Rafforzare le competenze lessicali e testuali

Rafforzare le competenze

DIDATTICA PER COMPETENZE - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

I giornali possono offrire molti materiali utili per esercizi di scrittura a scuola. Gli articoli sono opera di scriventi esperti, abituati a tenere la penna in mano (o, se si vuole, a digitare con disinvoltura sui tasti del computer) e la gamma dei temi affrontati è varia e ricca di spunti interessanti dal punto di vista didattico.
Propongo un saggio, partendo da un articolo della nota giornalista scientifica Anna Meldolesi, con pochi adattamenti.

Luca Serianni

La chimica del bignè, per fare torte (quasi) infallibili

di Anna Meldolesi («Corriere della Sera», 31.10.2014, p. 35; con adattamenti)

[1] Una torta che cuoce nel forno è un delizioso miscuglio di profumi, ricordi, piacere. Ma avete mai provato a guardarla con gli occhi della scienza?

[2] Il burro si scioglie e rilascia le bollicine d'aria intrappolate. L'anidride carbonica del lievito le allarga. La pastella su fondo e pareti si scalda creando delle correnti convettive. [3] I granuli di amido assorbono acqua aumentando il volume e la viscosità dell'impasto. Il vapore acqueo va a ingrossare le bolle e la torta si gonfia, le proteine del glutine e dell'uovo coagulano. [4] L'arte della cucina ha tutto da guadagnare dalla potenza del metodo scientifico e dalla esatta comprensione dei meccanismi che sono alla base.

[5] Lo dimostra il chimico e blogger Dario Bressanini nel suo La scienza della pasticceria (o della chimica del bignè) (Gribaudo), uscito da pochi giorni in libreria. Un libro scientifico, certo, ma che in realtà presenta pochissime formule. [6] Può quindi essere considerato un libro di cucina, ma diverso dal solito. Perché non spiega solo il quanto e il quando (mettete tot di questo e cucinatelo per tot minuti), si dedica soprattutto al perché. [7] Le ricette diventano istruzioni scientificamente testate, ma soprattutto dimostrazioni dei processi culinari di base. Capirli è un gioco affascinante e nuovo per avvicinarsi ai fornelli, realizzare e inventare. A scuola ci hanno detto che cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. L'ordine degli ingredienti, invece, conta eccome.[8] Montare uova e zucchero insieme e poi unire il burro non è come montare burro e zucchero e poi unire le uova. Il risultato può essere una struttura spugnosa o una fine. E si fa presto a dire zucchero: quale? Le uova non sono tutte uguali. [9] Acqua, panna e latte possono essere miscelati fino a ottenere la percentuali di grassi ideale. Ogni ricetta meriterebbe una farina con adeguate caratteristiche chimico-fisiche. Infine c'è un ingrediente che non si può aggiungere a peso, perciò bisogna imparare a conoscerlo: è l'aria.

Il brano è breve (324 parole), ma offre un materiale più che sufficiente. Ecco alcuni esercizi possibili, con l'avvertenza che non possono essere tutti somministrati contemporaneamente, perché si fondano su singoli interventi (cloze) o manipolazioni del testo di partenza. Il loro scopo è rafforzare le competenze lessicali e testuali, senza trascurare competenze disciplinari (qui sono in gioco conoscenze elementari di matematica, fisica e chimica). Ciò nella convinzione che imparare a scrivere (e a leggere, comprendendo quel che è davanti ai nostri occhi) implica un percorso progressivo, in cui anche esercizi in apparenza molto particolari svolgono una funzione precisa e stimolano la riflessione e il ragionamento. Accanto ad ogni esercizio, numerato progressivamente, si trova un'indicazione sulla difficoltà (A = adatto al primo anno di secondaria di primo grado; B = al terzo anno dello stesso ciclo; C = al biennio della secondaria superiore). Va da sé che ciascun insegnante, in base al livello dei propri alunni, deciderà anche in modo difforme da queste indicazioni.

Cloze lessicali

L'esercizio consiste nell'individuare un elemento mancante, in base al contesto e alle specifiche conoscenze disciplinari (n° 1) o alla semplice logica del discorso (n° 2):

1. «A scuola ci hanno detto che cambiando l'ordine degli ….. il risultato non cambia» (A).

2. «Montare uova e zucchero insieme e poi unire il burro non è come montare burro e zucchero e poi unire …..» (A).

Cloze morfologici

3. Consegna: «Riempire i buchi con la preposizione semplice o articolata richiesta dal contesto»: «L'arte … cucina ha tutto … guadagnare … potenza … metodo scientifico e … esatta comprensione … meccanismi che sono … base».

L'esercizio in sé è elementare, ma richiede attenzione e concentrazione per la quantità dei buchi da riempire (B).

Cloze sintattici e testuali

4. Consegna: «Individuare il connettivo mancante e definire il tipo di proposizione subordinata così ottenuto»: «Capirli è un gioco affascinante e nuovo … avvicinarsi ai fornelli, realizzare e inventare». Accanto all'individuazione di per, si richiede anche una conoscenza metalinguistica, il riconoscimento di una tipica proposizione finale (B).

