1. L'inizio. Fai la cosa giusta

Avete appena saputo che scuola vi è stata assegnata come sede di titolarità: quali sono i primi passi da compiere? E come approcciarsi al primo collegio docenti? Di seguito il capitolo 1 del Piccolo vademecum per dirigenti che incominciano.

Antonella Accili

Prime mosse

Avete appena saputo che scuola vi è stata assegnata come sede di titolarità. Il vostro nuovo incarico inizierà ufficialmente il 1 settembre. Vi consiglio di non aspettare. Almeno una settimana prima del vostro esordio come nuovo dirigente, chiedete un appuntamento col dirigente uscente. È ancora in vacanza? Prendete un appuntamento con il DSGA. Il DSGA, soprattutto se “di vecchia data”, è una fonte preziosissima di informazioni. Il DSGA conosce la progettualità della scuola, la situazione finanziaria, le condizioni della sicurezza, come rispondono le famiglie alla richiesta dei contributi volontari. E sa fornire anche informazioni sui docenti: chi siano quelli più disposti a “mettersi in gioco”, chi ha problemi, e tante altre notizie. E se il DSGA è del posto, conosce anche le opinioni delle famiglie sui docenti e sulla scuola in generale. La cosa migliore per il nuovo dirigente, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, sarebbe poter incrociare le informazioni date dal dirigente uscente con quelle date dal DSGA. Così si comincia a capire quali caratteristiche abbia il corpo docente, quali siano i punti deboli e i punti forti della scuola, quale percezione della scuola si abbia all'esterno.

In questo modo, inoltre, il nuovo dirigente coinvolge subito il DSGA e ne riconosce l'importanza in quanto custode della memoria storica della scuola. E la sinergia tra dirigente e DSGA è la chiave di volta su cui si regge tutta la scuola.
Non occorre incontrare prima dell’inizio tutto lo staff del dirigente che vi ha preceduto: c’è tempo, e troppe voci possono creare una cacofonia disturbante. Suggerisco di incontrare solo il primo collaboratore, che sarà il primo ponte di collegamento tra il nuovo dirigente e i docenti.

L’importante è ascoltare ed evitare commenti. E riflettere su quanto ascoltato prima di andare al primo collegio dei docenti.

Il primo collegio

Fin dall'inizio un dirigente deve trasmettere a chiunque – docenti, genitori, amministratori locali, alunni – un'idea di serietà, efficienza, controllo della situazione. Deve proporsi come una persona competente e affidabile a cui fare riferimento.

Cosa dire al primo collegio dei docenti, che è un momento fondamentale in questo senso? Intanto chi siete, da dove venite, la vostra esperienza pregressa. E poi valorizzate la nuova scuola, almeno per quello che avete appreso e osservato. Non date assolutamente l'idea che tutto quello che è stato fatto fino ad ora debba essere stravolto. Dite invece che volete partire dal già fatto per fare ancora di più, perché tutto è migliorabile. A questo punto introducete la vostra vision, presentandola come fondata sul passato ma proiettata nel futuro: insomma, una ulteriore crescita della scuola, da ottenere col contributo di tutti. Perché siete convinti che il team working sia la carta vincente. A questo punto tutti avranno capito che apprezzate il già fatto, e che lo vorreste migliorare attraverso una leadership condivisa.
Al primo collegio non occorre aggiungere altro. A breve ne farete un altro, dando davvero inizio operativo all'anno scolastico, individuando le aree per le funzioni strumentali, presentando un piano annuale delle attività, nominando le varie figure che vi dovranno aiutare nell'organizzazione della scuola e delle varie attività: il primo anno puntate soprattutto sulle riconferme, per comprendere più a fondo il funzionamento della scuola. Valuterete in corso d’anno chi e cosa cambiare in futuro.

Uscire subito dalla scuola

Nei primi giorni sarebbe anche opportuno incontrare il sindaco o gli amministratori dei Comuni su cui gravita il vostro istituto (o del quartiere urbano in cui è inserito). Di solito è il sindaco che si fa vivo per primo, mosso anche dalla curiosità di conoscervi. Ma se i primi giorni passassero nel silenzio… allora fatevi vivi voi. E giocate di nuovo le vostre carte come avevate fatto al primo collegio. Ricordate sempre che costruire un rapporto positivo con le realtà e le istituzioni del territorio è una condizione indispensabile per sviluppare e far crescere la vostra scuola.

 

Antonella Accili è dirigente scolastico titolare a Piandimeleto e reggente a S. Angelo in Vado. È articolista e saggista, membro del Comitato Scientifico dell'Università Poliarte di Ancona e, inoltre, vicepresidente del Centro Studi Ricerca Sperimentazione per BES e DSA di cui è fondatrice insieme a Franco Marini e a Benito Michelizza.