A Teheran Darioush, giovane adolescente, trascorre le giornate con il suo inseparabile amico Zal; insieme guardano di nascosto film proibiti dal regime e si immedesimano negli eroi delle pellicole, sognando di compiere gesta eroiche in dissanguanti combattimenti. Così ne combinano di tutti i colori: creano molotov con il sapone del bucato, rubano il motorino del postino, costruiscono finte trincee, come se fossero gli attori dei loro film preferiti. Darioush alleva colombi sul tetto e prepara un piano di vendetta contro il figlio del pollivendolo, il suo nemico, che in una lotta tra rispettivi colombi gliene ha ucciso uno. Poi la guerra da gioco si trasforma in realtà: Iran e Iraq combattono la prima guerra del Golfo e i due amici si ritrovano insieme sulla prima linea del fronte. L’audacia delle imprese eroiche sognate guardando i film lascia il posto ad altre emozioni: la paura, il dolore, la scoperta dei bisogni primari e dell’energia vitale, la constatazione che questi sentimenti sono esattamente gli stessi dei nemici contro cui si combatte.
Il libro può essere lo spunto per affrontare alcuni percorsi tematici. Il tema della crescita e dell’amicizia, il passaggio dalla gioventù all'età adulta attraverso lo speculare abbandono del gioco-finzione di battaglie in guerra reale. Si può affrontare il tema della guerra, spesso sentita come distante, che invece fa parte in maniera “ludica” della quotidianità dei ragazzi. Una lettura metaforica della storia si presta a dimostrare come le persone sentite ostili (per Darioush, prima del nemico iracheno, il rivale era un ragazzo coetaneo e vicino di casa) siano in fondo più simili a noi di quanto si immagini. Sulla fratellanza con il nemico si consigliano inoltre Niente di nuovo sul fronte occidentale di Eric Remarque e Se vuoi essere mia amica di Galit Fink e Mervet Akram Sha’ban. Sulla guerra come periodo di iniziazione all’età adulta si suggerisce la lettura de Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino e I piccoli maestri di Luigi Meneghello.