Tutto il bello delle piattaforme in cloud
ESPERIENZE DI CLASSE | Informatica, Fisica, Biologia
Per le scuole impegnate in progetti collaborativi, le piattaforme in cloud possono essere uno strumento molto potente di gestione delle comunità di pratica. In questo articolo, l’esperienza dell’Istituto Majorana di Orvieto con le Google Apps for Education.
Immaginiamo una scuola con l’abitudine a lavorare per progetti, con l’esigenza di avere una comunicazione agile tra i docenti, che collaborano per produrre progetti e materiali didattici. In una scuola così, come ce ne sono tante, i docenti formano in modo naturale delle comunità di pratica, a livello del consiglio di classe, dei dipartimenti, dell’intero Collegio: gruppi strettamente connessi, con forte reciprocità, scambiano flussi di conoscenze principalmente diretti e l’apprendimento è il prodotto della condivisione tra pari di informazione ed esperienza [1]. Ebbene, in una scuola così – l’Istituto Majorana di Orvieto, un liceo scientifico e linguistico – abbiamo avuto modo di toccare con mano i vantaggi offerti dall’utilizzo di una piattaforma in cloud per la gestione di questa comunità.
Due anni con GAE
Ci sono molte piattaforme di questo tipo. In particolare sono noti nel mondo della scuola i Learning Content Management Systems, quali Moodle, docebo, DOKEOS. Noi abbiamo scelto Google Apps for Education (GAE) per la sua potenza e la semplicità di implementazione, ma anche per la gradualità con cui può essere introdotto nella comunità scolastica, a livello sia amministrativo sia funzionale. Voglio raccontare la storia dei nostri due anni trascorsi in compagnia delle GAE.
Il primo passo: account per tutti
I prerequisiti per ottenere gratuitamente le app sono modesti: basta che la scuola possieda un dominio web registrato, mettiamo miascuola.gov.it. Una volta ottenuta l’autorizzazione da Google, che di fatto si è limitata a controllare che si trattasse di una scuola pubblica, è stato immediato creare centinaia di account per docenti, studenti e personale, partendo dalle tabelle fornite dalla segreteria.
Parliamo di indirizzi di posta elettronica del tipo mionome@miascuola.gov.it: in pratica account gmail, che però gli amministratori hanno potuto suddividere in unità organizzative (docenti, studenti suddivisi per classi) o raggruppare in modi diversi, assegnando a ogni gruppo un indirizzo email, come prof_scienze@miascuola.gov.it oppure studenti_triennio@miascuola.gov.it.