1. Il progetto Pearson per l’italiano
Per l’anno scolastico 2014-2015 Pearson Italia porterà nella scuola secondaria di primo e di secondo grado un importante progetto organico relativo allo sviluppo delle competenze linguistiche in italiano.
Le più recenti indicazioni normative infatti indicano lo sviluppo di competenze come finalità ultima del percorso scolastico italiano, promuovendo una sorta di conversione della didattica dalle conoscenze alle competenze.
Questo porta con sé un’esigenza di riflessione e un cambiamento di paradigmi, metodi e pratiche, compresi quelli della valutazione. Tanto più che alcune competenze di base – tra cui quelle linguistico-comunicative – devono essere anche oggetto di certificazione nel momento conclusivo dell’obbligo di istruzione.
Da qui l’obiettivo di individuare nuovi strumenti e nuove modalità, dentro una visione complessiva e aperta sul futuro delle generazioni che oggi crescono nelle aule delle nostre scuole. Il progetto di Pearson per l’italiano intende favorire efficaci pratiche didattiche e insieme stimolare la riflessione e la discussione comuni intorno all'insegnamento dell’italiano.
Il progetto si articola attraverso tutti i nuovi corsi di grammatica e antologia proposti da Pearson per la scuola secondaria di primo grado e il biennio della secondaria di secondo grado, costituiti da una versione cartacea e una digitale interattiva, con i relativi contenuti digitali integrativi; ne è parte questa stessa newsletter, che si propone come un’occasione per la riflessione e la condivisione; ne costituisce l’evento di avvio il convegno nazionale a Roma previsto per il 6 marzo prossimo. Ma il centro del progetto è rappresentato da MyLab Italiano, uno strumento di nuova concezione progettato per una didattica più efficace capace di sviluppare le competenze linguistiche.
2. Che cos’è MyLab?
MyLab Italiano è una piattaforma di apprendimento, cioè un ambiente online strutturato e organizzato in modo specifico per la didattica: essa intende inserirsi nel processo di apprendimento-insegnamento come uno strumento dedicato allo sviluppo, all'esercizio e alla valutazione di competenze.
Ma in che cosa consistono le competenze linguistiche? Quali sono esattamente gli obiettivi da conseguire, quale l’oggetto della valutazione? E inoltre: come attribuire le competenze di uno studente a uno dei tre livelli – base, intermedio, avanzato – previsti dalla certificazione finale?
L’esigenza di disporre di una descrizione analitica delle competenze linguistiche, capace di orientare il percorso di apprendimento, di fondare la valutazione e di servire alla certificazione ha portato all'elaborazione, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena, del Quadro di riferimento delle competenze linguistico-comunicative in italiano, di cui Francesca Gallina dà conto nel suo articolo in questa stessa newsletter.
Il Quadro identifica con precisione le competenze e gli aspetti che le costituiscono, MyLab in funzione di quelle competenze offre 5000 esercizi su più livelli, organizzati in risorse didattiche mirate a specifici obiettivi di apprendimento, oltre che in prove di verifica.
3. Come si lavora con MyLab?
Gli studenti possono accedere direttamente alle risorse esercitative di MyLab, che consente efficaci percorsi di autoapprendimento, grazie a strumenti tutor, alla correzione automatica, a un sistema di feedback puntuali e di report dei risultati.
Ma in MyLab Italiano è centrale il ruolo dell’insegnante, che può selezionare le risorse e assegnarle agli studenti in modo mirato e personalizzato: mirato, perché l’articolazione della piattaforma gli consente di individuare compiti di lavoro relativi a specifici aspetti di competenza (per esempio, nell'ambito della produzione scritta, la competenza specifica di reperire le idee) e quindi di personalizzare le assegnazioni a seconda delle esigenze formative di ciascuno (per esempio di uno studente competente nella organizzazione del testo, ma in difficoltà nel reperimento delle idee). Comprese le esigenze speciali degli studenti non madrelingua, di quelli con DSA e BES, per i quali sono proposte attività parallele di Didattica inclusiva.
A fronte di ogni assegnazione, il registro della piattaforma consente all'insegnante di seguire le attività della classe nel suo complesso e di ciascuno in particolare, di vedere i risultati – le risorse sono in gran parte autocorrettive –, di trarne report e dati che fotografano i progressi dell’apprendimento ed evidenziano gli ulteriori bisogni formativi.
4. Literacy e digital literacy
Le risorse didattiche di MyLab sono relative alle competenze linguistiche e testuali, ma anche alle competenze letterarie – di lettura e analisi dei testi letterari – e alle competenze digitali. Queste ultime meritano di essere messe in evidenza: la cosiddetta digital literacy, il saper utilizzare in maniera consapevole, competente ed etica le nuove tecnologie, è una componente di cittadinanza fondamentale.
MyLab offre strumenti didattici per sviluppare competenze relative sia alla consultazione e fruizione della rete – dalla ricerca e valutazione critica delle informazioni agli acquisti online – sia alla produzione e condivisione – dalla partecipazione ai social network al citizen journalism.
Una versione dimostrativa di MyLab Italiano sarà a breve disponibile sul sito di Pearson Italia, con la possibilità di consultare alcuni contenuti esemplari, di prendere visione dell’indice completo delle risorse per la versione definitiva e del Quadro di riferimento delle competenze.
A questo scenario è opportuno aggiungere sia la crescita dell’attenzione sociale verso casi accertati di disturbi dell’apprendimento riferibili a dislessia e disgrafia (oltre alla discalculia, qui non direttamente implicata) – la cui prima ricaduta è proprio sulla comprensione e sull'uso della lingua madre – sia la sensibilità sempre più necessaria nelle scuole per i problemi di integrazione degli alunni non italofoni.
Il progetto è inoltre coerente con i temi dell’Agenda digitale italiana (Decreto legge 18/10/2012 n° 179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese), non solo perché fa ampio uso delle nuove tecnologie, ma anche perché assume la digital literacy come una competenza costitutiva del profilo di un moderno apprendimento.