Libri in classe: Harry Bernstein, Il muro invisibile

uomini in fila

CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

TitoloIl muro invisibile
Autore: Harry Bernstein
Editore: Piemme (Milano 2009)
Temi: l’ebraismo, l’antisemitismo, la povertà, la questione operaia, la discriminazione sociale, l’emigrazione, la Prima guerra mondiale
Destinazione: scuola secondaria di secondo grado, secondo biennio e quinto anno

Paolo Senna

Il muro invisibile è il primo romanzo autobiografico di Harry Bernstein, pubblicato quando l’autore – nato nel 1910 e scomparso ultracentenario nel 2011 – aveva ben novantasei anni. Narrato da Harry in prima persona, il volume narra le vicende della sua famiglia, ebrei polacchi emigrati in una cittadina operaia del Lancashire, nel nord dell’Inghilterra.

La vicenda ha inizio nel 1914, quando il protagonista è un bambino di soli quattro anni, penultimo di sei fratelli e sorelle. Il padre, un operaio perennemente ubriaco, maltratta la moglie e i figli e sperpera gran parte del salario al pub. La madre, una donna dalla grande forza morale, cerca di proteggere i figli e di far in modo che non manchi loro nulla, pur nelle ristrettezze economiche in cui sono costretti a vivere. La donna, infatti, cerca di migliorare le condizioni sociali della famiglia e aumentare i modesti introiti allestendo in casa un piccolo «emporio», come lo definisce lei, realizzato con le merci di scarto recuperate al mercato. Il sogno più grande della donna è però quello di trasferire tutta la famiglia negli Stati Uniti.

Il «muro invisibile» che dà il titolo al romanzo è la barriera incorporea che divide la strada nella quale abita la famiglia di Harry e che separa gli ebrei dai cristiani: «Era una piccola strada tranquilla, che si notava difficilmente in mezzo alle altre ampie strade, ma ciò che la distingueva da tutte le altre era il fatto che noi vivevamo da una parte e loro dall’altra. Noi eravamo gli ebrei, e loro i cristiani». Un muro inesistente, eppure invalicabile.

Benché i rapporti tra gli abitanti dei due lati della strada fossero comunque abbastanza civili (soprattutto se paragonati alle situazioni che molti ebrei, originari dell’Europa dell’Est, come la famiglia del protagonista, avevano vissuto in patria, e che spesso sfociavano in veri e propri pogrom),le distanze tra i due gruppi venivano rigorosamente mantenute. Accadeva, però, che nascessero degli amori tra due ragazzi appartenenti alle due diverse comunità, come succede a una delle sorelle di Harry, Lily, che si innamora di un cristiano, Arthur. Separati allo scoppio della Prima guerra mondiale, i due giovani alla fine della guerra riescono a sposarsi, anche se la ragazza viene poi bandita dalla famiglia, che la considera come morta e ne celebra addirittura il funerale. Il sogno della madre di Harry di emigrare negli Stati Uniti sarà infine concretizzato nel 1922, quando finalmente riuscirà a ottenere dai parenti i tanto agognati biglietti per partire. Le vicende successive al trasferimento in America vengono narrate negli altri due romanzi autobiografici di Bernstein.

Harry Bernstein ha lavorato a lungo come redattore e giornalista freelance per alcune testate americane, quali «Popular Mechanics», «Jewish American Monthly» e «Newsweek», e come selezionatore di soggetti cinematografici. In seguito alla morte della moglie nel 2002, dopo un matrimonio durato sessantasette anni, ha iniziato a scrivere Il muro invisibile, che ha avuto un grandissimo successo internazionale, tanto da spingere l’autore a pubblicare gli altri due volumi che completano la storia della sua famiglia, Il sogno infinito e La sognatrice bugiarda.

Spunti per la riflessione e per l’attività in classe  

  • La differenza fra le religioni e le culture: nella stessa strada convivono famiglie ebree e famiglie cristiane, che pur condividendo lo stesso livello sociale, soffrendo della stessa povertà e delle medesime condizioni svantaggiose, non riescono a sentirsi vicine e a infrangere il «muro invisibile».
  • La questione operaia: nei quartieri popolari delle città operaie inglesi, con case addossate l’una all’altra prive di servizi igienici e altre comodità, si sviluppano spesso delinquenza e fenomeni di marginalità sociale.
  • La discriminazione sociale: i bambini ebrei del quartiere sono spesso oggetto di scherno da parte di ragazzini cristiani dei quartieri più agiati quando lasciano i confini della loro zona per recarsi a scuola. La madre di Harry lo iscrive con fatica alla scuola frequentata da gente di classe sociale più elevata, ma il bambino viene scartato per il fatto di indossare degli zoccoli e non delle vere e proprie calzature, e sarà così costretto a frequentare la scuola per ragazzini poveri.
  • L’abbandono scolastico: i bambini lasciavano la scuola troppo presto per cercare un lavoro e portare un altro stipendio alla famiglia. Nel romanzo, il tema è toccato con la vicenda di Lily che, molto brava a scuola, ottiene una borsa di studio per frequentare il liceo, ma il padre glielo impedisce, costringendola ad andare a lavorare in sartoria.
  • La Prima guerra mondiale: nel romanzo non è direttamente descritta, ma ha comunque ripercussioni sulle vite degli abitanti del quartiere, dato che alcuni uomini debbono partire per il fronte, e tra di essi alcuni non tornano o tornano mutilati, come Freddy.

Spunti per l’approfondimento

  • Sul tema del rapporto tra ebrei e non ebrei: Il bambino con il pigiama a righe, di John Boyne, e il film che ne è stato tratto, diretto Mark Herman.
  • ŸSulla questione delle famiglie operaie e dell’emigrazione: Le ceneri di Angela, di Frank McCourt, e il film che ne è stato tratto, diretto da Alan Parker.
  • ŸSulle vicende degli ebrei nella prima metà del Novecento: La famiglia Karnowski, di Israel J. Singer, un grande affresco delle vicende di una famiglia ebrea tra Polonia, Germania e America.