target-page-scrivania.jpg

Tutto il mondo in una scuola

DIRIGENTI - Marzo 2018 - JPEG - INCLUSIONE - Tutto il mondo scuola

Buone pratiche di accoglienza, integrazione e intercultura: l’esperienza dell’I.C. Scialoia di Milano

INCLUSIONE

A Milano, come in tutta Italia, ci sono aree della città in cui il tema dell’integrazione sono più forti che altrove. La scuola in questi contesti gioca un ruolo importante per creare le basi di una reale integrazione tra le diverse comunità. E lo può fare attraverso iniziative più semplici o più articolate: oggi scopriamo il progetto “Tutto il mondo in una scuola”.

di Ida Morello

Il 27 maggio 2017 presso l’Istituto Comprensivo “Scialoia” di Milano è stata inaugurata un’installazione artistica originale e unica nel suo genere. Si tratta del progetto “Tutto il mondo in una scuola” ispirato a “Inside out project”, iniziativa internazionale di arte di strada e di fotografia sociale pensata da un fotografo francese il cui pseudonimo è JR.

Mi piace raccontare questa esperienza perché rappresenta un positivo percorso di accoglienza, di integrazione e di intercultura realizzato in una realtà scolastica in area a forte processo migratorio della periferia milanese che, pur non essendo particolarmente degradata e priva di servizi, tuttavia presenta situazioni di svantaggio sia dal punto di vista urbanistico e funzionale sia dal punto di vista socio-economico.

Sono convinta che proprio una scuola con il 60% di minori non italiani di prima e seconda immigrazione oltre ai tradizionali progetti di alfabetizzazione e inclusione debba osare pianificando percorsi di ampio respiro che coinvolgono tanti soggetti e rendono visibile l'offerta formativa.

La proposta arriva a me in qualità di dirigente scolastico da un gruppo di fotografi professionisti del “Collettivo Collirio” che operano nel territorio della periferia nord della città dove è ubicata la scuola (zona 9 di Milano - area a forte processo migratorio). Il progetto coincide sia con uno dei bisogni dei ragazzi “avere una scuola più bella, più personale e più visibile” espresso durante una seduta del “Consiglio di zona dei ragazzi e delle ragazze” (progetto Consiglia-MI) sia con le scelte strategiche dell'istituto.

Il collegio dei docenti dell'I.C. “Scialoia” accetta la sfida all'unanimità!

L'idea trae origine dal concetto di fotografia e di arte che va verso le persone: l’opera artistica deve migliorare i luoghi dove vive la gente per contribuire a migliorarne anche la vita.

Il progetto consiste nell'esporre all'esterno dell'istituto dei poster che ritraggono i volti dei bambini e dei ragazzi. I ritratti, realizzati seguendo dei criteri standard, mettono in risalto i singoli studenti, i loro volti e le loro espressioni facendo conoscere e immaginare le loro diverse storie. L'insieme delle fotografie, stampate su poster e affisse alle pareti esterne della scuola in maniera giustapposta, permettono di creare un'opera collettiva, una vera e propria installazione artistica: la fotografia diventa così un’opera pubblica di grande impatto.

Il Progetto è coraggioso perché rende visibile all'esterno la realtà della scuola e offre l’opportunità di condividere, attraverso il personale ritratto rigorosamente in bianco e nero, una storia, un pensiero, un contesto sociale poco conosciuto con il resto del quartiere e della città.

Il progetto “Tutto il mondo in una scuola”, ha coinvolto direttamente o indirettamente tutto l’istituto, i genitori degli studenti e il Municipio 9 ed ha permesso di “tappezzare” le pareti esterne della palestra della scuola media con quasi 300 poster che ritraggono i volti di bambini e ragazzi dei 3 ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di I grado).

Durante tutto il periodo che ha preceduto la preparazione allo scatto delle fotografie e durante il periodo successivo (l'intero anno scolastico 2016/2017) i bambini ed i ragazzi italiani e stranieri hanno lavorato, nelle diverse discipline, sulla ritrattistica, sulla conoscenza di sé e delle proprie emozioni, sulla narrazione e descrizione di sé e sulla conoscenza e accoglienza dell’altro, sulle diverse forme di espressione artistica (per es. la drammatizzazione).

Si è trattato di un vero progetto interdisciplinare, multiculturale e di continuità tra i diversi ordini di scuola che ha consentito di:

  • rispondere ai bisogni di accoglienza e inclusione realizzando concreti percorsi di integrazione;
  • mettere al centro la persona valorizzando percorsi che tendono alla conoscenza di sé e dell’altro, delle proprie emozioni;
  • ampliare le competenze legate alle diverse discipline: linguistiche, artistiche, geografiche, espressive…

“Tutto il mondo in una scuola” è stato inoltre volano e stimolo per altri percorsi di cittadinanza attiva. Per esempio, le iniziative legate ad un altro progetto della scuola “Service Learning” che ha visto protagonisti i bambini di varie classi, tra cui quelli di III primaria, i quali hanno voluto preparare un loro speciale invito per pubblicizzare l’inaugurazione dell'installazione fotografica. Anche i bambini non ritratti in questa opera ne hanno sottolineato il valore con i loro disegni.

Fondamentale per la realizzazione del progetto la collaborazione costruttiva dei genitori degli alunni e il finanziamento ricevuto dal Municipio 9 e dallo stesso fotografo francese JR.

Attraverso i ritratti in bianco e nero (i cui frammenti ancora sono parzialmente osservabili) è stato reso visibile il lavoro di una scuola di periferia, con il 60% di minori stranieri, che vuole dimostrare che si può diventare protagonisti di un cambiamento!

 

Ida Morello è stata Dirigente presso il l'Istituto IC Scialoia di Milano fino all'anno scolastico 2016/2017. Collabora con Pearson Italia per l'aggiornamento professionale dei dirigenti scolastici e dei docenti.