Per una formazione docenti a 360°

Spunti metodologici, didattici e aggiornamento disciplinare

FORMAZIONE

Presso il CFP “Giuseppe Veronesi” di Rovereto sta avendo luogo un’importante esperienza formativa e laboratoriale, in grado di raccordare in un unico percorso organico aspetti metodologico-didattici e di aggiornamento disciplinare. Ve la raccontiamo perché riteniamo possa risultare utile anche per altre analoghe istituzioni scolastiche presenti sul territorio nazionale.

di Marco Garena

Si è conclusa nei giorni scorsi la prima fase di un’importante esperienza di formazione e di aggiornamento docenti proposta dalla Casa Editrice al CFP “Giuseppe Veronesi” di Rovereto (TN).
Si tratta di un ampio e articolato progetto di formazione metodologica e didattica e di aggiornamento disciplinare inteso a promuovere e valorizzare la professionalità dei docenti per poter sempre meglio corrispondere alle nuove esigenze dell’utenza studentesca, alle sfide del mondo della scuola e a quelle che il mondo del lavoro pone alla scuola stessa.

Abbiamo proposto una formazione a 360°, a partire dai principi fondanti della programmazione e progettazione didattica per competenze ai principi della valutazione di processo, formante e integrata, affrontando metodi e strategie per un significativo sviluppo e potenziamento cognitivo. Si è quindi proposto di approfondire principi e caratteristiche propri della didattica inclusiva, per concludere con una disamina delle attenzioni necessarie a contrastare disagio e fragilità e a promuovere negli studenti atteggiamenti di psicologia positiva.
A questa prima fase metodologico-didattica (estesa a tutti i docenti in sessioni sia di plenaria sia di lavoro a gruppi eterogenei) segue un secondo momento di specifico aggiornamento disciplinare, organizzato per dipartimenti e per gruppi docenti più piccoli e omogenei.

Il focus della proposta formativa metodologico-didattica e dell’aggiornamento disciplinare

La proposta formativa si è concretizzata in una serie relativamente limitata di lezioni teoriche (necessarie per riprendere e approfondire contenuti e riferimenti in parte probabilmente già acquisiti, ma forse non opportunamente organizzati e sistematizzati) e un importante spazio dedicato ai laboratori di progettazione e di applicazione dei contenuti teorici. Questa scelta è stata motivata sia dall’esigenza di offrire ai docenti un’occasione di lavoro comune, di scambio di competenze e di creatività, sia dall’obiettivo di far costruire modelli e risorse di azione didattica immediatamente spendibili nel quotidiano lavoro con gli studenti. La proposta di questo corso si è concretizzata dunque non solo in una formazione teorica ma (soprattutto) in un’esperienza di lavoro, di saper fare insieme, di mettere a valor comune un patrimonio di metodo, di innovazione didattica, di aggiornamento culturale.

Una proposta coordinata e in linea con le esigenze/emergenze attuali della scuola

Riteniamo che il valore aggiunto di questa proposta consista nella sua organicità e nella capacità di correlare e di raccordare ambiti di formazione e di aggiornamento solitamente trattati in corsi a sé stanti, distinti e separati.

  1. La prima faseFormazione metodologica e didattica
    Trattare di progettazione e di programmazione didattica per competenze (e della sua collegata esigenza di definire un curricolo verticale) significa necessariamente anche affrontare il tema di come si possa e si debba rinnovare la riflessione sul significato, sui criteri e sulle strategie che devono governare (in modo condiviso fra i vari docenti) i processi di valutazione. Significa altresì riflettere su come la valutazione non possa che essere ormai integrata e formante, e sempre meglio focalizzata sul processo di apprendimento piuttosto che sulla semplice valutazione delle nozioni acquisite.

    Ma la didattica per competenze e la valutazione integrata non possono dirsi effettive ed efficaci se non si accompagnano a strategie didattiche consapevoli e condivise per fondare un apprendimento significativo e un autentico potenziamento cognitivo.

    E ancora: didattica per competenze, valutazione di processo e integrata e strategie di potenziamento cognitivo non possono non coniugarsi con un serio percorso di aggiornamento didattico e con procedure di insegnamento che siano autenticamente adeguate ai principi della didattica inclusiva. Quella didattica che – pur tenendo conto delle diverse esigenze e stili di apprendimento – non solo concorre a sostenere gli studenti più fragili ma suggerisce anche strategie efficaci per rendere motivante e proficuo l’apprendimento degli allievi più dotati.

    Infine, in questa prospettiva si collocano le lezioni e le proposte educative e formative volte ad affrontare le situazioni psicologiche più fragili e delicate, ma anche a sostenere nel singolo e nel gruppo dei docenti fondate strategie di psicologia positiva.

  2. La seconda faseL’aggiornamento disciplinare
    A questa prima importante fase, la proposta Pearson ha fatto seguire un secondo momento di aggiornamento disciplinare specifico, destinato ai docenti dei vari dipartimenti: anche questo secondo momento viene organizzato e proposto in una (contenuta) offerta di teoria alla quale fanno seguito diverse ore di sperimentazione di laboratorio.

    In altri termini, riteniamo che questa proposta possa aiutare i docenti a essere attrezzati per affrontare le sempre nuove sfide poste dalla società alla scuola, a fare sistema nella propria istituzione scolastica, contribuendo anche, in qualche modo, al team building dello stesso corpo docente.

Innovazione didattica e laboratorio

Un fil rouge caratterizza la presente proposta formativa: quello che propone, con realismo e senso della concreta pratica didattica, modelli ed esperienze di innovazione didattica “sostenibile” e immediatamente spendibile in classe. Una innovazione che, pur nelle sue diverse tipologie, tende a promuovere la classe come un laboratorio dinamico di sperimentazione e di apprendimento significativo. L’esperienza dei laboratori che hanno visto impegnati in questa formazione i docenti del CFP “Veronesi” di Rovereto risulta quindi una proposta di modello di quanto i docenti possano a loro volta realizzare in ciascuna delle loro classi.

Un modello per altre formazioni

La formula utilizzata per questa formazione ha previsto 80 ore complessive: 20 di formazione/aggiornamento, 20 di laboratorio con tutoring, 20 su piattaforma eLearning dedicata alla didattica per competenze e alla valutazione e 20 su piattaforma eLearning dedicata alla didattica inclusiva e alla gestione del disagio. L’organicità dei contenuti e delle esperienze di laboratorio, unita alle proposte di innovazione e di aggiornamento, fanno di questa proposta un modello efficace di formazione, che riteniamo possa risultare utile anche per altre analoghe istituzioni scolastiche presenti sul territorio nazionale.

Referenze iconografiche: Creativity / Shutterstock

 

Marco Garena è consulente editoriale, specializzato in progettazione di attività di formazione per docenti e studenti di vari ordini e gradi. Si occupa di attività di ricerca e sviluppo in ambito di nuove strategie e metodologie didattiche. Ha seguito progettazione e tutoring di esperienze di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (già Alternanza Scuola Lavoro). Ha una lunga esperienza di lavoro editoriale: per Pearson Italia è stato direttore editoriale occupandosi della progettazione e realizzazione di manuali destinati alla Scuola secondaria di primo grado.

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