Dalle STEM… al Liceo TED
Breve intervista alla Dirigente di un futuro Liceo per la transizione ecologica e digitale
OSSERVATORIO DIDATTICO
Se parliamo di STEM non possiamo non fare riferimento al nuovo Liceo quadriennale per la Transizione Ecologica e Digitale (TED), sperimentazione che partirà prossimamente in 27 scuole in Italia e che integra le tradizionali conoscenze umanistiche e scientifiche del liceo con una maggiore attenzione per le materie STEM. Per capire a fondo cosa caratterizzerà questo percorso abbiamo rivolto alcune veloci domande alla Dirigente Teresella Celesti, dell’Istituto di istruzione secondaria “Luigi Einaudi” di Siracusa, uno dei 27 che hanno aderito alla sperimentazione.
1. Gentile Dirigente, ci può raccontare quali sono state le motivazioni che vi hanno portato a scegliere di diventare un Liceo TED?
La scuola italiana perde di competitività per la lunghezza del percorso e la proposta di saperi poco coerenti con le attese del mercato del lavoro e dell'Università.
Occorre un percorso nuovo, agile, fondato sulla didattica esperienziale e la costruzione di mentalità nuove, aperte.
Un liceo per teste pensanti, curiose, dinamiche e pronte a giocare con l'innovazione su percorsi declinati sulle competenze che pensiamo siano in grado di definire la cittadinanza del futuro.
2. Quali obiettivi vi siete prefissati di raggiungere grazie a questa sperimentazione?
Gli obiettivi sono i seguenti: l'esportazione di una nuova didattica fondata sulla centralità dell'alunno e sulla scoperta a tutte le nuove classi; la rivisitazione del ruolo dell'insegnante come attivatore sociale; la messa in gioco del know how delle aziende presenti nel territorio per la costruzione di percorsi, a valenza scientifica e tecnologica, autentici; e infine la costruzione di un modello di scuola “onnicomprensiva" che orienti l'alunno alla conoscenza di sé, anche nell'attivazione di percorsi non formali ed informali.
3. In che modo cambierà la didattica nel corso TED?
La formazione alla quale sono stati chiamati gli insegnanti “pionieri” privilegerà gli aspetti educativi e metodologici, ancora più che quelli specifici del contenuto delle discipline, che vanno comunque riletti in chiave sistemica.
Occorre pure che il tradizionale programma sia rivisitato alla luce della contemporaneità, dalla letteratura alla filosofia, alla logica, alla conversazione nella lingua inglese.
L'obiettivo sperato è quello di formare giovani cittadini, interpreti della storia e capaci di orientamento nel mondo.
Facciamo nostro il motto di “fornire i giusti occhiali per leggere realtà complesse”.

Il progetto MySTEM
Il progetto Pearson che valorizza le discipline scientifiche per la formazione della forma mentis dei cittadini e delle cittadine di domani, dalla Scuola primaria alla secondaria di secondo grado.
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