Dal PTOF alla rendicontazione

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La rendicontazione sociale diventa uno strumento chiaro e trasparente

BILANCIO SOCIALE

Proponiamo una riflessione sulle modalità di utilizzo del nuovo modello dell’offerta formativa. Un’occasione per analizzare, promuovere e rendicontare l'innovazione e il miglioramento nelle istituzioni scolastiche.

di Francesco Valente

Il DPR 28 marzo 2013, n. 80 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”all’art. 6, comma 1, lettera d) afferma che in relazione alla rendicontazione sociale le istituzioni scolastiche devono pubblicare i risultati raggiunti “attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza”.
La diffusione dei risultati secondo la nota della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del 28 febbraio 2017, n. 2182 deve armonizzarsi con le scelte strategiche dell'istituzione scolastica, con gli impegni assunti e la loro realizzazione. Attraverso tale azione “si presenta in modo unitario il rapporto tra visione strategica, obiettivi, risorse utilizzate e risultati ottenuti". Termine perentorio per la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti sarà dicembre 2019.
Da quanto innanzi esposto e per non trovarsi obbligato a rincorrere e affannarsi nella redazione del Bilancio Sociale (per saperne di più leggi l’articolo Che cos’è il Bilancio sociale), è utile iniziare ad analizzare in itinere i risultati raggiunti con riferimento alle azioni realizzate per il miglioramento degli esiti.
Secondo la nota ministeriale AOODGOSV Registro Ufficiale.U.0017832 del 16 ottobre 2018 il MIUR avrà cura di fornire le indicazioni del caso e sostenere le scuole nella fase di progettazione e rendicontazione attraverso un piano di accompagnamento che vedrà coinvolti gli Uffici Scolastici Regionali.

Non è chiaramente specificato come e cosa rendicontare, ma traspare dall’affermazione della nota stessa quando sostiene che “il PTOF è allo stesso tempo un documento di progettualità scolastica e uno strumento di comunicazione tra la scuola e la famiglia”, ergo di rendicontazione. D'altronde lo stesso comma 17 della Legge 107/2015 prevede che "le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa".

È noto che il PTOF è quel documento fondamentale che caratterizza l'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, alla cui realizzazione e sviluppo partecipano tutte le componenti ovvero: il personale, le famiglie, gli studenti e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio. Essendo attori attivi e interessati a una valutazione comparata i vari stakeholders, in primis gli studenti e le rispettive famiglie, attingono dalla carta di identità della scuola le necessarie informazioni da cui desumere l’eventuale iscrizione delle future leve. Per tal ragione le istituzioni scolastiche si sforzano di redigere e pubblicizzare, in piena trasparenza, i piani triennali dell'offerta formativa con la pubblicazione sul sito ufficiale della scuola e in Scuola in Chiaro. L'art. 1, comma 14, della Legge 107/2015, prevede, con termine ordinatorio, che le istituzioni scolastiche predispongano il PTOF entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento ma, per l’anno corrente tale, data di pubblicazione del documento potrà coincidere con la data di apertura delle iscrizioni. È confermata, visto all'art. 6, comma 1, lettera d, del DPR 28 marzo 2013, n. 80, la pubblicazione e la diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili del bilancio sociale. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di Autovalutazione.

Sul portale SIDI è postato un modello di piano dell’offerta formativa con alcuni dati precaricati, la cui struttura, non volendo essere un format da compilare in modo adempitivo, può liberamente essere assunto come guida e la cui compilazione online è facoltativa.

Il modello proposto prevede cinque sezioni e relative sottosezioni:

  • La scuola e il suo contesto
      – Analisi del contesto e dei bisogni del territorio
      – Caratteristiche principali della scuola
      – Ricognizione attrezzature e risorse strutturali
      – Risorse professionali

  • Le scelte strategiche
      – Priorità desunte dal RAV
      – Obiettivi formativi prioritari
      – Piano di miglioramento
      – Principali elementi di innovazione

  • L'offerta formativa
      – Traguardi attesi in uscita
      – Insegnamenti e quadri orario
      – Curricolo di istituto
      – Alternanza scuola-lavoro
      – Iniziative di ampliamento curricolare
      – Attività previste in relazione al Piano Nazionale Scuola Digitale
      – Valutazione degli apprendimenti
      – Azioni della scuola per l'inclusione scolastica

  • L'organizzazione
      – Modello organizzativo
      – Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l'utenza
      – Reti e Convenzioni attivate
      – Piano di formazione del personale docente
      – Piano di formazione del personale ATA

  • Il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione

Le istituzioni scolastiche, in ragione delle proprie peculiarità ed esigenze, nonché alla luce dell’autonomia di cui godono, potranno scegliere proprie modalità nell’utilizzo delle sezioni e delle sottosezioni date.
Il PTOF, per la sua implementazione, concretizzazione e divulgazione, necessita di strumenti di accompagnamento: fondamentale è l’apporto del Rapporto di Autovalutazione, del Piano di miglioramento e della rendicontazione sociale. La pubblicazione del documento sulla piattaforma SIDI costituisce comunque un valido supporto nel campo della comunicazione con le famiglie.

Sicuramente l’aver reso cogente la rendicontazione sociale costituisce un’ulteriore occasione per le istituzioni scolastiche per riflettere su se stesse, sui propri valori e sulla propria missione. È inoltre un’occasione per promuovere azioni e progetti per l’innovazione e il miglioramento delle proprie prestazioni.

Il Bilancio Sociale è un processo culturale attraverso il quale la scuola rende conto ai suoi stakeholders, in modo trasparente e chiaro, del suo operato in termini di:

  • Priorità e obiettivi
  • Interventi programmati e realizzati 
  • Risultati raggiunti

In sintesi, sul come ottempera alla responsabilità sociale a essa assegnata.

 

Francesco Valente, ex dirigente scolastico, è esperto di tematiche relative all'Alternanza scuola-lavoro. Collabora con Pearson Italia per l'aggiornamento professionale dei dirigenti scolastici e dei docenti.