Alla Base si trovano i figli di nessuno: in condizioni penose, agli ordini di un altoparlante e quasi completamente ignorati dagli adulti, se non fosse per il pigro controllo di qualche monitor. Una vita monotona e incolore, da quando la Bomba ha portato via ogni traccia del loro passato. O almeno è quello che i loro sorveglianti credono. Fra i bambini, infatti, c’è Tom, che sembra aver conservato alcuni ricordi e custodisce un segreto: un libro trovato per caso (o forse no) nel bosco. Sarà proprio la speranza data dalle parole del libro a spingere i compagni di Tom a seguirlo nel bosco. E proprio come nelle fiabe che leggono tutti insieme la sera, andranno in cerca di un posto da poter chiamare casa, e di qualcuno che voglia occuparsi di loro.
La vicenda di Tom e dei bambini nel bosco è piena di dolore, solitudine, desolazione. Poi tutto cambia. Il ritrovamento del libro accende nei personaggi una sete che è impossibile spegnere. I bambini ora sono assetati di storie, di parole, e di tutto ciò che si trova nelle pagine del libro, a cominciare dalla figura della mamma. La loro avventura nel bosco è talmente luminosa, al confronto della vita al campo, che persino due dei sorveglianti si lasciano ammaliare dalla speranza di un altrove.
Questo romanzo distopico è una denuncia del male che gli adulti possono fare ai bambini, ma allo stesso tempo è una gioiosa celebrazione del potere salvifico della parola. Una parola che apre mondi, cuori, e che può davvero cambiare la realtà.
Potrebbe essere interessante tracciare un confronto tra le avventure dei protagonisti e le fiabe che leggono lungo il percorso (per esempio, Hänsel e Gretel, Pollicino, Cappuccetto Rosso). Nel romanzo, infatti, ricorrono molti topoi fiabeschi: il bosco, gli orchi, il lupo... Il libro può costituire anche una porta di ingresso per un percorso di lettura antologica e di studio del genere fiaba, delle sue funzioni e dei suoi significati simbolici.
Se la scrittura di Beatrice Masini vi ha catturati, fra i molti suoi titoli suggerirei Solo con un cane, che riprende tra l’altro alcune tematiche di Bambini nel bosco, quali la fuga, la solitudine, l’amicizia con un cane.
Per chi invece non ne avesse abbastanza di distopia e di futuri a tinte fosche, ma accesi dalla speranza, un testo originale è il romanzo breve Tu sei il mio mondo di Timothée de Fombelle.