
Le tecnologie innovano la scuola
La competenza digitale: un requisito sempre più richiesto dal mondo del lavoro
EDUCAZIONE DIGITALE
La tecnologia digitale non solo viene sempre più impiegata nel mondo della scuola per apprendere e approfondire conoscenze, ma ha anche un ruolo importante nella formazione generale delle future generazioni favorendo l'acquisizione della competenza digitale, fondamentale nella vita di oggi e in particolare nel mondo del lavoro.
di Rodolfo Galati
L'OCSE con le indagini PISA, acronimo di Programme for International Student Assessment (programma di valutazione internazionale degli studenti), che hanno lo scopo di rilevare a cadenza triennale le competenze degli studenti di 15 anni nella lettura, in matematica e in scienze, sostiene già dal 2012 che il “digital divide”, ovvero il divario esistente tra chi ha accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e chi ne è escluso si sia colmato. I dati parlano di una percentuale del 96% di quindicenni del mondo che ha accesso a un computer a casa e di 72 su 100 studenti che usano il PC, un tablet o altro device in classe.
Certamente la tecnologia può amplificare l’effetto di un ottimo insegnamento, ma un’ottima tecnologia non può sostituire un cattivo insegnamento e quindi non risolve problemi di apprendimento in termini generali, ma offre un valido strumento e un supporto nello studio grazie all'integrazione dei linguaggi tipica del digitale: immagini, testo, audio e video.
È utile chiarire che a scuola la tecnologia viene impiegata più per apprendere e conoscere che per informare e comunicare e quindi l'acronimo corretto sarebbe TAC, tecnologie dell'apprendimento e della conoscenza, ovvero tecnologie didattiche per realizzare mappe concettuali, ipertesti e video, libri digitali, applicazioni e software scolastico.
L'introduzione del digitale a scuola è un tema che ancora oggi divide e crea polemiche, ma è anche vero che la tecnologia offre comunque uno stimolo per innovare il metodo d'insegnamento frontale e nozionistico, rendendolo interattivo e sociale. Infatti le risorse digitali di studio possono essere condivise con tutti, abbattendo le barriere cronotopiche, ovvero di spazio e tempo. Quando uno studente ha l'opportunità di rivedere una video-lezione del proprio docente, piuttosto che navigare all'interno di una presentazione dinamica o di avere a disposizione la sintesi vocale o una piattaforma per gli approfondimenti anche a casa e rielaborare tutti questi materiali con tempi più rilassati rispetto a quelli che solitamente si dispongono in classe, è chiaro che la scuola stia offrendo un'opportunità di apprendimento aumentata oltreché una risorsa inclusiva per chi ha difficoltà nello studio.
L'impiego della tecnologia a scuola ha anche un ruolo importante nella formazione delle future generazioni e nell'ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. Non dimentichiamoci che uno dei requisiti maggiormente richiesto oggi dal mondo del lavoro è proprio la competenza digitale, ovvero la capacità di elaborare delle informazioni, creare nuovi contenuti, comunicare, saper risolvere problemi.
La scuola non può pensare di formare i futuri cittadini del Mondo senza tenere in considerazione che i nostri giovani, una volta usciti dalla scuola, dovranno confrontarsi con mestieri e ruoli professionali nuovi. Pensate al settore del machine learning, apprendimento automatico, una sottobranca dell'informatica, originariamente nata per sviluppare intelligenza artificiale e oggi impiegata nel settore automobilistico per incrementare la sicurezza sulle strade fino ad arrivare al self-driving, ovvero alle automobili che si guidano da sé.
In realtà, forme di machine learning sono già presenti nelle nostre vite da tempo: un esempio è certamente Netflix quando ci consiglia la visione di un film piuttosto che un altro, sulla base degli ultimi programmi che abbiamo guardato, oppure il riconoscimento facciale del nostro volto attivabile negli smartphone.
Ma la tecnologia è impiegata anche nel settore agro-alimentare, nel campo medico, come nell'ambito dei trasporti. Una stazione ferroviaria, un aeroporto sono oggi gestiti e organizzati da software e sistemi informatici molto complessi. Tesla, la società di Elon Musk, ha creato SEMI, il camion elettrico che con una ricarica ha un'autonomia di 800 chilometri, oltre a possedere un'aerodinamica da automobile e quindi in grado di sostenere velocità e consumi di alto livello. Ma sempre Tesla conta di essere in grado di mandare presto l'uomo su Marte, mentre Human Longevity, società fondata dallo scienziato e imprenditore Craig Venter, intende sequenziare, ovvero determinare una sequenza di DNA in grado di rallentare il processo d'invecchiamento e far superare all'uomo i 100 con una media del 90%.
Ma senza arrivare alla fantascienza, è sufficiente citare l'industria 4.0, ovvero la tendenza all'automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti. In questo settore la casa editrice Pearson è già attiva da tempo nelle scuole italiane insieme alla nota azienda COMAU, leader nella realizzazione di processi di automazione, proponendo agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado il percorso di formazione e l'esame per accedere al patentino della robotica.