«Accadde nell’estate del 1933 tra le paludi del fiume Sabine, nel Texas orientale. Quelli che ancora se lo ricordano, lo chiamano il Cinghiale del demonio. Fu anche l’anno in cui Richard Harold Dale diventò uomo all’età poi non così matura di quindici anni. So quello che dico perché probabilmente quell’anno e il Cinghiale del demonio me li ricordo meglio di chiunque altro. E ne ho ben donde. Sono io Richard Harold Dale e ne porto tuttora le cicatrici.»
Questo l’incipit del travolgente romanzo di Lansdale di cui è protagonista Richard, un ragazzo texano di quindici anni, aspirante scrittore, che in una calda estate vive una straordinaria esperienza che cambierà per sempre la sua vita.
È il periodo della Grande depressione americana, che in quegli anni non risparmia nemmeno la regione rurale dove Richard vive. Ad aggravare ulteriormente la già misera condizione dei contadini locali è l’improvvisa ricomparsa di un gigantesco cinghiale selvatico che, dopo anni, è tornato a distruggere i raccolti e ad attaccare animali e uomini. Di lui i vecchi raccontano che sia una bestia mostruosa, enorme, una creatura quasi soprannaturale che nessuno è riuscito mai a sconfiggere. Una notte, mentre il padre è lontano e Richard è solo con la mamma e il fratellino, il mostruoso animale attacca la loro fattoria e poi sparisce nel buio. Con l’idea di proteggere i suoi familiari, Richard decide di affrontarlo e parte al suo inseguimento, armato solo di un fucile e in compagnia del suo più caro amico, Abraham, un ragazzino nero desideroso di diventare un grande guerriero. Dopo una notte e un giorno trascorsi a seguire le tracce della leggendaria creatura, i due ragazzi si troveranno a fronteggiare un nemico ben più forte e feroce di qualsiasi immaginazione, e sarà uno scontro finale senza esclusione di colpi.
Spunti per la riflessione
L’ultima caccia, ambientato in un Texas fatto di boschi, fiumi popolati da serpenti, presenze magiche e paurose, si presenta come un classico libro d’avventura da leggersi tutto d’un fiato. Non mancano però diversi fili narrativi che permettono ulteriori approfondimenti e riflessioni.
- Un racconto di formazione I due amici Richard e Abraham superano la linea di confine che separa la loro infanzia dal mondo adulto sfidando un mostro che irrompe nella tranquillità delle loro vite e dei loro giochi; la realizzazione di questa impresa incredibilmente più grande di loro, senza l’aiuto di nessun adulto, e soprattutto mai riuscita a nessun adulto, trasformerà improvvisamente in uomini i due coraggiosi quindicenni. La loro avventura offre l’occasione di discutere con i ragazzi su cosa significhi essere adolescenti, oggi, nel tempo, in posti diversi del mondo, e confrontare culture e civiltà diverse. Inoltre, ci spinge a riflettere sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta, sui problemi, le ansie, i dolori legati a questo momento.
- Una storia di amicizia Richard e Abraham, uno bianco, l’altro nero, sono amici da sempre, e da sempre condividono giochi e avventure, sogni e aspirazioni. L’ultima caccia racconta anche di questa indissolubile amicizia, libera da tutti i pregiudizi razziali di quel periodo; di due ragazzi che vivono le loro più grandi imprese uno accanto all’altro, pronti a rischiare la propria vita pur di salvare quella del compagno. E sarà proprio la forza della loro amicizia la vera arma con cui sconfiggeranno il mostruoso animale. Inevitabilmente la storia di Richard e Abraham ci interroga su come viviamo l’amicizia con i nostri coetanei, su come a volte l’amicizia debba fare i conti con la discriminazione, su quanto viceversa siano importanti per due amici valori come la fiducia e la solidarietà.
- La sfida tra uomini e animali Richard e Abraham inseguono per due giorni un enorme cinghiale, superano difficoltà di ogni tipo, sono prede e predatori, prima di arrivare al drammatico scontro finale con la creatura mostruosa. È il tema, non nuovo nella letteratura, della sfida tra uomo e animale, che merita di essere ripercorso attraverso celebri esempi (Melville, Hemingway…) e nello stesso tempo che può essere indagato nei suoi valori simbolici.
- Uno spaccato storico L’incredibile impresa dei due amici che ha come sfondo una misera e paludosa regione del Texas, ulteriormente impoverita dalla Grande depressione e caratterizzata da una forte discriminazione razziale, può costituire il punto di partenza per un’indagine sui luoghi del romanzo, sulla grande crisi del ’29, sul tema della discriminazione razziale e dei diritti negati negli stati americani del Sud.