Libri in classe - Booklist: Libri per crescere

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CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Questo percorso di lettura per il primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado propone sei romanzi e una raccolta di racconti brevi: il tema che li lega è quello della crescita e della formazione personale, caratterizzata dai cambiamenti tipici del passaggio dall'adolescenza al mondo adulto. Fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti ambientazioni storiche e contemporanee. Di alcuni dei romanzi proposti è stata realizzata anche la versione cinematografica, che consente un ampliamento del percorso di lettura e interessanti confronti.

di Adelaide Siciliano

  • Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi, Feltrinelli, Milano 2011, pp. 124

    «L’infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato delle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori». Un uomo di cinquantanni compie un viaggio metaforico attraverso i suoi pensieri, ritornando a quando aveva dieci anni. A quest’età il bambino percepisce i cambiamenti legati alla sua crescita, ma allo stesso tempo, sente che il suo corpo resta uguale e rimane indietro rispetto al suo cammino: «A dieci si sta dentro un involucro che contiene ogni forma futura. Si guarda fuori da presunti adulti ma stretti in una taglia minima di scarpe». Romanzo di formazione i cui temi principali sono i sentimenti, la crescita e i cambiamenti durante l’adolescenza, I pesci non chiudono gli occhi prende il titolo da una frase di una ragazzina rivolta al bambino protagonista, il quale la guarda con stupore e sgrana gli occhi: come i pesci, così anche lui non chiude mai gli occhi e quando lo farà sarà finito tutto.

  • Niccolò Ammaniti, Io e te, Einaudi, Torino 2010, pp. 122

    Io e te è la storia di Lorenzo, un adolescente di quattordici anni che frequenta il liceo. Molto riservato fin da piccolo, da sempre ha problemi a stringere amicizia con i suoi coetanei. Per questo la madre, preoccupata, lo porta da uno psicologo, il quale diagnostica un disturbo della personalità. In occasione di una gita tra amici, Lorenzo, invece di andare a sciare con gli altri, si nasconde nella cantina del suo palazzo, dove rimane per una settimana, durante la quale riceve la visita inaspettata della sorella Olivia. Comincia così una convivenza che sarà motivo di crescita per entrambi i protagonisti. Il romanzo di Ammanniti (di cui si può leggere anche la presentazione in Folio.net) affronta il disagio relativo alla crescita durante l’adolescenza e ai cambiamenti ad essa legati, ma affronta anche temi duri come la tossicodipendenza. Dal romanzo è stato tratto un film omonimo, diretto da Bernardo Bertolucci, che potrebbe fornire l’occasione per un lavoro di analisi comparata tra il testo e il film, diversi in molti punti della storia.

  • Peter Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile, Adelphi, Milano 2010, pp. 206

    Il protagonista di questo romanzo, James Sveck, che racconta la sua storia in prima persona, è un diciottenne che vive a New York. Dopo aver finito la scuola, non volendosi iscrivere all'università, James va ad aiutare la madre nella sua galleria d’arte. Con una situazione familiare poco stabile alle spalle e una scarsa stima del mondo degli adulti, il ragazzo rifugge tutti i rapporti con l’esterno, a eccezione di quello che lo lega alla nonna Nanette. In alternativa all'università, egli cerca di coltivare in solitudine la sua passione per la lettura, fino a quando si iscrive a una chat per incontri di cuori solitari... Dal romanzo, che affronta i temi della sessualità, dell’adolescenza, della crescita e dei progetti per il futuro, è stato tratto un film, diretto da Roberto Faenza, che potrebbe fornire l’occasione per un lavoro di analisi comparata tra il testo e il film.

