Alternanza scuola-lavoro: Intervista a Cristina Pasquali

Alternanza scuola lavoro

Un’esperienza da portare alla maturità

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Nell'ambito delle numerose esperienze di Alternanza scuola-lavoro svolte in Pearson, abbiamo raccolto la testimonianza di Cristina Pasquali, studentessa di un liceo linguistico a Milano, sotto forma di intervista.

di Cristina Pasquali

1. Innanzitutto, conosciamoci meglio! Ci fai una tua piccola presentazione?
Mi chiamo Cristina, ho 16 anni e vivo a Bresso, un piccolo comune in provincia di Milano.

2. E quale scuola frequenti? In che classe sei?
Frequento la terza superiore del liceo linguistico dell’Istituto Galvani di Milano.

3. È la prima volta che fai un periodo di Alternanza scuola-lavoro?
No, questa alla Pearson non è la mia prima esperienza di lavoro, infatti ho già avuto una prima esperienza durante lo stage a Cannes, come commessa in un negozio di abiti femminili, ed una seconda tutt’ora in corso in un doposcuola per bambini dell’elementari e delle medie.

4. Ci racconti un po’ come si è svolta la tua esperienza di Alternanza scuola-lavoro in Pearson?
L’esperienza alla Pearson è stata individuale e si è svolta nel reparto di lingue moderne nell’arco di due settimane, tutti i giorni dalle 14.00 alle 18.00. Ogni giorno mi veniva presentato e mostrato un ambito ed un lavoro diverso del reparto, spiegatomi dalle dirette interessate, perciò dalle figure che effettivamente svolgevano il lavoro trattato. È capitato che dovessi provare a svolgere io stessa alcune attività, come ad esempio creare un karaoke, studiare la concorrenza o provare a confrontare vari testi scolastici. Non ho avuto grandi difficoltà nello svolgere le attività assegnatemi e neanche rilevanti preferenze, ma sicuramente sono stata molto affascinata ed incuriosita dall’ambito grafico. I rapporti con i tutor e con le collaboratrici del piano sono stati fin da subito di confidenza.

5. Prima di iniziare avevi le idee chiare su che cosa è l’Alternanza scuola-lavoro? Avevi delle preoccupazioni o dei timori?
Prima di iniziare una nuova esperienza sicuramente vi sono timori riguardo a cosa si dovrà affrontare, a come si svolgerà il tutto e con quali persone bisognerà poi relazionarsi durante gli orari di lavoro, preoccupazioni che ammetto di aver avuto. Ma forse la paura più grande era quella di non essere all’altezza delle situazioni e dei compiti che poi mi avrebbero affidato.

6. E alla luce della tua esperienza, sei soddisfatto di quello che hai fatto? Pensi che influirà in qualche modo nel tuo percorso scolastico?
Sono assolutamente soddisfatta dell’esperienza in Pearson, grazie alla quale mi si è aperto un nuovo mondo di cui prima non ero a conoscenza. Influirà sicuramente nel mio percorso scolastico e lavorativo, considerando che sarà un’esperienza che presenterò alla maturità e che riporterò nel mio curriculum vitae. Grazie a Pearson ho davvero compreso cosa si trova dietro ad un testo scolastico, che a primo impatto può sembrare un semplicissimo libro di scuola, dietro al quale in realtà vi è un grande lavoro di squadra.

7. Quali consigli vorresti dare a chi si avvicina a questa esperienza per la prima volta?
Sicuramente è importante presentarsi come ragazzi curiosi e volenterosi di imparare il più possibile, perciò arrivare puntuali e mostrarsi seri durante le attività è molto importante. Un altro consiglio che mi sento di dare a chi svolgerà quest’esperienza è sicuramente quello di approfittare di ogni momento in azienda, quindi di raccogliere più dettagli ed informazioni possibili, in modo anche da capire poi cosa potrebbe davvero interessare e cosa no in un futuro lavorativo.