Chi ben comincia è a metà dell'opera
Alcuni suggerimenti per iniziare al meglio il nuovo anno
ISTITUZIONI SCOLASTICHE
È iniziato un nuovo anno scolastico carico di novità e di attese e sono innumerevoli i compiti che i dirigenti scolastici dovranno affrontare nel corso delle prossime settimane in quanto il dirigente scolastico, come un buon direttore d’orchestra, dovrà coordinare, amalgamare, suggerire, sollecitare, indirizzare i docenti e il personale ATA affinché l’anno scorra serenamente e con profitto. Ecco alcuni consigli!
di Francesco Valente
Molti proverbi trattano argomenti strettamente legati alla vita della gente e alcuni è facile ritrovarli in quasi tutte le lingue. Uno di questi è: Dimidium facti, qui coepit, habet che tradotto vuol dire che "chi ben inizia è alla metà dell’opera". Pensando all’immane lavoro che le componenti scolastiche sono tenute a svolgere nelle prime settimane dell’anno scolastico è forse più appropriata la versione inglese: getting started is half the job. Anche gli spagnoli cercano di allontanare la pigrizia ricordando che quien mal comienza debe intensificar su empeño. È facile intuirne la morale: se ti attivi e lavori bene il completamento del lavoro o degli impegni, sarà più facile e veloce.
Ma cosa bisogna fare per far si che tutto vada per il meglio e che l’anno scolastico scorra serenamente e con profitto?
È la classica domanda dai cento denari che ogni dirigente scolastico pone e si pone per il successo dei propri studenti. Sono andato a rileggere i verbali del collegio dei docenti dell’ultimo decennio e ho costatato che ogni anno è stato diverso e più articolato rispetto al precedente; e quest’anno?
Partendo dal PTOF, a tre anni dalla prima introduzione, si rende necessario redigere o aggiornare questo documento pilota o stella polare del sistema scolastico. È superfluo rammentare che il Piano Triennale rappresenta il perno intorno al quale girano, s’intersecano e convergono tutte le attività scolastiche. Esso indica la meta a cui i molteplici stakeholders interni ed esterni volgono lo sguardo, quant’anche sia un’operazione complessa e articolata che implica la partecipazione costruttiva delle componenti scolastiche, in particolare e soprattutto del dirigente. Questi, al fine di sviluppare una coerente e concreta pianificazione che permetta il raggiungimento dei risultati sperati, come ogni buon direttore d’orchestra, deve coordinare, amalgamare, suggerire, sollecitare, indirizzare i docenti e il personale ATA al meglio. Deve inoltre tenere in considerazione gli orientamenti dei membri del consiglio di Istituto e delle varie componenti che direttamente o indirettamente sono interessate alla vita scolastica.
Compito gravoso ma fondamentale per il DS è dato dalla determinazione delle cattedre dei docenti.
L’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo ed ATA, per esempio, esula dalla contrattazione integrativa ma ciò non vieta, anzi è auspicabile, che il dirigente si confronti con le organizzazioni sindacali sulla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare. Avere delle valutazioni sull’articolazione dell’orario di lavoro e sulla composizione delle cattedre non implica alcun vincolo per il dirigente ma, le posizioni espresse in sede di confronto, gli consentono di allargare il proprio orizzonte e decidere con maggiori cognizioni di causa. A volte si sottovaluta l’importanza di una corretta assegnazione dei docenti alle classi, per quieto vivere si accettano le desiderate dei docenti e/o del personale ATA, senza un’analisi prospettica della situazione. In tal modo può succedere di avere docenti coesi in un corso e docenti non ben amalgamati in un altro con la prospettiva di creare delle classi ghetto o dei disservizi nell’organizzazione. Mediare è tra i compiti primari di un dirigente, ma se ciò dovesse ledere un’equa acquisizione di competenze da parte di tutti gli studenti è bene che il dirigente si assuma tutte le responsabilità del caso. Per il buon andamento della scuola e la valorizzazione degli studenti anche la scelta dei collaboratori è fondamentale .
