Libri in classe - Booklist - Una vacanza nella storia

ragazzi in bianco e nero

CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

Questo percorso di lettura intende consigliare allo studente una serie di romanzi con ambientazione in diversi periodi della nostra storia, dal Medioevo all’età contemporanea. Si tratta di una proposta di letture per l’estate da cui attingere per consigliare un testo che serva, in ottica interdisciplinare, a coniugare le esigenze di due discipline, Italiano e Storia.

Paolo Senna

Sono indicate alcune proposte classiche e altre più recenti, italiane e straniere; molte di queste sono accomunate dalla narrazione in prima persona degli eventi, come a sottolineare una effettiva presenza dell’io nei fatti narrati: è una scelta che consente anche al lettore di raffigurarsi la narrazione in modo più diretto.

Scuola Secondaria di primo grado

  • La vita a Sparta e le guerre persiane
    Valerio Massimo Manfredi, Lo scudo di Talos, Mondadori, Milano 2015, pp. 318 – Il romanzo è ambientato a Sparta, nel V secolo a.C. Talos, un bimbo spartano di famiglia nobile, appena nato è abbandonato dal padre a causa di una malformazione al piede ed esposto sul monte Taigeto, così com’era usanza secondo le leggi della città. Allevato da un pastore, Talos diventa un ragazzo forte e coraggioso, benché ignaro delle sue origini. Allo scoppio delle Guerre persiane, viene arruolato e parte per la battaglia, rendendosi partecipe di eventi storici la cui eco è giunta fino ai nostri giorni.
  • L’infanzia dell’uomo che ha fondato l’Europa
    Teresa Buongiorno, Il ragazzo che fu Carlo Magno, Salani, Milano 2009, pp. 223 – Il grande imperatore, fondatore del Sacro Romano Impero, eroe di sanguinose battaglie contro i Mori, viene raccontato dall’autrice in una dimensione più intima e privata, quella della sua infanzia. In questo modo la figura di Carlo Magno perde i suoi contorni di grande personaggio storico per assumere quelli di un ragazzo simile a molti altri nei desideri, nelle paure e nel modo di guardare la realtà, rendendo il lettore in grado di comprendere meglio le decisioni che, da adulto, ne hanno fatto il grande uomo che la storia ci ha fatto conoscere.
  • Il Risorgimento visto con gli occhi di una donna
    Loredana Frescura, Marco Tomatis, Ho attraversato il mare a piedi. L’amore vero di Anita Garibaldi, Mondadori, Milano 2011, pp. 287 – Il romanzo racconta la vita di Anita, ragazzina brasiliana indomita e ribelle, cresciuta in una famiglia molto povera, narrata in prima persona dalla stessa protagonista. Sfidando il volere dei genitori e le convenzioni sociali, che la vorrebbero sposa giovanissima in un matrimonio combinato, Anita conosce e si innamora di Garibaldi, che si trova in quel momento a combattere per la libertà dei popoli sudamericani, e lo segue nella sua avventura. Un libro fedele alla verità storica, pur nella narrazione romanzata, che trasmette tutta la forza di carattere e di volontà di questa donna modernissima.
  • La Prima guerra mondiale
    Marco Tomatis, Lorenzo e la Grande guerra, Gruppo Editoriale Raffaello, Monte San Vito 2015, pp. 143 – Di recente pubblicazione, questo romanzo narra le avventure di un ragazzino torinese, Lorenzo, figlio di una donna che lavora alla Fiat e di un militare. La vicenda ha inizio nel 1917, in piena guerra. Il ragazzo si trova tra le mani una borsa caduta a un uomo con il quale si è scontrato, ed è costretto a fuggire inseguito dalla polizia. Si ritroverà su un treno diretto al fronte, nel Carso, e qui i suoi occhi ancora innocenti assisteranno alla brutalità della battaglia di trincea e alla disfatta di Caporetto. Giorno dopo giorno, Lorenzo verrà a contatto con la dura realtà della guerra, fatta di tragedie e orrori, ma anche di lealtà, amicizia ed eroismo.
  • La Seconda guerra mondiale e l’Olocausto
    Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, Feltrinelli, Milano 2014, pp. 214 – Scritto nel 1962, il romanzo è ambientato nella Ferrara della giovinezza dell’autore. I Finzi-Contini sono una famiglia dell’alta borghesia ebraica ferrarese, proprietari di una bellissima villa con giardino, piscina e campo da tennis, frequentata dagli amici dei loro figli, Alberto e Micòl. Il protagonista, un ragazzo ebreo identificabile con l’autore, che narra le vicende in prima persona, pur non appartenendo alla medesima classe sociale dei due ragazzi, si intrattiene spesso con loro e gli altri amici nella loro proprietà. Quando vengono promulgate le leggi razziali del 1938, la villa e il suo giardino diventano il simbolo di una realtà dorata nella quale rifugiarsi mentre sul mondo esterno sta incombendo la tragedia della Seconda guerra mondiale. L’intera famiglia, a eccezione di Alberto, già gravemente malato, sarà deportata e morirà nei campi di sterminio, mentre altri amici moriranno in guerra. L’unico a salvarsi sarà il narratore-Bassani. Da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film del 1970 con la regia di Vittorio De Sica.

