A tu per tu con la storia, insieme a Fondazione Fossoli

MATERIALI DIDATTICI

A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, vogliamo condividere alcuni materiali nati dall’incontro con Fondazione Fossoli, realtà che da anni gestisce il sito storico del Campo di Fossoli, facendone un luogo di memoria viva, attiva, che porta ragazze e ragazzi e noi tutti a riflettere su ciò che è stato.

 

La Fondazione Fossoli gestisce fin dal 1996 un sistema memoriale di importanza internazionale che comprende il sito storico del Campo di Fossoli, l’opera d’arte del Museo Monumento al Deportato e dal 2010 il complesso delle ex Sinagoghe carpigiane, dove ha la sua sede.
A questo importante patrimonio materiale si aggiunge quello immateriale rappresentato dal Centro Studi che raccoglie un originale archivio di documentazione, fondi librari e opere d’arte.
È in continua crescita il consistente archivio didattico, che conserva le esperienze elaborate dagli studenti nei progetti formativi promossi dalla Fondazione.
Proprio da questa lunga esperienza con le scuole sono nati i percorsi curati da Marzia Luppi, direttrice, e Marika Losi, referente dell’area didattica della Fondazione, che troverete all’interno di Rotta della cittadinanza 4/5, volume di Educazione civica di Stefano Rossi, disponibile con il nuovo sussidiario dei Linguaggi, di cui qui forniamo un’anticipazione.

Come nei laboratori promossi dalla Fondazione dal vivo, così in quelli proposti nel volume è importante il rapporto diretto degli alunni con le fonti, per dare loro la possibilità di avvicinarsi al metodo storico leggendo, analizzando e interpretando documenti di diversa natura, che rendono più che mai la storia una materia viva.
Il focus della proposta riguarda soprattutto i cambiamenti che la guerra porta nella vita quotidiana di ciascuno, come ci racconta la direttrice Marzia Luppi:
“L’ultimo articolo dei principi fondamentali della Costituzione dice che L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. In questo articolo la pace è posta come bene supremo da custodire; il motivo di questa scelta è chiaro se ricordiamo che la Costituzione italiana viene scritta alla fine di una guerra lunga e brutale che aveva sconvolto l’Europa, una guerra che aveva colpito come mai prima la popolazione civile nelle città come nelle campagne, attraverso la fame, i bombardamenti, le persecuzioni. Guerra ai civili è stata definita poi per sottolineare questa sua caratteristica.
Attraverso diverse fonti storiche proveremo a ricostruire il clima (la situazione, l’ambiente) in cui uomini donne e bambini si trovarono a vivere negli anni della guerra, soprattutto quelli tragici dal 1943 al 1945”.

Per restare informati sulle attività della fondazione, potete visitare il sito: Scopri di più >>

 

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