Il festival CassanoScienza

Dirigenti-Maggio2021-CassanoScienze-sito.png

Didattica transdisciplinare, laboratori e innovazione

OSSERVATORIO DIDATTICO

Metamorfosi, Forme di Vita, Realtà e Coscienza, Colori, Corpi, Apparenze. Questi i titoli di alcune edizioni di CassanoScienza, un festival di divulgazione scientifica organizzato dall'IISS “Leonardo da Vinci” di Cassano delle Murge, in provincia di Bari, che annovera un’esperienza ormai più che decennale e che quest’anno sarà interamente digitale.

di Domenico Bracciodieta

La nascita del progetto

Nato come versione più estesa della “Settimana della Scienza” istituzionalizzata dal Ministero, il festival ha preso la sua forma attuale grazie alla collaborazione con Multiversi, un’associazione di divulgazione scientifica costituitasi da qualche anno che opera non solo territorialmente, ma che si è fatta conoscere anche nell'ambito delle più famose rassegne scientifiche che si tengono annualmente a Genova, Bergamo, Napoli. “Collaborazione” è in realtà una delle parole chiave per descrivere l'anima di questo evento, insieme a “Transdisciplinare”, “Laboratori”, “Motivazione” e “Partecipazione”.

Una didattica transdisciplinare

L'idea di poter coinvolgere più componenti in un’operazione didattica transdisciplinare è apparsa particolarmente affascinante al gruppo di docenti che l'ha generata. Perché sviluppare progetti didattici isolati, in unità didattiche autonome, quando si può cercare di lavorare in un'ottica di condivisione di temi, finalità, obiettivi e competenze prendendo spunto dalle questioni di carattere scientifico analizzate nella realtà di tutti i giorni? Il lato stimolante dell’iniziativa sta proprio nel comprendere e divulgare le teorie scientifiche applicate alla vita reale, e quindi proporle sotto forma laboratoriale agli studenti, rendendoli protagonisti consapevoli di un apprendimento più funzionale sia in presenza sia a distanza.

Il progetto si espande…

Quale migliore occasione, allora, per esporre e far presentare gli esiti di ricerche e sperimentazioni svolte a scuola, trasformando le aule scolastiche in ambienti di apprendimento più interattivi, condivisi con altri studenti? Ne è scaturita l'intenzione di invitare non solo gli studenti di altre classi dell'Istituto a “visitare” i laboratori allestiti, ma anche studenti e docenti di altre scuole del territorio in una serie di giornate prestabilite per dare spazio a tutti i partecipanti.
Una settimana a metà del secondo quadrimestre: questo il periodo più conveniente per inserire l’iniziativa all'interno della programmazione a inizio dell'anno scolastico.
E perché non invitare, nello stesso periodo, esperti dell'ambito scientifico a tenere conferenze informative, generatrici di spunti critici e di riflessioni approfondite sugli esiti delle più recenti ricerche nei campi della medicina, della matematica, della fisica, della chimica, delle biotecnologie o della scienza dei materiali?

…fino a diventare un vero e proprio festival

Un tema comune, scelto per essere il collante fra le discipline in una prospettiva di apprendimento “oltre le discipline”, è sembrata l'idea migliore. E allora è partita la sfida della ideazione, progettazione e messa in pratica di un vero e proprio festival: l'entusiasmo, la passione, la voglia di mettersi in discussione e di sperimentare hanno fatto il resto, e negli anni l’evento ha visto crescere l'interesse e la condivisione anche dei docenti più reticenti.
L'emergenza epidemiologica ha interrotto nel 2020 la manifestazione, ma quest'anno la tenacia di Multiversi e dei docenti del Liceo ha fatto sì che comunque sarà organizzato un Webfestival della Scienza, nel corso del quale saranno presentati gli esiti dei progetti realizzati a distanza, ma con lo stesso entusiasmo di sempre. L'appuntamento è dal 24 al 27 maggio 2021 e il titolo “Apparenze” terrà insieme gli eventi previsti in una veste virtuale con la quale abbiamo ormai imparato a convivere

