Patentino delle tecnologie dei materiali compositi
Il racconto di un’esperienza entusiasmante
ORIENTAMENTO
Quale modo migliore per trasmettere il valore di un’esperienza scolastica se non quello di farla raccontare a chi l’ha vissuta?
Oggi guarderemo al Patentino delle tecnologie dei materiali compositi con occhi nuovi: ce ne parla la docente Sara Orsi dell’I.I.S. Sarrocchi di Siena, riportandoci l’entusiasmo di studenti e studentesse durante il percorso e la sua soddisfazione per averli accompagnati in un progetto così attuale e coinvolgente, capace di risvegliare in loro il piacere di sviluppare competenze che potrebbero essere veramente utili per il futuro.
di Sara Orsi
Mi chiamo Sara Orsi, insegno Meccanica presso l’I.I.S. Sarrocchi di Siena e oggi vi racconterò un’esperienza meravigliosa alla quale ho partecipato: il “Patentino delle tecnologie dei materiali compositi”.
Un giorno di novembre decisi di seguire il webinar della Pearson “Le competenze per le nuove professioni: il Patentino delle tecnologie dei materiali compositi”, esperienza che è stata la scoperta più bella che potessi fare durante questo anno scolastico! Durante l’incontro preliminare i relatori hanno spiegato la validità di tale percorso formativo e le possibilità di lavoro dopo l’acquisizione di tale certificazione.
Il corso, infatti, sviluppato in partnership con Experis Academy, Dallara e Innovation Farm, riesce a fornire le basi di conoscenza teorica che abilitano alle professioni più qualificate del processo di lavorazione dei materiali compositi: taglio, laminazione e finitura. Alla fine del corso i ragazzi acquisiscono il Patentino, che ha una doppia valenza: consente un accesso privilegiato a un settore industriale molto ricettivo e costituisce una valida formazione orientativa e propedeutica alla facoltà universitaria di Ingegneria dei materiali.
Subito mi sono interessata e messa in contatto con la Pearson per capire lo svolgimento e la fattibilità del corso. Peccato che le mie prime email siano finite nello spam! Imperterrita, e fermamente convita che sarebbe stata un’ottima formazione per i miei studenti, ho continuato a cercare un contatto, e finalmente ho trovato un’interfaccia con Maddalena, sempre molto disponibile e attenta.
Le possibilità erano due, o il Percorso Base da 37 ore, tutte online in piattaforma, o il Percorso Plus da 61 ore che prevede il Base, sempre online, più 24 ore di formazione pratica al C-LAB con Dallara Experience. Secondo voi i ragazzi a quale saranno stati interessati? Domanda abbastanza superflua, visto che la situazione pandemica li ha privati di tanta parte laboratoriale (stiamo parlando di un istituto tecnico!). Solo pensare di riuscire a fare una cosa tecnologicamente avanzata e diversa dalla propria realtà li ha spronati a voler fare il percorso formativo che prevedeva la parte pratica. Finalmente, con 24 alunni interessati, il corso è partito.
Il via alla prima parte del corso
I ragazzi si sono subito entusiasmati per la partecipazione a questa nuova esperienza. Durante il mese di aprile hanno svolto le lezioni e i test in modalità asincrona, con visione di video di docenti specializzati Experis, e lezioni di ripasso e specializzazione con un docente esperto, che ha aiutato i ragazzi a entrare ancora più nel vivo dello studio dei materiali compositi. Nei video, le spiegazioni erano interfacciate da esempi pratici, che quindi rendevano la visione molto efficace ed efficiente. Durante il corso, hanno svolto 5 moduli.
Il primo “Teoria dei materiali compositi” dà la visione globale dei materiali suddetti, descrive le proprietà meccaniche e stabilisce le tipologie di matrice e rinforzi. Il secondo descrive le principali caratteristiche del disegno meccanico: necessarie per la lettura dei vari manufatti. Gli ultimi tre moduli “Processo di laminazione”, “Processo di finitura” e “Tipologie di produzione dei materiali compositi” danno le indicazioni specifiche su quello che un lavoratore dei materiali compositi deve fare e sapere. Durante le lezioni inerenti agli ultimi moduli, il docente esperto ha reso ancora più attiva la lezione, facendo vedere i ply-book (progetti contenenti tutte le specifiche per la costruzione del materiale composito) che i ragazzi sarebbero andati a svolgere durante la parte pratica.
Il momento della pratica
Una volta terminata la fase teorica e svolto il test finale di accesso, ecco la parte viva del Patentino: la pratica! A Fornovo di Taro (PR), sede del C-Lab, ad aspettare i discenti, tre esperti avevano ben organizzato le varie giornate.
