Usare l’automobile non è sempre la scelta giusta

Come scegliere in modo consapevole i mezzi di trasporto

AMBIENTE – EDUCAZIONE CIVICA

La mobilità in città è un tema profondamente legato con la sostenibilità. Scegliere di usare un mezzo di trasporto piuttosto che un altro diventa la manifestazione di una coscienza civica consapevole. Come dimostra Luca Pallavidino in questa sua riflessione supportata da un’attività didattica da svolgere in classe dai risultati interessanti.

di Luca Pallavidino


Ogni volta che dobbiamo muoverci, se ne abbiamo la possibilità, scegliamo di usare l’automobile. Siamo consapevoli che la nostra scelta ha alcune conseguenze, ma ci sembra comunque l’opzione più ragionevole considerando i vantaggi e gli aspetti negativi.

Quali sono le conseguenze di un viaggio in automobile?

Una prima conseguenza è l’occupazione dello spazio: le automobili sono ingombranti e richiedono strade larghe che, soprattutto in ambito urbano, si intasano facilmente e ci fanno dire che bisognerebbe risolvere il problema del traffico. Sono queste le motivazioni per le quali gli automobilisti più convinti sognano che si usi ancora più cemento per strade più larghe con sottopassi e cavalcavia per eliminare semafori e incroci.


Per affrontare questo problema molte città hanno iniziato a regolamentare l’ingresso in alcune zone tramite dei permessi a pagamento o dei divieti di accesso totale. Due esempi noti sono la Congestion Charge di Londra e l’Area C di Milano, in cui si entra pagando un pedaggio, o le Zone a Traffico Limitato (ZTL) di molte città dove è consentito l’accesso con l’automobile solo ai residenti o per la consegna delle merci.


La seconda evidente conseguenza dell’uso dell’automobile è l’inquinamento atmosferico che esso produce. È pur vero che le auto moderne con motore termico (quelle normali a benzina o diesel) inquinano sempre meno e che stanno aumentando i veicoli elettrici, ma anche produrre energia elettrica ha un impatto sulla qualità dell’aria e il trasporto su strada è ancora il principale responsabile dell’inquinamento atmosferico urbano.

Il terzo effetto dell’uso dell’automobile è l’emissione di anidride carbonica (CO2) e dunque il contributo al riscaldamento globale con i fenomeni ad esso legati (scioglimento dei ghiacciai continentali, innalzamento del livello del mare, estinzione di specie viventi…).

Quali sono i vantaggi di un viaggio in automobile?

Il principale vantaggio dell’automobile è la comodità. È un mezzo privato che trasporta direttamente alla destinazione scelta, anche molte persone contemporaneamente (ma quasi sempre una sola!) senza esporle alla pioggia o al freddo o al caldo eccessivo.
All’automobile viene anche riconosciuta la rapidità: è facile pensare che spostarsi in auto sia più veloce. Questa convinzione è certamente vera in molti casi, ma certamente non in tutti e spesso è sopravvalutata.
Ci sono dei fattori che influenzano il tempo di percorrenza che possiamo scoprire ragionando insieme.


Attività didattica. Ci vado in auto perché faccio prima!... si, ma quanto prima?

Prova a stimare il tempo di percorrenza necessario ad andare da casa al luogo dove pratichi sport al pomeriggio. Per effettuare questa stima usa un software di navigazione che consenta di indicare il mezzo di locomozione con il quale vuoi effettuare lo spostamento e scegli mezzi diversi: automobile, bicicletta, mezzo pubblico, a piedi.
Scrivi quindi i dati della distanza e del tempo di viaggio in una tabella sul tuo quaderno o su un foglio elettronico come nell’esempio riportato di seguito.

Con i dati che hai trovato puoi dare una prima valutazione della rapidità dei diversi mezzi confrontando il tempo di viaggio.
Potresti aver scoperto che l’automobile ci mette meno tempo, ma non così tanto di meno rispetto a quanto credevi prima o che, per spostamenti brevi, è addirittura svantaggioso usarla.

