I bambini e lo studio dell’inglese

I bambini e lo studio dell'inglese

Perché far conseguire ai bambini una certificazione linguistica

PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Gli anni della scuola primaria e secondaria di primo grado rappresentano il momento giusto per avviare il percorso di studio di una lingua straniera. Come i genitori possono supportare i ragazzi nell'apprendimento dell'inglese?

Sentirsi a proprio agio con l’inglese è sempre più una necessità nel mondo contemporaneo. I bambini di oggi, nati nell’era della globalizzazione, saranno abitanti del mondo e la conoscenza delle lingue straniere ed in particolare dell’inglese - già oggi così importante - sarà per loro un requisito ancor più fondamentale e imprescindibile.

I genitori sono quindi chiamati a garantire ai propri figli anche in questo ambito la giusta formazione, senza trascurare l’importanza di un precoce avvio allo studio di almeno una lingua straniera, nel momento della crescita in cui si è più portati a sviluppare la capacità di padroneggiare più lingue. È importante, inoltre, che questa formazione avvenga in modo costante e continuativo, per rendere il processo di apprendimento più fluido e agile.

Per tenere alta la motivazione del bambino un utile strumento può essere fissare un obiettivo, come il conseguimento della certificazione del livello raggiunto nella conoscenza della lingua. Gli si darà così uno scopo chiaro da raggiungere e per il quale impegnarsi. Bisogna però trovare il modo giusto per accompagnare i nostri bambini verso questo appuntamento, rendendo l’attesa dell’esame non una fonte di stress e di agitazione (leggi anche Dieci consigli per aiutare vostro figlio nello studio della lingua inglese a casa). Così anche gli stessi esami, creati ad hoc per i più piccoli, ci vengono in aiuto e sono spesso pensati in forma di gioco, sviluppati con attività piacevoli e divertenti.

Iniziare a sostenere le certificazioni linguistiche sin da piccoli permette così ai bambini di familiarizzare con gli esami e i test, imparando a considerare questi momenti come una sfida da affrontare in modo costruttivo, senza eccessive preoccupazioni: in questo modo saranno più preparati e pronti per gli anni di scuola a venire acquisendo la consuetudine con il momento della valutazione e la capacità di mettersi in gioco e impegnarsi. Queste sono competenze che rimarranno acquisite nei ragazzi anche con il passare del tempo, rendendo più facile affrontare i livelli più alti e più impegnativi con i quali si confronteranno nel tempo.

Un elemento da non sottovalutare, infine, è la scelta dell’esame: ce ne sono di diversi tipi naturalmente, e se tutti si muovono su una comune base di conoscenze, ciascuno è poi orientato maggiormente sulla verifica di alcune competenze specifiche. Per questo è importante scegliere l’esame in modo consapevole, facendo attenzione per esempio che ci siano collegamenti con la lingua reale e che le attività proposte testino l’effettiva capacità di esprimersi degli esaminati: sarà questo poi nel tempo quello che i ragazzi crescendo saranno chiamati a fare studiando e lavorando all’estero o in un ambiente internazionale!

La proposta Pearson: Pearson Test of English Young Learners

Pearson Test of English Young Learners (PTE Young Learners) è un esame di certificazione linguistica volto a certificare la conoscenza della lingua inglese negli studenti dagli 8 ai 13 anni. Riconosciuto a livello internazionale, è fornito da Pearson in partnership con Edexcel Limited, ente britannico per le qualificazioni accademiche. Questo però non impedisce all’esame di essere pensato per rendere l’esperienza del test un momento stimolante e coinvolgente: il PTE Young Learners, infatti, si focalizza sulla vita di tutti i giorni e le sue attività prendono spunto da un contesto realistico che ruota intorno alle avventure della famiglia Brown, con molti momenti di gioco soprattutto nella fase orale.

L’esito dell’esame, infine, viene sì espresso con 3 valutazioni positive e una negativa, ma a tutti i ragazzini viene comunque rilasciato un attestato di partecipazione ancora qualora il risultato non sia stato sufficiente per il superamento del test.

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