
La rendicontazione delle spese
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, è una grande occasione che offre agli studenti l’opportunità di inserirsi in contesti lavorativi adatti a stimolare la propria creatività. Di seguito diamo alcune indicazioni per la rendicontazione delle spese per i progetti di Alternanza scuola-lavoro.
Molte volte ci si dimentica che dar conto delle attività che l’istituzione scolastica svolge è un atto dovuto. Nonostante l’avvento dell’autonomia scolastica si tende a non rendicontare gli sforzi che le scuole fanno per arricchire i propri studenti delle competenze necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro. Mentre la rendicontazione sociale resta un atto individuale, non cogente, legato solo al buon senso, la rendicontazione economica, necessaria per l’accreditamento delle risorse è un atto dovuto, regolamentato dal DL 44/2001 (e seguenti) e soggetto a controllo da parte dei revisori dei conti.
La disponibilità finanziaria, relativa alla Attività Progetto Alternanza Scuola-Lavoro e la conseguente erogazione di fondi da parte dello Stato nonché la conseguente rendicontazione è regolamentata da specifiche norme.
Partendo dalle risorse finanziarie i capitoli di spesa per l’ASL sono imputabili ai seguenti fondi:
- Le risorse del Fondo di cui all'articolo 1, comma 39, legge 107/2015, assegnate alle istituzioni scolastiche in base ai criteri definiti con il decreto ministeriale previsto dall'articolo 1, comma 11, della legge 107/2015;
- Il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche - ex legge 440/97 - che all’articolo 37 del DM 435/2015 prevede l'obbligo di rendicontazione, da parte delle istituzioni scolastiche, di ogni specifico progetto relativo alle attività di alternanza;
- Le risorse del Fondo Sociale Europeo derivanti dal Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola” 2014-2020 che ne regola l’ammissibilità al finanziamento e la relativa rendicontazione.
L’erogazione del finanziamento è al 50% circa attribuito in acconto, il saldo è erogato solo dopo la rendicontazione delle attività di ASL. Questo delicato passaggio, che vede impegnato in primis il Dirigente scolastico, è di fondamentale importanza per una corretta erogazione dei finanziamenti.
Come tutti i progetti, la susseguente rendicontazione economica prevede l’approvazione dei revisori dei conti. “Qualora l’Istituzione scolastica si trovi nell’impossibilità di acquisire il visto dell’organo di controllo a causa della mancata nomina dello stesso, in attesa di nuove istruzioni in materia, valgono le disposizioni del D.D.G. dell’ex Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio n. 747 del 2 febbraio 2010, concernente la regolamentazione dell’attività di Audit rispetto ai revisori dei conti”.
Dato il budget relativo alle attività del progetto di ASL l’ammissibilità delle spese, è prevalentemente regolata dal:
- D.I. n. 44/2001;
- CCNL vigente per il personale della scuola;
- D.I. n. 326 del 12 ottobre 1995;
- Regolamento (CE) 1685/2000;
e da una serie di circolari del Ministero del Lavoro.
Partendo da un principio generale, una spesa per essere considerata plausibile deve corrispondere ai criteri generali di ammissibilità nel rispetto dei regolamenti di contabilità e deve essere pertinente e conforme al progetto. All’atto della rendicontazione la spesa deve inoltre essere supportata da una specifica relazione tecnica dalla quale deve evincersi la connessione tra la spesa sostenuta e le attività del progetto cui quella spesa si riferisce. Nell’attività di ASL le maggiori spese sono percentualmente ad appannaggio dei docenti. Una piccola parte delle risorse sono assegnate al personale ATA, in particolare al DSGA ed agli assistenti amministrativi. Anche i costi del monitoraggio, ove previsto, sono annoverabili tra le spese del personale.
A fronte delle spese sostenute nella relazione deve essere evidente la coerenza progettuale ed il livello di valorizzazione conseguito.
Le spese del personale devono essere espressamente indicate nel budget del progetto approvato e reso pubblico. Non sono ammissibili spese che vanno oltre il tetto massimo assegnato. E’ compito del dirigente scolastico monitorare in forma dinamica ogni scostamento tra la somma prevista per la attività di alternanza e la somma erogata a consuntivo. Dal regolamento di contabilità è possibile uno sbilanciamento minimo del budget assegnato. La percentuale massima è del 5%, sarà comunque, in fieri, compito del docente segnalare alla dirigenza tale eventualità.
I giustificativi di spesa vanno catalogati e conservati in formato elettronico o cartaceo sulla base del format predisposto. La chiarezza documentale facilita il compito dei revisori dei conti e dell’ufficio scolastico regionale al quale, in ottemperanza all’art. 39 del DM 435/15 è assegnato il monitoraggio semestrale dei progetti di ASL. Il monitoraggio serve a rilevare le imputazioni di spesa in forma dettagliata e riconoscere l’ammissibilità di ciascuna spesa oltre che a disciplinare i rapporti economico-finanziari tra Istituto scolastico e Ufficio Scolastico Regionale.
I fondi da assegnare alle singole istituzioni scolastiche, art. 17, comma 2, lettere a/b/c, del DM 435, prevedono un acconto calibrato sul numero degli studenti ed un saldo successivo alla chiusura del progetto e alla sua rendicontazione.
Dall’anagrafica nella scheda di rendicontazione sono evidenziati:
- i costi di progettazione dei docenti interni e/o degli esperti esterni;
- i costi relativi agli studenti coinvolti;
- i costi del personale coinvolto.
Tutte le spese devono essere giustificate con l’indicazione analitica degli elementi che concorrono a determinarle e non sono ammessi costi forfetari.
Le spese di vitto e trasporto, imputabili ad attività previste dal progetto, sono ammissibili secondo le disposizioni vigenti in materia. Tra i costi non è contemplato alcun premio assicurativo all’INAIL né per gli allievi né per il personale impegnato ai sensi del DPR 9 aprile 1999 n. 156 .
Oltre all’elencazione degli effettivi costi sostenuti, per una sommaria verifica l’efficacia del processo formativo, è richiesta una breve relazione sull’andamento e la ricaduta della progettualità.
Per insegnare le frazioni alle scuole primarie si ricorre spesso all’esempio della torta divisa in tanti parti, You share your goods and you'll get poor direbbero gli inglesi. In Italia diremmo "Dividi la ricchezza e diventa povertà".
È una considerazione che spesso nelle scuole italiane non viene fatta. Anche una grande ricchezza, se divisa in tante parti, non è poi così grande, mi riferisco alla consistente massa di danaro che lo Stato investe specificatamente nell’Alternanza scuola lavoro. Se andiamo a considerare il numero complessivo degli studenti italiani che annualmente svolgono attività in alternanza e lo rapportassimo agli investimenti erogati dallo Stato ci renderemmo conto che la somma investita non è poi tanto trascurabile! Lascio l’analisi matematica a coloro che vogliono approfondire l’argomento, puntualizzo solo che la Legge 107/2015 ha aggiunto un capitolo di spesa esclusivo per tali attività.
L’esperto risponde
Hai qualche dubbio in merito all'Alternanza scuola-lavoro? Scrivi al nostro Esperto, il dirigente scolastico Agostino Miele, presidente interprovinciale dell’ANP di Milano e Monza, che risponderà in breve tempo a tutte le tue domande. Inoltre, seguendo il link riportato di seguito, potrai leggere le domande arrivate finora e le relative risposte fornite dal professore.