5. Consegna: «Scegliere l'unico connettivo adatto al contesto tra i seguenti: a. tuttavia, b. però, c. ciononostante, d. quindi: «Un libro scientifico, certo, ma che in realtà presenta pochissime formule. Può … essere considerato un libro di cucina, ma diverso dal solito». Individuare il connettivo giusto implica una riflessione sulla struttura argomentativa del brano, il quale richiede un elemento che sviluppi la conclusione attesa rispetto alle premesse. (C).

Cloze lessicali a risposta multipla

Tutti richiedono una certa maturità e appartengono dunque al livello (C). Servono a misurare la competenza lessicale, anche attraverso l'esclusione di distrattori palesemente incongrui:

6. Consegna: «Leggi la seguente frase: "Una torta che cuoce nel forno è un delizioso … di profumi, ricordi, piacere". Due di queste quattro parole non sono adatte al contesto; individuale e spiega il perché: a. miscuglio, b. intruglio, c. coacervo, d. insieme». Risposta: intruglio e coacervo hanno una connotazione negativa che contrasterebbe col giudizio positivo espresso dalla frase.

7. Consegna: «Leggi la seguente frase: "La pastella su fondo e pareti siscalda creando delle correnti …"; qual è l'unico termine appropriato tra a. effettive, b. ricettive, c. convettive, d. radioattive?». Scegliere la risposta esatta può non essere facilissimo, ma ci si può arrivare scartando gli altri distrattori (effettive e ricettive non vogliono dire niente in questo contesto e anche a quindici anni è difficile pensare che, cucinando una torta nel forno di casa, si possa dar vita a correnti radioattive).

8. Consegna: «Leggi la seguente frase: "Le ricette diventano istruzioni scientificamente testate, ma soprattutto dimostrazioni dei processi … di base". Qual è l'unico termine appropriato tra a. culinari, b. cucinari, c. cucinabili, d. gastrici?». La difficoltà, superabile, consiste nel sapere scartare cucinari, oggi arcaismo come aggettivo di relazione di cucina; l'esercizio serve a far riflettere sul fenomeno del suppletivismo, ossia sulla presenza all'interno di una stessa famiglia lessicale, tipicamente nome / aggettivo di relazione, di parole con radici diverse: cucina (parola del lessico fondamentale italiano) / culinario (dal lat. culina 'cucina'), e così cavallo / equino, acqua / idrico, fegato / epatico ecc.

9. Consegna: «Leggi l'articolo e poi soffermati sulla seguente frase: "Ogni ricetta meriterebbe una farina con … caratteristiche chimico-fisiche". Qual è l'unico termine appropriato tra a. elevate, b. squisite, c. adeguate, d. incongrue?». Facile scartare d., mentre sono insidiosi a. e b. : ma, se si è capito il senso del testo, si deve cogliere il rapporto tra tipo di farina (indipendentemente dalla qualità della materia prima) e confezione alimentare.

Dalla definizione lessicografica alla parola

Tutti appartengono al livello (C). Per alcuni termini che si considerino a vario titolo significativi per l'orizzonte concettuale dell'alunno, si può ricorrere alla definizione del dizionario (eventualmente semplificata), chiedendo di individuare il vocabolo richiesto. Se l'esercizio viene valutato troppo difficile, lo si può facilitare, proprio come avviene nei cruciverba, indicando per esempio il numero delle lettere che lo compongono o esplicitandone una.

10. Brano: «Il burro si scioglie e rilascia le bollicine d'aria intrappolate. L'anidride carbonica del … le allarga» Definizione: «Insieme di microrganismi capace di far fermentare gli impasti perché si gonfino e nello stesso tempo diventino più leggeri» (eventuali facilitazioni: sette lettere; e/o: parola sdrucciola).

11. Brano: «La torta si gonfia, le … del glutine e dell'uovo coagulano». Definizione: «Sostanze organiche fondamentali per gli organismi animali e vegetali, costituite essenzialmente da ossigeno, idrogeno, carbonio, azoto». Eventuale facilitazione: prima lettera P.

12. Brano: «Mettete … di questo e cucinatelo per … minuti». Definizione: «Quantità indefinita; è una parola latina che significa 'tanti'».

13. Brano: «C'è un … che non si può aggiungere a peso, perciò bisogna imparare a conoscerlo: è l'aria». Definizione: «Sostanza impiegata per preparare una vivanda o un prodotto farmaceutico».

Esercizio di logica linguistica

Consiste nel proporre un brano manipolato, nel quale un termine sia stato sostituito dal suo contrario: bisogna riconoscere la lesione di coerenza testuale (non occorre necessariamente individuare la parola manomessa; l'importante è capire perché la frase è inaccettabile; il livello è anche in questo caso C).

14. «Una torta che cuoce nel forno è un delizioso miscuglio di profumi, ricordi, piacere. Il burro si scioglie e rilascia le bollicine d'aria intrappolate. La pastella su fondo e pareti siraffredda creando delle correnti convettive» (il testo originale è stato ridotto, sopprimendo particolari non essenziali).

15. «Un libro scientifico, certo, ma che in realtà presenta moltissime formule. Può quindi essere considerato un libro di cucina, ma diverso dal solito».

 

Luca Serianni: professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l’Università La Sapienza di Roma.