

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Per inquadrare il tema

DIDATTICA INCLUSIVA

Nell’introduzione della presente guida di questa sezione, laddove si parla di didattica per competenze, si pone l’attenzione degli insegnanti su un aspetto fondante dell’apprendimento: la capacità di organizzare la realtà in categorie, fenomeno alla base di tutti gli apprendimenti e di competenze di vita prima ancora che scolastiche.

di Bianca Carrescia

Nell’introduzione della presente guida di questa sezione, laddove si parla di didattica per competenze, si pone l’attenzione degli insegnanti su un aspetto fondante dell’apprendimento: la capacità di organizzare la realtà in categorie, fenomeno alla base di tutti gli apprendimenti e di competenze di vita prima ancora che scolastiche. In classe prima della scuola primaria spesso i docenti utilizzano un linguaggio che non necessariamente viene compreso fino in fondo dagli alunni: ci riferiamo in particolare all’uso di termini quali testo, frase, parola, sillaba, fonema. L’utilizzo di questi termini presuppone che nella mente dell’alunno si sia già formata una struttura in cui è possibile classificare gli iperonimi e i relativi iponimi. Non è detto però che questo sia già avvenuto in bambini di classe prima e seconda. Per arrivare a comprendere appieno il significato delle parole sopra citate è necessario progettare un percorso di accompagnamento dei bambini all’acquisizione di concetti di base e capacità relative alla classificazione in categorie della realtà espressa dal linguaggio.

La classificazione dei lemmi in iponimi e iperonimi, operazione che ci appare immediatamente di pertinenza dell’ambito linguistico, ha in realtà anche una stretta correlazione con l’ambito matematico. Il concetto deriva infatti dalla conoscenza dell’insiemistica, che è un saper operare imprescindibile nella fase di acquisizione delle competenze matematiche (e linguistiche) di base. Compito della scuola primaria è far acquisire gradualmente queste competenze prima ancora di andare a lavorare con i contenuti specifici di tipo disciplinare.

“Perdere tempo” a impostare un lavoro sulla comprensione delle categorizzazioni è fondamentale dunque per porre le basi di apprendimenti solidi e profondi in tutto il quinquennio della scuola primaria e oltre. Numerosi infatti sono gli esempi di apprendimento attraverso la capacità di operare classificazioni, in tutte le discipline. Basti pensare ad esempio alle categorizzazioni previste dall’analisi grammaticale e poi logica, o piuttosto alle classificazioni scientifiche (dai biomi alle comunità di esseri viventi, dall’organismo singolo alla cellula). Nelle pagine che seguono proponiamo alcune attività che possono essere svolte già in classe prima relative alla capacità di discriminare e categorizzare.

 

Bianca Maria Carrescia è formatrice, consulente didattica e docente con funzione strumentale sul disagio scolastico. Nella gestione dei ragazzi con DSA si pone come facilitatrice mediando le proprie conoscenze specifiche con la professionalità del counsellor scolastico e relazionale a indirizzo sistemico-costruzionista. È autrice e consulente editoriale presso i settori primaria e secondaria di primo grado per Pearson Italia.