Un progressivo entusiasmo dell’Istituto

Una cosa è apparsa subito chiara: il nucleo di partenza di un’operazione didattica di questo tipo (e non solo didattica!) inizialmente è risultato per forza di cose esiguo. Una sperimentazione non trova in una istituzione scolastica un’adesione convinta immediata. I riscontri positivi, le discussioni produttive, i continui aggiustamenti e miglioramenti, l'analisi dei “costi-benefici” didattici hanno però nel tempo lavorato a favore di una più estesa partecipazione dei Consigli di classe dell'Istituto.
Praticamente tutto l'Istituto ha sempre aderito alla preparazione e alla messa in pratica dell'evento, che ormai rappresenta il punto di partenza di tutte le attività programmate per l'anno scolastico.
C’è da dire che il numero degli alunni dell’Istituto si aggira intorno ai 600: il nostro infatti è l'unico Istituto di istruzione superiore della cittadina, e grazie all'autonomia scolastica è stato possibile operare scelte opportune relativamente alla didattica e all'organizzazione del festival. Durante le edizioni svolte in presenza, a favore dell’iniziativa hanno giocato anche fattori territoriali e peculiari del nostro Liceo, come per esempio le dimensioni, la distribuzione degli spazi, i contatti con il territorio e la tradizione consolidata di progettualità e sperimentazione didattica.

Costi, finanziamenti e versione digitale

Le risorse finanziarie necessarie per l'allestimento dell'evento in situazioni normali purtroppo sono esigue: provengono da associazioni del territorio, da enti pubblici e da forme "creative" di autofinanziamento, come una lotteria a premi per chiunque voglia sostenere l'iniziativa. Inoltre si fa leva sulle strutture ospitanti locali che mettono a disposizione vitto e alloggi per gli ospiti, conferenzieri ed esperti, che rappresentano una voce di costo significativa.
Ci sono altresì costi relativi ai materiali per l'allestimento dei laboratori e alla gestione dell'intera manifestazione, ad esempio per la sicurezza e l'assistenza sanitaria di primo soccorso. Gli sponsor sono soprattutto privati e nel loro piccolo contribuiscono a sostenere l'insieme delle spese. Ovviamente nell’edizione digitale in programma per quest’anno tali vincoli economici non sussistono, ma pare improbabile optare per una versione digitale permanente nelle prossime edizioni: sono troppo importanti le relazioni interpersonali “dal vivo”; l'approccio collaborativo online risulta privo dell'empatia e dell’energia che solo la prossimità delle idee, degli sguardi, delle parole può generare.
Tuttavia gli interventi e le interviste a distanza sono già state e possono continuare a essere un'ottima alternativa rispetto alla impossibilità di presenziare agli eventi e la web radio-tv è già di per sé uno strumento che informa a distanza con grande efficacia.

La premiazione finale

Solitamente la fase conclusiva della manifestazione prevede la presentazione di alcuni laboratori nella piazza principale, a beneficio della cittadinanza che è invitata a visitare gli allestimenti e a partecipare agli eventi all'interno del Liceo. È l'occasione per premiare il progetto di divulgazione scientifica più originale connesso con il tema che fa da cornice al festival. L'ente locale garantisce la fornitura del supporto e dell'assistenza necessarie.
Nel Webfestival di quest’anno gli eventi pubblici nella piazza del paese saranno per forza di cose sospesi, ma il concorso per presentare idee e laboratori sul tema “Apparenze” avrà comunque luogo e si chiuderà con una premiazione a distanza del progetto più interessante.

Un ponte con il mondo del lavoro

La manifestazione, nella sua evoluzione degli ultimi anni e seppur con qualche adattamento anche nella versione digitale in programma, fornisce agli studenti del triennio occasioni efficaci per sviluppare Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Si è pensato che fosse utile avviare percorsi di formazione che avessero come obiettivo figure professionali direttamente collegate alla realizzazione della manifestazione: per esempio, gli addetti all'ufficio stampa, alla web radio e alla web TV, che si incaricano della documentazione, archiviazione e produzione di interviste e articoli sul festival; altri studenti vengono, invece, formati nel ruolo di divulgatori scientifici; altri ancora si occupano di accoglienza dei visitatori, di logistica e sistemazione degli spazi.
Docenti esperti e qualificati, forniti dall’associazione partner Multiversi, affiancano alle lezioni teoriche una serie di attività laboratoriali – conferenze ed eventi di accompagnamento tra i quali musica, cinema e spettacoli di carattere scientifico – che si realizzano nel corso della settimana del festival in una dimensione operativa tutta interna all'istituzione.
Quest’anno a causa della pandemia le attività di accoglienza e gestione degli spazi espositivi sono state annullate, così come tutto ciò che era stato previsto come “festival fuori della scuola”, ma il percorso di PCTO è stato finalizzato comunque alla formazione di figure professionali nel campo della comunicazione e divulgazione scientifica.

