Orientamento: una scelta per il futuro

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Iscrizioni aperte dal 7 al 31 gennaio 2019

ORIENTAMENTO

È sempre più difficile aiutare i nostri figli ad orientarsi nella variegata e complessa scelta dell’indirizzo di studio, ecco perché il processo di orientamento è importante. Ed è attraverso la conoscenza e il confronto con gli operatori della scuola che si possono evitare scelte sbagliate.

di Francesco Valente

Dal 7 al 31 di gennaio gli interessati possono accedere on-line alla procedura di iscrizione sul portale www.iscrizione.istruzione.it che, rispetto al passato, non presenta particolari novità. Anche per le scuole dell’infanzia la procedura rimane cartacea e sostanzialmente inalterata. L’anticipo dei termini delle iscrizioni, se da un lato, ha spiazzato gli studenti facendo aumentare la schiera degli indecisi dall’altro potrà consentire al MIUR di attivare nei giusti tempi le nomine dei docenti. Secondo skuola.net solo il 56% ha le idee chiare e tra questi i più decisi sono coloro che hanno messo a frutto l’attività di orientamento.
Le scuole, previo delibera del Consiglio d’Istituto, dovranno pubblicare la capacità ricettiva e i criteri di accoglimento di eventuali domande in eccedenza. Tale delibera, preso atto dei piani di utilizzo degli edifici scolastici comunali e/o provinciali, deve essere preceduta dalla comunicazione del dirigente della disponibilità degli spazi necessari ad accogliere i nuovi iscritti.

Le famiglie, oltre a preoccuparsi della ricettività della scuola prescelta, devono prendere in seria considerazione anche il consiglio orientativo che, quand’anche non vincolante, rimane un atto di indirizzo della scuola di provenienza. Con la ragionevolezza che contraddistingue tutti i genitori in presenza di suggerimenti divergenti tra il consiglio orientativo e la scelta dello studente è preferibile accontentare quest’ultimo. Tralasciando l’overdose informativa e lontano da ogni operazione di marketing, a cui spesso le famiglie sono sottoposte, ho da sempre ritenuto utile l’attività di orientamento perché tale processo può e deve fornire agli interessati gli strumenti necessari per una scelta coerente. Le famiglie che non hanno la possibilità di un riscontro diretto con le componenti scolastiche possono reperire informazioni utili sui profili, l’organizzazione oraria, il curricolo e tanto altro sul portale “scuola in chiaro”. Rimane ancora le possibilità di informarsi perché, nelle prime settimane di gennaio, sono disponibili degli open day.

Le dinamiche relative all’iscrizione sono importanti nell’individuazione della scuola di interesse, ma credo che sia altrettanto importante la scelta dell’indirizzo di studi. In una società complessa, dinamica, articolata, evoluta e competitiva è difficile coniugare felicemente il percorso di studi e le possibilità occupazionali. In Italia la disoccupazione è superiore al 10% mentre la media europea è sotto il 7%. Le nazioni particolarmente virtuose sono la Germania, la repubblica Ceca e la Polonia che presentano una percentuale di disoccupazione che varia tra il 2,3 e il 3,5%. I criteri che orientano le scelte delle famiglie italiane spesso inducono i figli a scelte prevalentemente liceali. Non è un caso se oltre il 50% degli studenti frequentano un indirizzo liceale. È una scelta sbagliata? sicuramente no se lo studente è consapevole che è un investimento di lungo periodo, se ha voglia di investire molto del suo tempo, se ha la capacità e la preparazione sufficiente per affrontare un percorso di studi lungo e impegnativo.

Tali orientamenti prevalgono perché sull’istruzione tecnica e professionale permangono dei pregiudizi sociali immotivati. Ogni genitore vorrebbe il meglio per i propri figli, è indubitabile ma è giusto orientare i ragazzi solo secondo i desideri genitoriali? Ancora una volta è no! Ragionevolezza significa che la scelta dell’indirizzo di studi deve essere fatta secondo le proprie capacità e aspirazioni, è quindi lo studente, in primis, che deve tentare di comprendersi e proporre, confrontarsi con i propri genitori alla luce di evidenze accertate. In tal modo si potrebbe evitare l’alto numero di fallimenti che le scuole registrano al primo anno.

Ecco perché il processo di orientamento è importante, è attraverso la conoscenza e il confronto con gli operatori della scuola che si possono evitare scelte sbagliate. Non prediligo alcun indirizzo di studi, ognuno deve scegliere secondo scienza e coscienza, l’importante è acquisire le competenze giuste, anche se spesso vi è un nesso tra svantaggio socio culturale e scelta scolastica.
È raro incontrare degli adolescenti con spiccate vocazioni professionali, la stragrande maggioranza segue delle mode temporanee. Oggi molti giovani guardano con attenzione alle professioni del futuro, di tendenza, che spaziano dai media al web, poiché si crede che l’orientarsi verso la concretezza dei lavori tecnico-scientifici offra, nel medio lungo periodo, maggiore sicurezza e stabilità. Da quest’ottica di orientamento ne trae vantaggio anche la nazione, che investe notevolmente in produzioni ad alto contenuto tecnologico ed è sempre più attenta e impegnata a migliorare le proprie produzioni artigianali e industriali per combattere la concorrenza.

 

Francesco Valente, ex dirigente scolastico, è esperto di tematiche relative all'Alternanza scuola lavoro. Collabora con Pearson Italia per l'aggiornamento professionale dei dirigenti scolastici e dei docenti.