Alla luce del D. Lsg 165/01, art.32, del D.I. 44/2001 e del CCNL 29/11/2007 il dirigente può scegliere un numero di collaboratori pari al 10% dell’organico dell’autonomia. In realtà il DS deve, alla luce del comma 83 Legge 107/2015, individuare alcuni docenti che siano in grado e disponibili a coadiuvarlo nella attività di supporto organizzativo e didattico di cui la scuola necessita.
Ma quanti e quali sono gli incarichi da assegnare? Dipende dalla complessità della scuola e dalla voglia di mettersi in gioco. C’è chi perpetua con il solito tran – tran e chi ha voglia di migliorare e migliorarsi; comunque alcuni incarichi sono ricorrenti in tutte le scuole. Ne cito alcuni: oltre all’individuazione e nomina del collaboratore vicario e di un altro docente, cui assegnare una serie di deleghe, l’attribuzione delle Funzioni Strumentali ai docenti emersi nel collegio dei docenti e, su proposta del Direttore SGA, gli Incarichi Specifici al personale ATA. L’individuazione o conferma del responsabile alla sicurezza sui luoghi di lavoro per la redazione o l’aggiornamento, ove necessario, del documento programmatico sulla sicurezza e, alla luce del D. Lgs 196/2003 e dello specifico Regolamento Europeo, la nomina del Responsabile Interno per il trattamento dei dati personali. Inoltre, visto il T.U. e il Decreto Legislativo 75/2017, il DS deve emettere i provvedimenti di autorizzazione al personale docente per l’esercizio della libera professione e tanto altro. Da aggiungere un’attività di tipo contrattualistica, da trattare con la massima cautela e giudizio per evitare contenziosi, riguarda la stipula contratti individuali di lavoro del personale docente e ATA, come previsto dall’art.25 e 44 del CCNL 29/11/2007.
Ma lo start up più importante è dato dalla definizione dell’atto che definisce gli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione, senza la quale non potrà essere aggiornato il PTOF . Ma quali sono gli organi che elaborano e adottano il piano dell’offerta formativa. La Legge 107/2015 afferma che : Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto.
È bene ricordare che ai fini della predisposizione del piano è il dirigente scolastico che deve promuovere i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e prendere in seria considerazione le proposte ed i pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori. Non è semplice ma il DS deve portare a sintesi proposte e pareri sui traguardi formativi ed orientare gli organi collegiali all’unitarietà.
In fase collegiale e ai fini del miglioramento dell’offerta formativa l’attivazione dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro, come previsto dalla Legge 107/15, riveste una certa importanza. La formazione in alternanza, a ragione o torto, nell’ultimo periodo ha perso un po’ di appeal: è pertanto fondamentale che il dirigente sappia orientare e organizzare coerentemente l’intero processo, partendo dalla scelta dei tutor che lo affiancano nell’individuazione delle imprese e degli enti pubblici e privati disponibili ad attivare percorsi di alternanza. A volte non basta organizzare al meglio l’intero processo se non si stabilisce un rapporto empatico con il Tutor Aziendale che di fatto assiste, guida e verifica il corretto svolgimento degli studenti in azienda o in ufficio.
Il PTOF è un documento dinamico che quant’anche concordato e deliberato potrebbe subire delle modifiche tanto nelle date quanto nei contenuti. Ancora una volta è compito del dirigente monitorare le attività ed eventualmente predisporre eventuali modifiche da sottoporre a delibera collegiale.
In avvio di anno scolastico si avverte una certa euforia da parte degli studenti ma anche una certa ansia da parte dei genitori. Il definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola, studenti e famiglie, previsto dall’art.3 del DPR 235/07, rassicura e tranquillizza in particolare i genitori degli studenti della prime classi.
A tutti un anno scolastico sereno e positivo!
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