
La robotica in classe: un’opportunità per il futuro dei giovani
L’esperienza virtuosa del primo Test Centre in Sardegna
OSSERVATORIO DIDATTICO
La robotica può essere un ambito da esplorare anche a livello scolastico per far sviluppare nei giovani le competenze tecniche altamente richieste per le professioni del futuro. Vi proponiamo l’esperienza diretta dell’istituto “Dionigi Scano” di Cagliari, divenuto il primo Test Centre della Sardegna.
In questi mesi i Dirigenti si trovano a dover scegliere come usufruire dei finanziamenti ministeriali per percorsi efficaci, volti al miglioramento delle opportunità di formazione, orientamento e occupazione degli studenti.
Tra le priorità di una scuola trovano sicuramente ampio spazio temi come l’orientamento, il mondo digitale, l’Educazione civica e tutti quegli interventi previsti in un’ottica di sviluppo delle competenze. Ma il mondo del lavoro, le professioni e le competenze a esse associate stanno subendo una repentina trasformazione negli ultimi anni, come ha evidenziato anche la ricerca Professioni 2030 condotta da Pearson in collaborazione con EY e ManpowerGroup: nuove professioni nascono, altre si trasformano o scompaiono. E tutto ciò accade in maniera molto rapida. Serve quindi ripartire dalle competenze, sia trasversali sia professionalizzanti, che permettono ai giovani di creare da subito un proprio bagaglio per il futuro. La scuola ha un ruolo cruciale in questo senso e non può fare orecchie da mercante.
Un’azione efficace sarebbe quella di offrire alle classi, a partire dal triennio della scuola secondaria di secondo grado, delle opportunità di formazione che vadano a intercettare le competenze richieste nei campi produttivi all’avanguardia: uno di questi è sicuramente la robotica.
Su questo Pearson ha realizzato un corso in collaborazione con Comau, leader internazionale nel settore dell’automazione industriale, che porta studenti e studentesse ad acquisire un vero e proprio Patentino di uso e programmazione di robot, riconosciuto da aziende di tutto il mondo.
La formazione dura 100 ore ed è valida come PCTO: ha quindi valore professionalizzante, ma allo stesso tempo rappresenta un’occasione orientativa, perché introduce i giovani in un ambito nuovo e all’avanguardia permettendo di cogliere, attraverso la sperimentazione diretta, la propria propensione al settore. Un’esperienza di questo tipo rappresenta sicuramente un’opportunità di crescita per l’intero Istituto che diventa efficacemente un ponte tra formazione e mondo del lavoro, contribuendo alla diminuzione di quel mismatch tra domanda e offerta di cui tanto si sente parlare.
L’intervista
È questo il caso dell’Istituto di Istruzione Superiore “Dionigi Scano” di Cagliari che si è aggiudicato il titolo di primo Test Centre di robotica della Sardegna. Per cogliere più a fondo l’esperienza di questa scuola abbiamo rivolto alcune domande al Dirigente scolastico Miriam Sebastiana Etzo, la quale ci ha raccontato cosa l’ha spinta a intraprendere questa strada così particolare e in che termini l’esperienza ha rappresentato un’opportunità per gli studenti, i docenti e l’intero Istituto.
- Gentile Dirigente, ci può raccontare come ha avuto inizio il percorso con il Patentino della robotica? Come mai la vostra scuola è diventata il primo Test Centre della Sardegna?
Ho ricevuto la proposta da un professore della scuola che da sempre si occupa di robotica. Il progetto, sia pure ambizioso, mi è sembrato da subito molto interessante e così ho accettato la sfida conscia che comunque avrei avuto un valido supporto da parte dei professori interessati.
Il lavoro preparatorio ci ha visto coinvolti con grande entusiasmo, quello stesso entusiasmo che ha poi accompagnato ogni fase del progetto. L’investimento in termini economici è stato importante ma la prospettiva si poneva come meritoria di tale investimento e i risultati ci hanno dato ragione.
Quale scuola, o meglio tipologia di istituzione scolastica, avrebbe potuto ricoprire questo ruolo? L’IIS “Dionigi Scano” è una scuola storica, nasce a Cagliari attorno al 1826 con la trasformazione dell’Ospizio dei Poveri di S. Lucifero, diviene Scuola di Arti e Mestieri nel 1884 e quindi Regia Scuola Industriale nel 1907. Sempre all’avanguardia, si pone come punto di riferimento anche in questa occasione nel panorama delle scuole tecniche della provincia di Cagliari.
- Qual è stato il valore del progetto? Ritiene sia stato efficace?
Il progetto si è rivelato di alto valore educativo e formativo per i ragazzi che hanno aderito e che hanno potuto constatare che quanto si apprende a scuola può essere approfondito in una visione pragmatica. Gli stessi docenti hanno avuto la possibilità di esprimere la loro professionalità in un campo specifico fino ad ora esplorato marginalmente. L’efficacia delle attività condotte è stata confermata dall’interesse degli studenti e dei docenti durante tutto il percorso e sono sicura che sarà confermata anche all’esito dello stesso.
- Quel è stato il feedback degli studenti?
Gli studenti hanno, come già evidenziato, mostrato da subito un grande interesse. Da rilevare che il progetto è stato portato avanti anche con i ragazzi delle quinte, in un anno scolastico di grande difficoltà per la realtà contingente legata alla situazione pandemica e quindi alla Didattica a Distanza per lunghi periodi. Era stato previsto un numero massimo di iscritti pari a 50 ma le adesioni sono state ben superiori alle aspettative. Una iniziativa come questa si pone come una grande opportunità di sviluppo in una regione, come la nostra, che soffre dell’isolamento con tutto quello che comporta in termini di sbocchi lavorativi e crescita tecnologica.
- Lo consiglierebbe ad altre scuole? Perché?
È un progetto affascinante che apre a diverse possibilità. I ragazzi possono coniugare le conoscenze ad attività direttamente applicabili al mondo del lavoro e quindi sviluppare specifiche competenze.
Referenze iconografiche: laboratory / Alamy Stock Photo
Patentino della robotica: il futuro del lavoro è in classe
Insieme a Comau, leader internazionale nel settore dell'automazione industriale, diamo agli studenti la possibilità di conseguire il Patentino della robotica, una certificazione riconosciuta a livello mondiale. Il progetto è organizzato nell'ambito delle iniziative Pearson per l'orientamento e le soft skills My Future.
Scopri di più sul Patentino della robotica >>
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