Matematica e Memoria

Quando la matematica fa risuonare le corde dell’anima

MATEMATICA – ED. CIVICA – TECNOLOGIA – ARTE E IMMAGINE

Un’attività disciplinare originale e coinvolgente, lo studio di un modello reale di prisma retto con le tecniche origami, confluisce in un progetto interdisciplinare e di cittadinanza. Un’esperienza inclusiva e formativa per la Scuola secondaria di primo grado.

di Anna Ferrigno

Come fare per rendere più sopportabili i giorni di isolamento domiciliare? Ad esempio, iscriversi all’ottimo corso online su origami e geometria, condotto dalla vulcanica collega Silvia Giordano!
Il primo dei numerosissimi spunti didattici del corso comincia a prendere forma alla ripresa delle attività scolastiche dopo la pausa natalizia. L’idea iniziale è quella di far realizzare agli alunni della classe terza un semplice modello origami di prisma a base quadrata, per poterne studiare dal vivo le proprietà geometriche.

La realizzazione del modello

La prima lezione programmata si svolge - ahinoi - in DaD, ma la tecnologia ci viene in aiuto.
Grazie a un supporto per dispositivi mobili, lo smartphone viene montato in posizione parallela rispetto alla scrivania per riprendere le mani della docente mentre piega la carta. Con un duplice accesso alla piattaforma in uso (da smartphone e da pc), siamo quindi in grado di mantenere il contatto visivo con i ragazzi e, allo stesso tempo, mostrare loro le fasi della realizzazione del modello.
Gli alunni prendono un foglio A4 – rigorosamente riciclato! – e, come prima cosa, ne ricavano un quadrato.
Questa fase propedeutica non ha bisogno di spiegazioni: è dalla classe prima che “pieghiamo la carta” e sappiamo già come fare.
Ora possiamo iniziare le piegature vere e proprie; i ragazzi non sanno quale sarà il risultato finale e possono fare delle ipotesi in corso di realizzazione.

A ogni piega si classifica la figura ottenuta, se ne ripassano le proprietà e l’insegnante lancia un aggancio verso l’algebra: “Indichiamo con la lettera a la lunghezza del lato del quadrato iniziale. Quale sarà – rispetto ad a – la lunghezza della dimensione minore del rettangolo appena ottenuto? A quale espressione letterale corrisponde allora il perimetro del rettangolo? E l’estensione superficiale? Come classifichiamo queste espressioni?”. E così via, di passaggio in passaggio, di figura in figura (non mancando di scomodare l’onnipresente Pitagora al momento delle piegature diagonali).

Lo studio della figura e delle sue proprietà

Terminata la costruzione del modello, gli alunni hanno il compito, per la lezione successiva, di ricercare nel libro di testo le caratteristiche del prisma ottenuto.
Ne riprodurranno quindi, sul quaderno, lo sviluppo superficiale (prendendo le misure sul modello), realizzando una legenda colorata, che dovrà corrispondere sia al modello reale sia al suo sviluppo.
Nel corso delle successive lezioni si ricavano – modello reale alla mano, che viene spiegato e ripiegato all’occorrenza – le formule per calcolare superficie laterale, totale e volume del solido.
Si ritorna quindi a “mescolare” la geometria con il calcolo algebrico riducendo superficie laterale e volume a espressioni letterali e consolidando, in tal modo, le regole delle operazioni tra monomi.
Tutto molto interessante, ma… c’è qualcosa che ci sta sfuggendo, non è così?
In che modo le attività fin qui descritte dovrebbero far “risuonare le corde dell’anima”?
E i collegamenti con le altre discipline?
Avete ragione. Ma è esattamente a questo punto che la strada cambia direzione.

In memoria della Shoah

Momento di pausa a fine lezione. I ragazzi chiacchierano tra loro, ciascuno al proprio posto, con i modelli origami disposti sui banchi.
Improvvisa associazione mentale: davanti ai miei occhi prende forma l’immagine del Memoriale della Shoah di Berlino.
“RAGAZZI! (silenzio improvviso) E se vi chiedessi di fare delle altre copie di ‘scatolette’ per casa? E se realizzassimo un’installazione ispirata al Memoriale della Shoah per il 27 gennaio?”
Qualcuno mi restituisce un’espressione interrogativa, qualcun altro si accende.
Da qui in poi, l’idea prende forma in pochi minuti: coinvolgere le altre classi terze per realizzare più moduli che possiamo, chiedere la collaborazione delle docenti di tecnologia e di arte, esporre l’installazione in Auditorium durante la lettura dei contributi già preparati dai docenti di lettere, invitare il Sindaco…

Dall’idea alla realizzazione in una manciata di giorni: ragazzi entusiasti, colleghi coinvolti e disponibili, 140 modelli realizzati a tempo di record.
Quello che in origine doveva essere semplicemente un laboratorio di matematica, ha finito per trasformarsi in un’attività interdisciplinare coinvolgente e inclusiva, che ha fatto emergere una collaborazione attiva e propositiva da parte di tutti gli alunni, anche quelli generalmente meno motivati.
Un’esperienza formativa che non dimenticheremo.
Perché, come ci insegna Daniela Lucangeli, “il grande decisore non è la ragione, ma la parte emotiva”.

Memoriale della Shoah (o Monumento alla memoria delle vittime dell’olocausto, Berlino): Questo imponente monumento, inaugurato nel 2005 per il 60° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, consta di 2711 parallelepipedi in calcestruzzo, disposti in modo perlopiù regolare su una superficie di 19000 m2, leggermente inclinata. Ogni blocco ha una lunghezza pari a 2,38 m e una larghezza pari a 0,95 m; le altezze invece variano da qualche decina di centimetri fino a quattro metri. Il sito evoca una sorta di cimitero e non a caso: i blocchi installati simboleggiano infatti le sepolture degli ebrei assassinati d’Europa, creando in lontananza un effetto particolare.

 

Anna Ferrigno: laureata in Scienze Naturali presso l’Università di Pavia, dal 2007 è docente di matematica e scienze alla secondaria di primo grado. Dopo aver vinto il concorso del 2016, consegue il ruolo presso l’Istituto Comprensivo Erasmo da Rotterdam di Cisliano (MI), dove tuttora insegna e ricopre la funzione di Animatore Digitale. Docente capovolta e formatrice Flipnet, da alcuni anni collabora occasionalmente con Pearson realizzando contributi didattici orientati alla Flipped Classroom.

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