15. Esperienze concrete. Come innovare gli ambienti di apprendimento

Cosa intendiamo con ambiente di apprendimento? Di certo lo spazio e i suoi arredi, ma non meno importante è la preparazione dei docenti a strutturare modalità alternative alla lezione frontale. Antonella Accili racconta le modalità grazie alle quali costruire un ambiente idoneo e positivo per gli studenti nel capitolo 15 del Piccolo vademecum per dirigenti che incominciano.

Antonella Accili

Un contesto di attività strutturate

In un'accezione molto ampia, l'ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme. Perciò, quando parliamo di "ambiente" dobbiamo prendere in considerazione l'insieme delle componenti presenti nei processi di apprendimento. Il che vuol dire analizzare le condizioni e i fattori che intervengono nel processo: gli insegnanti e gli allievi, gli strumenti culturali, tecnici e simbolici.

Possiamo pertanto provare a definire l'ambiente di apprendimento come un contesto di attività strutturate o semistrutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.

Progettare ambienti di apprendimento innovativi

Questo significa che l’ambiente di apprendimento è costituito da due componenti: lo spazio e i suoi arredi, e la preparazione dei docenti a strutturare modalità alternative alla lezione frontale. Avere comunque laboratori, ovvero spazi alternativi all’aula tradizionale per quanto “rimessa a posto”, è un incentivo agli studenti all’impegno e alla frequenza: cambiare fisicamente spazio, passando da un locale a un altro, permette loro di divagare un attimo e riacquistare le energie necessarie all’impegno successivo.

Promuovere da parte del dirigente ambienti di apprendimento innovativi, efficaci, accoglienti è uno dei passi necessari per incentivare lo star bene a scuola sia per gli alunni che per i docenti. Occorre però pianificare bene cosa realizzare, in quale ordine di priorità, con quali fondi e come reperirli. Bisogna anche sempre ricordare che per usare al meglio ambienti di apprendimento innovativi e TIC occorre una formazione dei docenti, che va pianificata di pari passo alla costruzione degli ambienti di apprendimento e all’acquisto delle tecnologie e degli strumenti idonei.

Gli acquisti necessari

Come abbiamo proceduto per arrivare ad avere in tre anni una scuola altamente innovativa e tecnologizzata? In primo luogo è stata fatta una valutazione dei locali e degli spazi della scuola, della potenza del collegamento internet, della situazione wifi interna, delle dotazioni informatiche esistenti. Poi sono stato acquistati LIM e PC adeguati per ogni classe delle primarie e della secondaria di primo grado. In due anni sono state comprate 35 LIM complete. Contemporaneamente, vincendo un bando PON, la scuola ha potenziato la rete internet e il wifi interno. Ha fatto immediatamente seguito la formazione dei docenti per un uso innovativo delle TIC, dalle piattaforme alle app didattiche e agli strumenti compensativi. È stato introdotto il registro elettronico ovunque, anche alla scuola dell'infanzia, con relativa formazione dei docenti sul suo uso e le sue potenzialità.

Gli Atelier creativi

Il passo successivo è stato il lavoro sugli ambienti laboratoriali. Grazie all’intervento del Comune sede del plesso principale, abbiamo potuto allestire un laboratorio di Scienze, Chimica e Fisica bello e ben attrezzato: la scuola si è dovuta preoccupare soltanto di acquistare uno schermo su cui proiettare quanto si vede col microscopio digitale e di integrare il materiale necessario per effettuare esperimenti.

Grazie al PNSD che ci ha finanziato il progetto, con fondi integrativi forniti da aziende locali, abbiamo contemporaneamente allestito l’aula laboratoriale denominata Atelier Creativi: LIM completa, banchi modulari con sedie ergonomiche per 24 postazioni, ogni postazione è corredata da un pc con tastiere speciali e programmi ad hoc per design e grafica, stampante 3D, 6 banconi da lavoro ognuno corredato da morsa e armadietto pensile con vari attrezzi da falegnameria. Ovviamente dei docenti sono stati formati sull’uso della stampante 3D.

Vincendo un altro bando PON abbiamo potuto allestire un’aula 3.0, sempre con banchi modulari e sedie ergonomiche per 18 postazioni, LIM completa e con pc altamente versatili, scomponibili e corredati da duplice tastiera – una normale e una per alunni DSA e DVA -, un armadietto per ricaricare automaticamente i pc e poterli usare comodamente senza fili. Adesso, con fondi della scuola, accanto all’aula 3.0, è stata allestita una nuova aula di informatica, con 25 postazioni pc e schermi grandi, funzionali anche per corsi di formazione per adulti, LIM completa.

