La passione di vivere
L'indice delle letture
Un gruppo di giovani ventenni torinesi (Pieretto, Oreste, il Poli, e l’io narrante/alias Cesare Pavese), un giovanissimo Beppe Fenoglio e la tredicenne Catinina sono i protagonisti delle pagine proposte nel percorso. Giovani e giovanissimi, con le loro vite, le loro esperienze, le loro storie – al tempo stesso ordinarie e straordinarie – tutte ambientate in paesaggi di collina. La collina che si affaccia sulla grande metropoli subalpina, e le colline di Langa, fra Murazzano e San Benedetto Belbo, e ancora fra Murazzano e Montezemolo sino alla scoperta del mare di Savona. Colline che “stanno a guardare”, e dalle quali si guarda dall’alto ma soprattutto si “guarda dentro” i vari protagonisti. Dalle pagine dei brani scelti, gli autori ci parlano della vita, dei suoi problemi, delle sue sfide, ma anche di piccole gioie, di quotidiane avventure. A poco a poco, quasi impercettibilmente, il lettore si ritrova coinvolto nelle vite, nelle storie e nelle emozioni dei protagonisti. Inizia così l’esplorazione della passione di vivere.
Clelia e Rita – le due giovani donne protagoniste – sono molto diverse per carattere e contesto sociale, ma sono al tempo stesso accomunate dal dover affrontare importanti sfide del mestiere di vivere e, nonostante crisi, difficoltà e paure, dimostrano di saperlo fare con forza e determinazione. Pavese e Fenoglio collocano entrambe nello stesso arco temporale, ovvero l’Italia del secondo Dopoguerra. Clelia si muove in una grande città, Torino che sta conoscendo una nuova significativa trasformazione economica e sociale, mentre Rita vive in un centro del “profondo sud” piemontese. I personaggi maschili che Pavese e Fenoglio pongono accanto a loro hanno valore e significato narrativo molto diversi: in Tra donne sole risultano del tutto secondari e “di spalla” a Clelia, mentre in Nove Lune hanno un ruolo di primo piano – in particolare Bruno, “l’uomo di Rita”, colui che per difenderla e rispettarla si mette in gioco sino in fondo. Donne, comunque, in primo piano, al centro della narrazione, ricche di umanità.
Leggendo questi testi, è possibile comprendere come le Langhe non siano colline come le altre: si tratta di una terra antica e cruda, che ti entra dentro, ti coinvolge emotivamente e ti mette in gioco. Una terra che di queste pagine si fa protagonista, silente e forte: il sentiero e la collina, il paese e il fiume, il cielo stellato, l’orizzonte di Langa, il “falò” rituale assumono di fatto la stessa dignità e importanza dei protagonisti umani. I protagonisti di queste letture sono Anguilla Cinto e Nuto de la Luna e i Falò, il “ragazzo della Collera” de L’addio, il giovanissimo figlio de Il gorgo. Si tratta di adolescenti e di giovani uomini del Novecento in cui i giovani lettori di questo progetto potranno riconoscersi e riconoscere gioie, speranze, turbamenti e dolori tipici di un’età tanto spensierata quanto complessa.