Premessa
Earth Overshoot Day (in italiano il giorno del superamento terrestre) è il giorno dell’anno solare in cui si esauriscono le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni. Questo giorno se vivessimo in un mondo ideale dovrebbe ricadere almeno il 31 dicembre di ogni anno, ma siamo molto lontani da un mondo sostenibile, basti pensare che l’Overshoot Day del 2021 è caduto il 29 luglio. La data di questo giorno viene calcolata tenendo in considerazione il numero dei giorni dell’anno in cui la biocapacità della Terra è sufficiente a soddisfare l’impronta ecologica dell’umanità. Questo vuol dire che nel 2021 il giorno successivo al 29 luglio avremo superato le risorse sostenibili creando un deficit ecologico. Dal grafico di Figura 4 puoi vedere l’andamento dell’Overshoot Day dal 1970 al 2021: l’andamento è in diminuzione, ovvero questo giorno arriva sempre prima, con una sola eccezione nel 2020 in cui è arrivato quasi un mese dopo rispetto all’anno precedente a causa dei lockdown per la pandemia da Covid-19.
Figura 4: Nel grafico sono riportate le date dell’Overshoot Day dal 1970 al 2021.
La parte in rosso sono i mesi dell’anno in cui stiamo consumando più risorse di quelle disponibili.
Credit: overshootday.org
Il movimento #Movethedate, promuove una serie di azioni affinché si arrivi a posticipare sempre di più l’Earth Overshoot Day; ma cosa possiamo fare noi per spostare questa data più avanti?
Situazioni di apprendimento
Dividetevi in 4 gruppi di lavoro, ognuno dei quali svolgerà le seguenti attività; o in alternativa tutti i membri della classe possono fare una o più delle seguenti attività in coppia:
Gruppo 1: Ogni membro del gruppo calcola la propria impronta ecologica e il personale Overshoot Day utilizzando questo sito: http://www.footprintcalculator.org/home/it. Confrontate i risultati che avete ottenuto tra di voi e svolgete queste attività:
• Riportate su un poster i vostri nomi e a fianco disegnate il numero di pianeta Terra che sarebbero necessari se tutta l’umanità vivesse come voi; riportate per ognuno di voi anche la data del vostro personale Overshoot Day. Ponete i dati in modo decrescente, dal più “consumatore” al meno.
• Ricercate le abitudini che determinano le differenze tra chi ha un Overshoot Day anticipato rispetto a chi lo ha più lontano nell’anno. Aiutatevi analizzando e confrontandovi sulle risposte alle domande che vi ha proposto il test.
• Preparate un poster in cui presentate il problema dell’Overshoot Day e scrivete un vademecum sulle abitudini che potreste adottare per diminuire la vostra impronta ecologica.
• Rifate il test, uno per gruppo, in cui collaborate rispondendo alle domande immaginando di cambiare il vostro stile di vita secondo il vademecum che avete stilato
• Potreste pensare di presentare alla scuola il vostro lavoro per il giorno dell’Overshoot Day italiano, ovvero il giorno in cui l’Italia ha consumato tutte le risorse disponibili.
Gruppo 2 e Gruppo 3: L’organizzazione “EARTH OVERSHOOT DAY” afferma che se globalmente diminuissimo il consumo di carne del 50% e se dimezzassimo lo spreco alimentare a livello mondiale, potremmo spostare l’Overshoot Day di 30 giorni. Partendo da questa osservazione, ogni membro di ogni gruppo scriva il suo menù settimanale (considerando i tre pasti principali), se nella tua scuola c’è una mensa prendi in considerazione anche quello, confrontalo con la piramide ambientale, nella quale si nota che i cibi più salutari sono anche quelli più sostenibili, e rispondi a queste domande:
1) Di norma mangio almeno due porzioni di frutta, verdura e cereali integrali al giorno?
2) Mangio una volta al giorno alimenti come pasta o riso, frutta secca e olio d’oliva?
3) Mangio tre quattro volte alla settimana legumi?
4) Mangio occasionalmente la carne rossa e la carna processata (insaccati)?
5) Gli alimenti che mangio sono stagionali e a km zero (ovvero la loro produzione è vicina al posto in cui vivo)?
6) Fate un brainstorming in cui discutete i risultati ottenuti, se le risposte alle domande non sono positive vuol dire che potete cambiare qualcosa nelle vostre abitudini alimentari per renderle più sostenibili.
7) Adesso provate in gruppo a scrivere un menù settimanale che sia sostenibile, dividete i giorni della settimana tra i due gruppi. Potete aiutarvi sia osservando la piramide ambientale che consultando il sito: https://www.sueatablelife.eu/it/, per le ricette puoi chiedere anche una mano a un adulto della tua famiglia. Presentate il menù agli insegnanti di scienze e tecnologia della vostra scuola, scrivendo anche un ricettario.
Gruppo 4: Abbiamo visto che lo spreco alimentare ha un forte impatto sull’impronta ecologica, per questo negli ultimi anni sono nate diverse app che permettono di comprare a basso costo le rimanenze di cibo di attività commerciali legate alla ristorazione, o ancora ci sono delle app che permettono di monitorare le scadenze del cibo che abbiamo in frigorifero o che propongono delle ricette con gli avanzi in modo da non essere sprecati. Scegliete tre app tra quelle trovate e immaginate di fare una campagna pubblicitaria per promuoverle per la Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e sprechi alimentari (International Day of Awareness for Food losses and waste); quindi elencate i vantaggi e le modalità di fruizione. Ricorda che per fare una pubblicità devi rispettare alcune regole, per esempio usa un’immagine “parlante” come potrebbe essere il logo dell’app ben visibile, scrivi una frase efficace che possa incuriosire e nello stesso tempo dia l’idea del significato di quello che si sta pubblicizzando.
Conclusione dell’attività
Hai imparato quanto modificare delle abitudini quotidiane, come quelle che riguardano l’alimentazione, possa determinare un cambiamento significativo dell’impronta ecologica. Possiamo affermare senza dubbio che quello che è buono per il pianeta è buono anche per noi, sia perché senza le risorse che ci offre il nostro pianeta noi non potremmo vivere sia perché quello che è buono per il nostro pianeta è buono anche per la nostra salute. Ricordati di seguire le norme dell’alimentazione che hai imparato, riduci il consumo della carne soprattutto quella bovina, mangia alimenti provenienti da produzioni vicini alla tua area geografica e che siano stagionali, in modo da non produrre CO2 per il loro trasporto e diffondi queste buone abitudini all’interno della tua famiglia. Sembrano piccoli gesti, ma moltiplicati per 7 miliardi fanno la differenza.
Referenze iconografiche: Rimma Bondarenko / Shutterstock