Libri in classe: Stephen King, La zona morta

CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Titolo: La zona morta
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer (Milano, 1981)
Temi: destino, tempo,mistero, talenti, giustizia
Destinazione: SSSG

di Beatrice Savino

La zona morta stephen king

Un ragazzino che pattina in una perfetta giornata d’inverno riflessa tra le foglie del Maine, il ghiaccio che crocchia, il vento che soffia: un attimo e uno schianto. Il ragazzino è steso sul ghiaccio, che per lui non è più bianco, ma nero: ghiaccio nero, odore di bruciato, paura che pulsa.

Sa che quello che vede a occhi chiusi, nascosto sotto l’enorme bernoccolo viola, è un assaggio di futuro, fatto di terrore acido e di dolore resistente, scioccante. Il ragazzino si scrolla la paura e via di corsa sui pattini, ancora una volta in piedi, ancora una volta tra le braccia del gelo. È fatto così lui, cuor di leone, sorriso aperto, mente pura. È il 1951 e quel ragazzino ha un nome tanto comune da sembrare finto, John Smith. Nome qualunque, destino eccezionale. Destino che lo porterà da grande a diventare un insegnante di talento, a sbancare una ruota della fortuna in una festosa serata insieme alla sua ragazza, ad avere un incidente terrificante, a risvegliarsi dal coma quasi cinque anni dopo, di botto, in una camera d’ospedale senza fiori né biglietti d’auguri e la maledetta sensazione che qualcosa, o meglio qualcuno, si sia perso per sempre, inghiottito dallo scivoloso abbraccio del tempo e con quegli assaggi di futuro che ora sono visioni chiare, tragiche scene in HD di ciò che è stato, di ciò che è, di ciò che sarà. E se ciò che sarà è un presidente degli Stati Uniti con l’aspetto grottesco del compagnone dalla battuta facile e il cuore nero di sangue e violenza allora è arrivato il momento di trasformare quello che gli altri chiamano dono e farne una missione. Riuscirà John a fermare il destino, a cambiare lo scorrere del tempo, a plasmarlo negli angoli remoti della "zona morta", là dove non tutte le cose si possono vedere e tutto può essere cambiato e forse, nella pace di avere fatto la cosa giusta, si trova il senso di quello che è stato?

La zona morta, romanzo di Stephen King -annata 1979-, ci porta in una quarta dimensione, quella del "non ancora scritto". Ci fa girare intorno al cuore dei nostri talenti, alla voglia e al pericolo di sapere a ogni costo, alla fonte dei nostri desideri, all'idea di un destino che si può e si deve volgere al bene, nella consapevolezza dolce che, come scrive King alla fine del romanzo “niente è perduto per sempre, niente che non possa essere ritrovato”.