Studiare letteratura con le risorse digitali è efficace? Un percorso di lavoro: Goldoni e «La locandiera»

Studiare letteratura con le risorse digitali è efficace? Un percorso di lavoro: Goldoni e «La locandiera»

DIDATTICA DIGITALE - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nello scenario attuale assistiamo allo sviluppo di una grande varietà di esperienze relative all’utilizzo delle nuove tecnologie in contesti didattici, con esiti diversi in termini di gestione pratica della classe e dei device tecnologici e soprattutto – ciò che più conta – in termini di efficacia per l’apprendimento.

Monica Pedralli

Una componente rilevante in tali esperienze è costituita dalla disponibilità di contenuti e strumenti digitali significativi e adeguati, che siano di produzione diretta del docente o dei docenti della scuola, oppure disponibili gratuitamente nel web, oppure ancora editoriali.

In Pearson Italia si è sviluppata negli ultimi anni una riflessione e un’attività di ricerca didattica mirata a proporre e produrre per la scuola risorse capaci di sfruttare le caratteristiche peculiari del digitale per potenziare le attività di apprendimento e insegnamento, sia all’interno sia al di fuori dello spazio- e del tempo-classe.

Vi sono alcuni aspetti del sistema di insegnamento-apprendimento che possono giovarsi dell’apporto di strumenti e contenuti digitali, che sono multicanale, interattivi, condivisi e condivisibili. Tali strumenti e/o contenuti possono essere offerti ai docenti e agli studenti in modo “granulare”, cioè sciolti, perché siano fruibili singolarmente laddove serve o piace o pare utile, per potenziare una lezione frontale, svolgere specifiche attività esercitative o prove di verifica…

Un’altra possibilità è invece quella di offrire contenuti complessi e organizzati, che a partire da un obiettivo didattico identificato conducono lo studente attraverso un percorso di apprendimento progressivo e in sé concluso.

Ne presentiamo qui due esempi, tratti dalla piattaforma di apprendimento MyLab Letteratura e relativi all’autore classico Carlo Goldoni.

Esempio 1. Una guida allo studio

GUIDA ALLO STUDIO. La riforma della commedia e gli scritti autobiografici

Questo tipo di risorsa didattica si pone l’obiettivo di guidare allo studio di un argomento: per una quota, trasmette conoscenze, utilizzando canali diversi (visivo, visivo-verbale, uditivo) – quali video, slideshow e mappe visive –; per un’altra quota, propone attività esercitative, con la funzione non tanto di verifica, quanto di consolidamento delle conoscenze da acquisire.

Quale uso fare di una risorsa come questa? Se ne possono proporre due diversi e complementari.

  • Nel primo caso si propone di accedere a questi contenuti come primo approccio a un argomento, quindi prima della lezione del docente o comunque prima della lettura del libro di testo. Qual è il vantaggio? È un’opportunità per acquisire un primo inquadramento dell’argomento, nei suoi contenuti fondamentali, che possono costituire la cornice per le conoscenze successive, più articolate e approfondite, di cui il docente o il libro si fanno portatori o che gli studenti stessi potrebbero ricostruire mediante laboratori di lavoro cooperativo. Vale la pena osservare che tale modalità agevola molto gli studenti con dislessia, che quindi faticano nella lettura del testo cartaceo, ma anche tutti gli studenti con uno stile di apprendimento a prevalenza visiva e uditiva, che possono così accedere poi al testo scritto – visivo verbale – già forti di un bagaglio di conoscenze che ne agevola la fruizione.
  • Una risorsa come questa d’altra parte può servire come ripresa e rinforzo della lezione in classe o dopo la lettura del libro, per mettere a fuoco, riprendere e consolidare le conoscenze fondamentali, con un percorso di self-study e autovalutazione. Anche in questo caso il cambio di canale giova all’apprendimento, in una chiave di complementarità tra vie di accesso ai contenuti.

Esempio 2. Esercitare le competenze

ESERCITARE LE COMPETENZE. La scrittura: saggio breve o articolo di giornale

A differenza della precedente, finalizzata all’apprendimento di conoscenze, questa risorsa è di tipo esercitativo e ha come obiettivo lo sviluppo della competenza di scrittura.

Essa propone una consegna di scrittura – in questo caso un saggio breve o articolo di giornale sul personaggio di Mirandolina – e conduce lo studente attraverso un percorso guidato, che identifica le necessarie tappe per lo svolgimento del compito, dalla riflessione sull’argomento proposto fino alla fase di revisione. Il vantaggio di questa proposta è duplice: in primo luogo consente di acquisire e fare proprio un metodo di lavoro, in secondo luogo offre l’occasione per un allenamento e consolidamento della competenza.

Per un lavoro più strutturato volto al consolidamento della competenza di scrittura applicata a un genere specifico, si può ricorrere a risorse di self-study come quella a cui rinviamo con questo link: Scrivere un saggio breve o un articolo di giornale. Essa offre un primo momento di studio vero e proprio, con un ipertesto che in modo sintetico individua ed espone i caratteri di questo genere di scrittura e le tecniche relative. Il secondo momento è costituito da uno “Studio attivo”: una serie di microattività di esercitazione applicate a ciascuno degli aspetti messi in luce dal percorso di apprendimento (l’analisi dei documenti, l’organizzazione delle informazioni, lo stile di scrittura, la scelta dell’incipit, la strutturazione del testo).

Per agevolare l’apprendimento, la risorsa mette a disposizione anche due esempi svolti di saggio breve, entrambi corredati da un commento puntuale dei diversi passaggi, in cui si mette in evidenza l’adeguatezza o meno delle scelte compiute da chi ha realizzato il testo.

La quarta tappa è costituita infine da due attività di esercitazione guidata che propongono ciascuna una consegna di scrittura e conducono lo studente al suo svolgimento attraverso una serie di passi successivi e guidati, fino alla stesura del testo e alla revisione finale.

Queste risorse svolgono dunque un ruolo strumentale per il docente, poiché da una parte offrono attività ragionate e strutturate da assegnare a completamento di un’unità didattica dedicata, dall’altra affiancano e supportano lo studente nel momento dell’esercitazione – che spesso avviene a casa –, così da rendere questo momento proficuo ed efficace.

 

Monica Pedralli: Digital Content Manager in Pearson Italia, guida la progettazione e la realizzazione delle piattaforme digitali di apprendimento per le discipline umanistiche.