Un metodo didattico innovativo

Abbiamo fortemente portato avanti la volontà di far riconoscere e validare come idea di Avanguardia Educativa il metodo didattico innovativo attraverso il quale siamo giunti alla produzione dei laboratori e del festival CassanoScienza. Ci siamo rivolti così all'Agenzia INDIRE che ha avviato la procedura di osservazione, analisi e verifica della qualità della proposta, riconoscendola degna di essere inserita, come scuola capofila, nell'ambito dell'idea denominata “Oltre le Discipline”, soprattutto per la sua caratteristica transdisciplinare.
È stato creato un “protocollo” di tale metodo didattico, strutturato dalla fase della sua ideazione, a quella dell’attuazione fino alla valutazione finale, contenente i percorsi e le schede di elaborazione delle Unità Didattiche di Apprendimento, corredate da rubriche di osservazione e valutazione dei percorsi didattici, a beneficio dei Consigli di classe che ne traggono indicazioni utili per la formalizzazione degli esiti finali. Tutto il materiale informativo e gli allegati sono disponibili sul sito del Liceo www.liceocassano.edu.it.

Altre metodologie didattiche

Il metodo mette insieme una serie di altre metodologie didattiche consolidate, ma declinate appositamente a uso e consumo del “prodotto” culturale festival della scienza: le tecniche di project working, l'apprendimento per indagine, l'apprendimento collaborativo, che pongono realmente al centro del processo educativo lo studente. La strutturazione dell'apprendimento per gruppi, in spazi appositamente ri-organizzati, facendo costante ricorso all'uso consapevole e critico delle tecnologie della comunicazione e delle fonti online ha dato risultati notevolmente positivi in termini di motivazione, curiosità intellettuale, riflessione critica sviluppate fra tutti gli studenti.
In questa ultima edizione gran parte dell'apparato organizzativo è stato rimodulato e “ridimensionato”, ma sia in presenza sia a distanza i docenti hanno l'opportunità di monitorare, guidare, consigliare i gruppi di lavoro sulle scelte più opportune riguardanti i materiali didattici, la presentazione dell'esito della ricerca e la messa in opera del laboratorio. La funzione del docente viene in tal modo integrata in maniera più operativa e soprattutto si è pensato di evidenziare la transdisciplinarietà del percorso didattico, coniugando le discipline scientifiche e umanistiche non soltanto attraverso la definizione di un tema comune da sviluppare, ma selezionando una serie di competenze trasversali da far conseguire agli studenti, connesse a categorie del metodo scientifico.
La lista di una dozzina di tali categorie opportunamente selezionate comprende: saper classificare, confrontare, descrivere, ipotizzare, calcolare, trovare nessi di causa ed effetto, prevedere, definire, relazionare, sperimentare, dimostrare, esemplificare. Tali categorie, a loro volta, si possono ricondurre anche alle discipline non-scientifiche, nell'ottica di unitarietà del sapere.

Il ruolo delle figure scolastiche

La complessità dell'evento richiede uno sforzo considerevole da parte delle componenti scolastiche nel suo insieme e questo tratto si è mantenuto anche nell'iniziativa transitoria digitale: il Dirigente è coinvolto in prima persona e gestisce la macchina organizzativa con la piena collaborazione dello staff per l'innovazione e la didattica; il DSGA si occupa di tutti gli aspetti finanziari e contabili connessi; il personale tecnico e ausiliario è chiamato a un lavoro impegnativo e di supporto essenziale; dei docenti si è detta la professionalità, la disponibilità e la passione che risultano essenziali per la buona riuscita degli eventi; gli studenti manifestano una motivazione e un senso di responsabilità anche superiori alle aspettative; i genitori sono chiamati a sostenere il progetto e, se nella sfera delle loro competenze professionali, ad apportare validi contributi operativi.

Un festival della scienza è un prodotto certamente impegnativo, poiché chiama in causa tutta la capacità di progettazione di una scuola; tuttavia vale la pena considerare che qualunque evento o manifestazione – grande o piccola – è un utile allenamento e un banco di prova per cominciare a pensare anche in grande.

 

Domenico Bracciodieta è docente di Lingua e Civiltà Inglese presso l’IISS “Leonardo da Vinci” di Cassano delle Murge (Bari). Ha ideato, in collaborazione con Phonema srl, la web app Voicebooks per il miglioramento dell'ascolto in lingua inglese.

Ti piacerebbe ricevere la newsletter Dirigere la scuola?

Se anche tu desideri ricevere la newsletter Pearson con le ultime novità e gli approfondimenti sul mondo della scuola di oggi, registrati al sito come dirigente scolastico!

Registrati al sito >>