Le competenze ed i principali riferimenti normativi per la Scuola Secondaria di Secondo Grado

Le competenze ed i principali riferimenti normativi per la Scuola Secondaria di Secondo Grado

Quali competenze?

DIDATTICA PER COMPETENZE

Dalle Competenze chiave europee, base dell’apprendimento continuo, alle Competenze di base per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Conosciamole meglio.

di Daniela Lazzati

Le competenze chiave europee

Già la Risoluzione del Parlamento di Lisbona del 2000 stabiliva che ai Paesi membri dell’Unione Europea veniva richiesto di impostare le proprie politiche formative affinché i propri cittadini acquisissero non solo conoscenze ed abilità, ma anche competenze, sia all’interno dei percorsi scolastici che lungo tutto l’arco della loro vita.
La Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 18.12.2006, indica infatti otto competenze chiave indispensabili ad ogni cittadino per la realizzazione e lo sviluppo personale e sociale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Le competenze chiave, da acquisire nei diversi percorsi di istruzione, sono la base per quello che è stato definito l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning).

Le otto competenze chiave indicate dalla Raccomandazione europea del dicembre 2006, che esprimono il senso ed il fine dell’istruzione, sono le seguenti:

  1. Comunicazione nella madrelingua
  2. Comunicazione nelle lingue straniere
  3. Competenze in matematica e competenze di base in scienze e tecnologia
  4. Competenza digitale
  5. Imparare a imparare
  6. Competenze sociali e civiche
  7. Spirito di iniziativa ed imprenditorialità
  8. Consapevolezza ed espressione culturale


Le competenze di base per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione

A neppure un anno di distanza dalla Raccomandazione europea in Italia viene emanato il D.M. 139 dell’agosto 2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione) che, all’art. 1, declina i saperi e le competenze di base per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione relativamente a quattro assi culturali:

  1. asse dei linguaggi
  2. asse matematico
  3. asse scientifico–tecnologico
  4. asse storico-sociale

Le competenze che gli studenti devono raggiungere con l’assolvimento dell’obbligo scolastico sono le seguenti:

  • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

  • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

  • Comunicare ovvero comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

  • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

  • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

  • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

  • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

  • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

Queste competenze sono la base per la successiva costruzione di percorsi formativi che consentano l’acquisizione da parte degli studenti delle competenze chiave europee necessarie per l’ingresso dei giovani nella società e nel mondo del lavoro, insomma per prepararli alla vita adulta.

Va anche ricordato che l’obbligo di istruzione si assolve con dieci anni di frequenza scolastica, di norma con il secondo anno di scuola superiore.

Successivamente i Regolamenti sul riordino dei diversi Istituti Secondari di Secondo Grado (D.D.P.P.R.R. 87, 88 e 89 del 15 marzo 2010) e le successive Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionale e le Indicazioni nazionali per i Licei.

Le finalità principali dei nuovi curricoli riguardano il successo formativo degli studenti, attraverso l’acquisizione di adeguate:

  • competenze culturali (per lo sviluppo dei saperi fondamentali)
  • competenze professionali (per l’occupabilità)
  • competenze sociali (per la cittadinanza)

Competenze proprie dell’Istruzione Tecnica:

  • interpretare il rapporto tra scienza e tecnologia, superando la tradizionale sequenza propedeutico-applicativa;
  • individuare il carattere dinamico inerente lo sviluppo socio economico, scientifico, tecnologico e organizzativo, in relazione al progredire delle tecniche d’indagine e all’evoluzione dei sistemi tecnologici;
  • conoscere gli elementi fondanti delle tecnologie nel settore di riferimento (materiali, tecnologie, sistemi, processi, principi organizzativi);
  • cogliere le implicazioni sociali, produttive, economiche ed ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni;
  • costruire modelli per la simulazione e la gestione di processi economici e tecnologici;
  • applicare metodologie di progettazione, gestione, controllo e documentazione di processi economici, amministrativi, tecnologici ed organizzativi;
  • assumere comportamenti affidabili, responsabili e proattivi (ambiente, sicurezza, sviluppo socio-economico);
  • orientare il proprio autosviluppo professionale.

Competenze dell’Istruzione professionale:

  • operare in contesti tecnico-professionali, caratterizzati da saperi e da specifiche competenze applicative;
  • interiorizzare procedure produttive, tecniche e gestionali al fine di organizzare le proprie attività operative;
  • impostare e fornire servizi su misura del cliente/utente;
  • assumere comportamenti responsabili e proattivi, nei confronti dell’ambiente e della sicurezza;
  • orientare il proprio autosviluppo professionale.

E per i Licei?

L’art. 2 comma 2 del Regolamento dell’Istruzione liceale così recita:

«I percorsi liceali […] forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, e acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro…»

 

Daniela Lazzati nasce a Milano e si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università Statale di Milano nel 1979. Dal 2002 ricopre la carica di Dirigente Scolastico in diversi istituti della provincia di Milano dimostrando determinazione e passione. In particolare la didattica per competenze e le metodologie e strategie di insegnamento/apprendimento innovative rappresentano gli ambiti professionali che più ha curato e sviluppato, dando impulso e supporto ai docenti delle scuole che ha diretto. Altro tema di cui si è occupata è quello dell’Alternanza scuola-lavoro, relativamente al quale ha redatto per Pearson Italia una pubblicazione con il collega Agostino Miele. Collabora con Pearson Italia per l'aggiornamento professionale dei dirigenti scolastici e dei docenti.