  • David Grossman, Qualcuno con cui correre, Mondadori, Milano 2008, pp. 364

    Il romanzo racconta in parallelo le vite di due sedicenni israeliani, Assaf e Tamar. Assaf, durante l’estate, sta svolgendo un periodo di lavoro presso l’ufficio animali del suo comune, e riceve l’incarico di consegnare ai proprietari una cagna che si è smarrita, Dinka. Inizia così a seguire il cane, a cui si affeziona subito, per le strade di Gerusalemme, sperando che l’animale riesca a ritrovare la strada di casa. Insieme al cane il ragazzo vivrà molte avventure e incontrerà numerose persone, fra cui l’anziana Teodora, una donna che non esce di casa da molti anni. Proprio tramite Teodora, Assaf scopre che la padroncina di Dinka è Tamar. Per aiutare il fratello Shay – finito nelle mani di una banda di malfattori che sfrutta come artisti di strada alcuni ragazzi scappati di casa –, Tamar comincia anche lei a esibirsi come cantante di strada. Dopo varie vicende, Tamar riesce ad aiutare il fratello, anche grazie ad Assaf, e tra la ragazza e Assaf nascerà una bella amicizia. Il romanzo, da cui regista israeliano Oded Davidoff ha tratto una versione cinematografica, affronta i temi difficili della tossicodipendenza, del disagio sociale, dell’amicizia e dei sentimenti, sullo sfondo delle città israeliane contemporanee.

  • Margaret Mazzantini, Mare al mattino, Einaudi, Torino 2011, pp. 127

    Il romanzo racconta la vicenda di Farid, un bimbo libico che vive con la mamma Jamila ed è orfano di padre. Nel tentativo di raggiungere l’Italia scappando dalla Libia a causa della guerra, i due intraprendono un viaggio per mare che però non ha buon fine. Parallelamente, si racconta la vicenda del diciottenne Vito, che vive in Sicilia con la madre Angelina, originaria di Tripoli e cacciata nel 1970 dal regime di Gheddafi. Vito riesce a ricondurre la madre nei luoghi natali, dove la donna incontra un amore di anni addietro. Le storie di Farid e di Vito non si incontrano, però si assomigliano molto, essendo due vicende accomunate dal dolore sia della perdita di un affetto, sia dello sradicamento dai propri luoghi. Il romanzo si conclude con la morte di Gheddafi, simbolo di una libertà politica che però non risarcisce i protagonisti di tutto il dolore vissuto. I temi affrontati da questo romanzo – la guerra, l’emigrazione, le proprie origini, i problemi del nord Africa – sono di grande attualità e sempre osservati dal punto di vista di protagonisti adolescenti in crescita.

  • Pietro Grossi, Pugni, Sellerio, Palermo 2006, pp. 188

    Si tratta di tre brevi racconti, ambientati in luoghi e tempi diversi, che hanno come protagonisti ragazzi adolescenti, impegnati nel difficile e talvolta doloroso “mestiere” di crescere e ricercare la propria identità, ognuno con le proprie e diverse aspirazioni per il futuro. Il primo racconto si intitola Boxe e ha come protagonista il Ballerino, un ragazzo apparentemente impacciato, in realtà giovane promessa del pugilato. Il secondo racconto, Cavalli, narra di due fratelli, Natan e Daniel, i quali ricevono in regalo dal padre due cavalli. Questo episodio determinerà la separazione dei ragazzi, che sceglieranno di percorrere strade diverse. Il terzo e ultimo racconto si intitola Scimmie e ha come protagonisti Piero e Nico; quest’ultimo ha voglia di scappare dal mondo, a causa dei legami troppo stretti che lo vincolano alle persone che gli stanno intorno. L’autore non propone soluzioni o ricette alle problematiche dei protagonisti, ma fotografa le loro vite presentandole al lettore come stimolo a riflettere.

  • Tyrone Nigretti, Fattore H. Slalom di un disabile nella nostra società, Rizzoli, Milano 2015, pp. 200

    Libro autobiografico di recente pubblicazione, interessante per le tematiche affrontate in prima persona dall'autore ventenne: handicap, riscatto sociale, musica. Tyrone Nigretti narra la propria vita con vena ironica ma anche con franchezza e rabbia. Nato prematuramente e costretto a vivere su una sedia a rotelle poiché affetto da tetraparesi spastica, orfano di padre, morto di AIDS, e di madre, morta quando il ragazzo aveva solo quindici anni, Tyrone riesce a reagire alle sofferenze attraverso la passione per l’hip-hop e per la musica rap. Oltre che attraverso la lettura dell’opera, gli studenti possono seguire l’autore tramite i social network, sui quali egli racconta quotidianamente la propria vita.