Puoi anche calcolare la velocità media usando la formula che forse già conosci:


dove
s è lo spazio, cioè la distanza espressa in km;
t è il tempo di viaggio espresso in ore, h(i);
v è la velocità media con cui ti sposti in città espressa in km/h(ii).

Se vuoi proseguire con l’analisi puoi stimare anche il “tempo aggiuntivo”, che nel caso dell’auto corrisponde ai minuti necessari ad arrivare a piedi fino al parcheggio prima di partire, a trovare posto all’arrivo e a fare l’ultimo tragitto fino alla destinazione. Puoi fare una stima del “tempo aggiuntivo” anche per la bicicletta, mentre nel caso del mezzo pubblico potrebbe non essere essenziale in quanto già conteggiato nel tempo di viaggio dal navigatore. È importante conoscere questa informazione in particolare se ci si sposta verso una zona povera di parcheggi.

I tempi di percorrenza che sono stati forniti dal software di navigazione per la bicicletta sono certamente validi anche per l’uso dei monopattini elettrici o di altri veicoli per la micromobilità, la cui velocità massima è di 25 km/h.

Approfondimento grafico – rendere più precisa la valutazione sul mezzo più veloce.

Se hai già studiato la rappresentazione di una retta sul piano cartesiano e vuoi approfondire la riflessione, ti suggerisco di costruire un grafico sul tuo quaderno o su un software didattico di geometria e algebra.
Sulla base dei dati che sono stati trovati da te e dai tuoi compagni puoi scegliere la velocità media dell’automobile, della bicicletta e i tempi aggiuntivi per entrambe.
Nel grafico di esempio sottostante sono stati usati i seguenti valori:

Sull’asse delle ascisse è stato riportato il tempo espresso in minuti e sull’asse delle ordinate la distanza indicata come lo spazio in km.
Il calcolo dello spazio percorso è stato eseguito usando la formula:
s = vt

Un’automobile percorrerà 2,4 km in 6 minuti (che corrispondono a 0,1 ore), in percorrerà 4,8 km 12 minuti (0,2 ore) ecc...
Una bicicletta percorrerà 1,5 km in 6 minuti (che corrispondono a 0,1 ore) , percorrerà 3,0 km in 12 minuti (0,2 ore) ecc…
Il tempo aggiuntivo è stato conteggiato facendo partire la retta dal punto corrispondente sull’asse delle ascisse.

Dal grafico puoi notare che il punto di intersezione delle due rette ha coordinate 13 minuti e 2,7 km corrispondenti ai valori per i quali usare l’automobile o la bicicletta è del tutto equivalente.
Puoi inoltre osservare che per spostamenti inferiori a 2,7 km usare la bicicletta richiede meno tempo, mentre per spostamenti più lunghi sarà più rapida l’automobile.
Grazie alle attività che hai realizzato forse sei riuscito a trovare la risposta al quesito: “l’automobile ci mette sempre meno tempo e quanto me ne fa risparmare?” e forse potrai scegliere più consapevolmente quando usarla e quando invece preferire altri mezzi di trasporto.

NOTE
(i) Per ottenere il tempo espresso in ore partendo da quello espresso in minuti devi dividere per 60. Se il tempo di viaggio è 15 minuti il tempo di viaggio in ore è 15 : 60 = 0,25.
(ii) Dato da ISFORT che riporta alcuni di questi dati alla Tabella 33 del 17° report datato 2020.
Isfort è un istituto di ricerca il cui acronimo sta per Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti. Realizza delle rilevazioni sui principali parametri di mobilità grazie ai quali redige il "Rapporto sulla mobilità degli italiani Audimob" con cadenza annuale.

 

Luca Pallavidino insegna Matematica e Scienze nella scuola secondaria di primo grado. È dottore di ricerca in Scienza dei Materiali e ha lavorato nel campo ambientale.

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