I tre giorni di pratica (2-4 maggio) sono stati così divisi: due giorni completi di laboratorio 9-13 e 15-18, una mattina 9-13. Pomeriggio finale con visita presso la Dallara Automobili (Varano de’ Melegari (PR)).
Dopo una partenza in notturna, arriviamo al C-Lab. Una prima parte di ripasso e poi subito inizia il percorso formativo pratico: guanti monouso, camice da lavoro e via a “laminare”! Ogni ragazzo ha avuto il proprio stampo, che ha maneggiato dall’inizio alla fine: applicazione distaccante, taglio prepreg, laminazione, sacco a vuoto, inserimento in autoclave, estrazione e finitura. Durante i giorni in laboratorio, gli alunni si sono trovati di fronte a varie problematiche risolte con l’aiuto di personale competente e preparato, che ha saputo trasmettere passione e dedizione a quel tipo di attività. I ragazzi hanno imparato a laminare i prepreg di fibra di carbonio, a leggere i ply-book e a fare la cottura in Autoclave. Magari non sarà la loro occupazione futura, ma essere sempre aggiornati sulle nuove tecnologie potrà servire per capire come affacciarsi in maniera più tecnica al mondo del lavoro.
La visita in Dallara Automobili
L’esperienza che ha reso ancora più speciale il viaggio di istruzione è stata la visita alla Dallara Automobili presso Varano de’ Melegari (PR), una delle aziende più importanti sul suolo italiano. Le competenze distintive della Dallara sono tre: la progettazione e produzione, utilizzando materiali compositi in fibra di carbonio, l'aerodinamica (galleria del vento e CFD) e la dinamica del veicolo (simulazioni e testing). Due ingegneri ci hanno accompagnato nella visita di tutti i settori. I ragazzi hanno visto in primis tutti i laboratori, sono rimasti affascinati dal Simulatore di guida, sistema meccanico-informatico che permette di riprodurre in maniera verosimile il comportamento della vettura in gara, sentendosi più vicini a un mondo che amano ma che sembra sempre così lontano dal vivere quotidiano. Successivamente alla visione della parte industriale, eccoci catapultati nel museo, dove ad aspettarci c’erano le vetture storiche dell'azienda di una bellezza sconcertante. Quando la passione diventa un lavoro tutto sembra essere uscito dalla fantasia.
Un’occasione per ritrovare il piacere di imparare
Questo corso rimarrà sicuramente impresso ai ragazzi per molto tempo, perché si sono immersi in quello che è stato il loro divertimento-lavoro. Vi state chiedendo perché parlo di divertimento? Perché questa esperienza non è stata solo un modo per ampliare la propria conoscenza tecnica, ma anche un modo per stare insieme e condividere momenti importanti della propria vita. Sappiamo tutti che durante la pandemia si è andato a perdere il vero senso della scuola: la socialità, la voglia di imparare, la condivisione e l’interconnessione tra docenti e discenti. I ragazzi, partecipando a questo percorso, hanno avuto modo di creare legami con persone di altre classi, di vivere la “gita” – fatta di canzoni in pullman, voglia di ridere e voglia di divertirsi – tutto unito a un’esperienza che sicuramente non è scontata.
Dal canto mio, fin dall’inizio ci ho creduto, sono stata onorata di aver potuto organizzare l’evento e accompagnare i ragazzi. La cosa che mi ha reso veramente felice è stata aver visto i loro occhi brillare di gioia, dopo tutto questo tempo nel quale erano spenti, demotivati e stanchi, e ciò mi ha ripagato ampiamente.
Durate il corso ho fatto le stesse esperienze dei ragazzi, mi sono sentita una di loro, ho provato in prima persona, emozione, gioia e divertimento, e ho toccato con mano cose che conoscevo solo teoricamente.
Credo che percorsi formativi di tale entità siano da prospettare anche in futuro, perché attuali e coinvolgenti, e realizzati da personale valido e competente.
Referenze iconografiche: Cathy Yeulet / 123rf.com
Patentino delle tecnologie dei materiali compositi
VALIDO PER I PCTO | VALIDO PER IL CURRICULUM DELLO STUDENTE
Il corso, proposto in partnership con Experis Academy, Dallara e Innovation Farm, fornisce le basi di conoscenza teorica che abilitano alle professioni più qualificate del processo manifatturiero dei materiali compositi: taglio, laminazione e finitura.
Il Patentino consente un accesso privilegiato a un settore industriale molto ricettivo ma costituisce anche una valida formazione orientativa e propedeutica alle facoltà universitarie di Ingegneria o Scienza e tecnologia dei materiali.
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