Libri in classe: Robert Cormier, Eroi

CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO, PRIMO BIENNIO

Titolo: Eroi
Autore: Robert Cormier
Editore: Mondadori (Milano 2004)
Temi: guerra, identità, amore, sofferenza, reazione alla violenza, perdono, ritorno alla vita
Destinazione: Scuola secondaria di secondo grado, primo biennio

Nadia Botalla Buscaglia

«Mostratemi un eroe e vi scriverò una tragedia». La citazione di Scott Fitzgerald inserita ad apertura del romanzo è un utile avvertimento al lettore: la storia narrata ha una forte componente drammatica e affronta in maniera piuttosto diretta i temi della guerra, dell’abuso, del suicidio.

Francis Joseph Cassavant, protagonista e narratore, è un giovane reduce della Seconda guerra mondiale che fa ritorno a casa, a Frenchtown, con il volto sfigurato a causa di una ferita di guerra e il fermo proposito di uccidere Larry LaSalle. Nelle pagine di questo libro rivivono i momenti felici della sua storia d’amore con Nicole Renard, le giornate al Rudere con gli amici, i tornei di tennis tavolo culminati nella vittoria contro il suo mentore, quell’ammirato Larry LaSalle, uomo affascinante, talentuoso, stimato da tutti e impegnato a suscitare nei giovani la voglia di mettere a frutto le passioni e le abilità nello sport, nella musica e nella vita. Sulla giovinezza in fiore si abbatte però la violenza e tutto cambia improvvisamente nella vita di Francis che, giovanissimo, decide di arruolarsi, divenendo, almeno secondo alcuni, un eroe.

Il romanzo ha un ritmo avvincente, giocato sul frequente utilizzo dei flashback e su sapute anticipazioni; la scrittura è scorrevole, con frasi efficaci, descrizioni pregnanti e ben calibrate al fine di creare un costante clima di drammatica tensione che rende ancor più significativi i molti spunti di riflessione suggeriti.

• Nelle prime pagine, l’ironia a tratti tagliente del protagonista ne evidenzia la sofferenza: i drammatici eventi che hanno segnato fisicamente ed emotivamente il giovane Francis lo obbligano a fare i conti con il proprio passato per progettare un nuovo futuro, senza abbandonarsi «al più grande di tutti i peccati, la disperazione». Questi aspetti di crescita personale, di presa di coscienza di sé, delle proprie azioni e del proprio ruolo nella vita – affrontati da Francis reduce – fanno da contrappunto a quanto vissuto dallo stesso protagonista nella prima fase della sua adolescenza, attraverso la scoperta dell’amore, dell’amicizia, dei propri talenti. Si possono dunque invitare gli studenti a riflettere sulla capacità di fronteggiare i momenti di difficoltà, di superare situazioni di grave disagio e sofferenza, nonché sulla forza che serve per accettare la propria condizione, qualunque essa sia, con un lavoro interiore profondo e costante.

• Attraverso il personaggio di Larry LaSalle, figura ambigua e complessa, l’autore sottolinea talora in maniera molto diretta il problema della colpevolezza e del perdono: Francis, Nicole e lo stesso Larry presentano tre differenti approcci a tali problematiche e, ciascuno con il suo ruolo, evidenziano i vari punti di vista da cui osservare la triste vicenda che segnerà per sempre le loro vite.

• In altre parti del romanzo il tema della reazione di fronte all’ingiustizia e alla violenza emerge in senso più generale: la descrizione della febbre di patriottismo che anima tutta Frenchtown all’indomani di Pearl Harbour può far pensare alle attuali reazioni di fronte ai moti di violenza che toccano varie parti del mondo. Come ci si pone di fronte a tali situazioni? Prevale un senso di indifferenza o un desiderio di partecipazione attiva? Tra le motivazioni che spingono alcuni ragazzi come Francis ad arruolarsi emerge anche la volontà di emulare quelli che sono considerati “eroi”: sin dal titolo l’autore sottolinea l’ambiguità di un termine quale “eroe” e nel testo ritornano più volte interrogativi sul reale valore di un tale appellativo. Vale la pena tentare di seguire questi spunti per discutere in classe di quali siano i modelli di riferimento, gli “eroi” a cui ispirarsi.

• Infine, i riferimenti letterari (in particolare a Hemingway, Fitzgerald, London) e la volontà del protagonista di narrare le vicende vissute suggeriscono il ruolo della scrittura quale terapia, memoria, cura, compensazione: la lettura di alcuni dei romanzi di questi autori, come Addio alle armi, o di poesie come Fratelli di Ungaretti, può essere consigliata quale percorso narrativo sul tema della guerra in letteratura. Anche in ambito cinematografico non mancano opere che possono essere portate a confronto quali Nato il 4 luglio o Forrest Gump.