Tutto su Giove, sonda dopo sonda
ATTUALITÀ PER LA CLASSE | Tecnologia, Scienze, Scienze della Terra
Del pianeta gigante, il più grande del Sistema solare, si conoscono ormai moltissime cose. Ma come abbiamo fatto a scoprirle? Fondamentale è stato il ruolo delle sonde spaziali, tra le quali Juno, che nell’estate 2016 è entrata nella sua orbita, cominciando a inviarci dati e immagini.
Di sicuro conoscete Giove, e saprete molte cose sul suo conto. Per esempio, che è il pianeta più grande del nostro Sistema solare, che è fatto per lo più di idrogeno allo stato liquido ma che al suo interno probabilmente ha anche un nucleo roccioso. Forse saprete anche che ha un’atmosfera spessa e densa di idrogeno ed elio, con tracce di metano e altre sostanze tra le quali ammoniaca e composti di fosforo, carbonio e zolfo. Inoltre, se vi siete mai soffermati a osservare qualche sua immagine, avrete notato bande chiare e scure disposte in modo parallelo all’equatore. Sono nubi alte fatte di cristalli di ammoniaca ghiacciata che ricoprono l’intero pianeta e si muovono in senso opposto: nelle bande più chiare ci sono correnti ascensionali in cui i materiali risalgono verso l’alto, si raffreddano e poi precipitano in corrispondenza delle bande più scure. Non vi sarà neppure sfuggita la sua Grande Macchia Rossa, un enorme vortice, simile a un gigantesco uragano sempre presente nella sua atmosfera e alimentato da venti che viaggiano a una velocità di oltre 600 chilometri all’ora. Di vortici come questo ce ne sono molti altri nell’atmosfera di Giove, ma la Grande Macchia Rossa è il più noto, perché è stato osservato al telescopio già oltre 300 anni fa.