Con l’aiuto di un’altra azienda locale e con altri fondi della scuola, abbiamo allestito uno spazio relax, con 4 divani colorati, grandi tavoli con sgabelli girevoli, due librerie: abbiamo scoperto che agli studenti piace tantissimo stare lì a chiacchierare, leggere, lavorare.

A spese della scuola, abbiamo allestito anche un’aula polivalente, con 24 banchi modulari e sedie ergonomiche, LIM completa, pc e stampante, e vari sussidi per l’apprendimento delle lingue straniere.

L'aula per la "didattica distesa"

C’è stata infine la creazione di un’aula sperimentale, in parte con i fondi della scuola, in parte con finanziamenti della BCC del Metauro, conosciuta come Aula della Didattica Distesa: è un’aula magnetizzata con pareti e soffitto neri, dove si possono attaccare grandi tessere con i simboli del linguaggio CAA personalizzati sull’esperienza di vita degli studenti coinvolti, con pavimento imbottito, specchi in basso sulle pareti, vario materiale ortopedico: insomma è una grande aula-quaderno operativo per insegnare a comunicare e a relazionarsi a bambini con grave handicap multisensoriale.

Spazi di condivisione

Un laboratorio di ceramica, completo di forno professionale per la cottura degli oggetti, era già presente nella scuola, essendo la nostra zona molto rinomata per la produzione e decorazione della ceramica: però è stato potenziato con l’acquisto di altri materiali e colori specifici.

Anche un’aula convegni con circa 100 posti e banchi a scomparsa era già allestita nella scuola: è stata migliorata con tende oscuranti (comprate dal Comune), un nuovo proiettore e un nuovo pc acquistati dalla scuola. Inoltre la scuola ha acquistato un maxischermo e un proiettore a focale corta per la Sala del Trono del Castello, che riceve in uso dal Comune in occasione di convegni e conferenze o incontri culturali importanti.

La presenza nell’edificio scolastico di una grande cucina da ristorante, per altro appena rifatta nuova dal Comune, e di una sala mensa moderna e confortevole, permette di fare laboratori di cucina e feste interne con l’aiuto di cuochi professionisti.

L’aula di musica, già presente con alcuni strumenti musicali, è stata arricchita con una consolle da registrazione, vari microfoni senza fili e lavalier, un pianoforte a coda, un set da batteria, una LIM, il tutto con fondi della scuola. Inoltre la scuola, con un aiuto da parte dei Comuni che gravitano sull’Istituto, ha acquistato 50 strumenti semiprofessionali di tutti i tipi, dalla tromba al clarino, al rullante al corno, ai piatti e molto altro, da dare in comodato d’uso ai ragazzi che vogliono seguire corsi di musica e di canto convenzionati con la scuola, premessa utile per superare selezioni per l’accesso ai Licei Musicali o ai conservatori, o semplicemente per coltivare una passione e un talento che può anche fornire un domani sbocchi lavorativi.

Infine, abbiamo in programma di acquistare presto, con l’aiuto dei Comuni del territorio e delle aziende locali, almeno 25 visori per la realtà aumentata.

Scelte che nascono da una visione della scuola

Al di là del reperimento di fondi, va sottolineato che l’allestimento dei laboratori e delle aule speciali è rientrato in un preciso progetto didattico e non è stato frutto di scelte casuali. Cerco di spiegarmi. Strumenti musicali, strumenti di registrazione e amplificazione, laboratori di musical e scenografia, atelier creativi con banchi da falegname e computer con programmi di grafica e design, aula di informatica, laboratorio di ceramica, laboratorio di cucina: tutto ciò rientra in due precise linee guida: promuovere e valorizzare talenti; imparare a conoscere attitudini da impiegare anche in una futura ottica lavorativa, e quindi fare anche un’integrazione pratica al tradizionale orientamento informativo.

Laboratori, uniti a una didattica innovativa, spazi relax e altro hanno anche lo scopo di promuovere l’autostima in studenti non particolarmente dotati per la teoria, recuperando quindi l’adesione affettiva verso la scuola e facendo diminuire il numero delle assenze, abitudine che poi nelle scuole superiori sfocia nell’abbandono precoce degli studi. Vi garantisco che ci sono risultati molto apprezzabili.

 

Antonella Accili è Dirigente scolastico titolare a Piandimeleto e reggente a S. Angelo in Vado. È articolista e saggista, membro del Comitato Scientifico dell'Università Poliarte di Ancona e, inoltre, vicepresidente del Centro Studi Ricerca Sperimentazione per BES e DSA di cui è fondatrice insieme a Franco Marini e a Benito Michelizza.

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