Scuola Secondaria di secondo grado

  • Un Medioevo oscuro e arcano
    Umberto Eco, Il nome della rosa, Bompiani, Milano 2013, pp. 618
    – In quella che è probabilmente la sua opera più famosa, pubblicata nel 1980, Umberto Eco utilizza l’espediente narrativo del manoscritto ritrovato, usato anche da Manzoni per I promessi sposi. Nel prologo, infatti, l’autore afferma di aver letto il manoscritto di un monaco benedettino in cui si narra una vicenda misteriosa svoltasi nel XIV secolo in un monastero dell’Italia settentrionale, durante un incontro fra un gruppo di francescani, sostenitori del pauperismo e alleati con l’imperatore, e i delegati del pontefice. I protagonisti del romanzo sono il frate francescano inglese Guglielmo da Baskerville e il suo allievo Adso da Melk, inviati dall’imperatore all’incontro quali rappresentanti delle tesi pauperistiche. Durante la riunione nel monastero si susseguono strane morti violente sulle quali Guglielmo da Baskerville è invitato a indagare. Interessante pastiche fra generi letterari differenti, Il nome della rosa è, al tempo stesso, un affresco storico, un giallo e, non da ultimo, un piccolo compendio filosofico. Nel 1986 il regista francese Jean-Jacques Annaud ne ha tratto un bellissimo film, vincitore di numerosi premi, con Sean Connery nel ruolo di Guglielmo da Baskerville e Christian Slater in quello di Adso da Melk.
  • La spietatezza del colonialismo 
    Joseph Conrad, Cuore di tenebra, Feltrinelli, Milano 2013, pp. 121 – Il breve romanzo di Conrad fu pubblicato per la prima volta nel 1902, ma era già comparso a puntate su rivista nel 1899. A bordo di un battello ancorato sul Tamigi, un anziano marinaio di nome Marlow prende la parola e inizia a narrare una storia accaduta tempo prima, durante un viaggio che egli aveva compiuto nel cuore dell’Africa centrale. Egli si trovava alle dipendenze di una compagnia commerciale belga interessata allo sfruttamento della ricchezza locale (l’avorio), la cui sede, in un punto recondito e quasi inaccessibile nella foresta, era gestita da un misterioso e impenetrabile personaggio di nome Kurtz, ammantato da un alone di divinità e considerato quasi uno sciamano. Messosi sulle tracce di Kurtz, del quale non si avevano notizie da tempo, e risalito il fiume Congo alla sua ricerca, Marlow verrà pian piano a conoscenza delle vera natura del misterioso personaggio e delle atrocità inenarrabili da lui compiute nei confronti della popolazione indigena. Il famosissimo film di Francis Ford Coppola del 1979, Apocalypse Now, ambientato durante la guerra del Vietnam, è liberamente tratto da Cuore di tenebra.
  • La fine della felix Austria
    Joseph Roth, La Cripta dei Cappuccini, Adelphi, Milano 2005, pp. 195 – Edito nel 1938, il romanzo, che fa parte di quel filone narrativo indicato con l’espressione finis Austriae, descrive la decadenza dell’Austria dal dissolvimento dell’Impero austro-ungarico, con la Prima guerra mondiale, fino all’avvento del nazismo e all’annessione al Reich tedesco. L’opera ha per protagonista Franz Ferdinand Trotta, un giovane aristocratico che trascorre una vita spensierata e agiata a Vienna. La situazione cambia con lo scoppio della Grande guerra, quando il giovane viene arruolato nell’esercito. Al suo ritorno in città, dopo la fine del conflitto, la situazione sarà ben diversa da quella che egli ha lasciato alla partenza. Il finale del romanzo, con l’affermarsi anche in Austria del nazismo, vedrà il protagonista vagare sconsolato per la città con il desiderio di recarsi alla Cripta dei Cappuccini, il luogo dove sono sepolti gli imperatori della casa Asburgo, simbolo di un mondo ormai scomparso.
  • La Grande guerra vista con gli occhi di un ragazzo
    Andrea Molesini, Non tutti i bastardi sono di Vienna, Sellerio, Palermo 2010, pp. 363 – Si tratta del primo romanzo dello scrittore Andrea Molesini, che ha basato la sua narrazione sui diari di una sua prozia, coevi ai fatti narrati. L’opera è ambientata in Veneto poco dopo la disfatta di Caporetto del 1917. Gli austriaci dilagano verso il Piave e requisiscono la villa della famiglia Spada, facendone il loro comando strategico. L’opera è narrata in prima persona dal diciassettenne Paolo Spada, che assiste impotente, ma con un forte desiderio di rivalsa, a ciò che sta accadendo alla sua famiglia e alla nazione. Romanzo storico e di formazione al tempo stesso, l’opera di Molesini ha incontrato un grande successo di pubblico e di critica e ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Campiello 2011.
  • La Guerra civile spagnola
    Ernest Hemingway, Per chi suona la campana, Mondadori, Milano 2013, pp. 498 – Pubblicato nel 1940, il romanzo racconta la tragedia della Guerra civile spagnola attraverso le parole di Robert Jordan, alter ego di Hemingway (che prese realmente parte alle vicende narrate). Robert Jordan è un reporter statunitense che si è unito alle Brigate Internazionali democratiche che combattono contro i fascisti di Francisco Franco. Per chi suona la campana è una storia di guerra, di amicizia, di lealtà, di amore e di coraggio. Nel 1943 ne è stato tratto un film con Gary Cooper e Ingrid Bergman.