Il mio futuro è un’ipotesi? Orientamento ai tempi dell’incertezza

APPROFONDIMENTI

Che cosa fare dopo la scuola superiore? Come scegliere il proprio futuro? Al termine della Scuola secondaria di secondo grado studentesse e studenti spesso non hanno una chiara idea di “quello che faranno dopo”, e si trovano a intraprendere percorsi che successivamente scoprono non corrispondere alle proprie attitudini, portandoli a cambiare strada più volte. La soluzione a questo spaesamento? Un valido strumento di orientamento: il test Motiva.

“Non ho ancora capito cosa vorrei fare dopo la scuola”, “Proverò a iscrivermi a questa facoltà che lascia aperte più possibilità…”, “Non ho mai seriamente pensato al mio futuro lavorativo…”

Quante volte sentiamo pronunciare queste parole dai nostri alunni, durante o al termine del loro percorso scolastico. Si tratta di un fenomeno comune: difficilmente ragazze e ragazzi in uscita dalla scuola superiore hanno in mente quale sarà la loro carriera professionale e spesso non si pongono neppure la domanda di cosa vorrebbero fare, rimandando a un futuro più o meno lontano la scelta del proprio lavoro. I giovani, magari guidati dalle indicazioni dei genitori, scelgono prima il percorso scolastico e poi solo in una fase successiva il lavoro che andranno a svolgere. Ma in un mondo ideale il procedimento dovrebbe essere inverso.

Un cammino di questo tipo porta – come ben sappiamo – i nostri ragazzi a “incagliarsi” e a trovare difficoltà, negli studi prima e nella professione poi, dovute soprattutto alla mancanza di motivazione e interesse: se non si ha chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere e se non si intraprende un percorso formativo stimolante rispetto alle proprie attitudini è facile perdersi, sentirsi smarriti, scarsamente motivati, allungare eccessivamente i tempi di studio e alla fine ritrovarsi con un lavoro deludente o frustrante.

Impostare in modo solido il proprio percorso di orientamento è tanto più necessario oggi, in un contesto segnato dall’incertezza, per la rapidità dei cambiamenti nel contesto economico e sociale, legati all’accelerazione di fenomeni globali quali l’automazione e la digitalizzazione, il cambiamento climatico, le migrazioni, l’urbanizzazione e, da ultimo, l’impatto della pandemia di Covid-19.

I tre criteri d’oro

In un percorso di orientamento “ideale” bisogna allora cambiare la prospettiva: ragazze e ragazzi dovrebbero cioè poter riconoscere presto quali sono i propri interessi e che cosa sanno fare bene e se queste capacità e attitudini possono diventare un mestiere, e poi cercare la formazione più mirata. Gli esperti indicano tre criteri d’oro per una pianificazione efficace del proprio futuro:

  1. Che cosa ti piace fare?
  2. Sei bravo nel fare ciò che ti piace?
  3. C’è qualcuno disposto a pagare per ciò che ti piace fare e fai bene?

Perché se farai un lavoro che non ti piace sarà frustrante. Se non sei bravo a farlo dovrai procurarti la formazione adeguata. Se nessuno è disposto a pagare per quel che fai, non è un lavoro, ma un hobby. Proviamo allora a indicare i passi da seguire in un ideale processo di orientamento al lavoro.

1. Capire le proprie motivazioni e inclinazioni

Il primo passo da fare è diventare esperti di sé stessi. In questo senso i docenti possono aiutare e guidare i propri studenti a porsi le domande giuste: cosa ti piace fare? Cosa ti appassiona? Cosa ti motiva? Sei bravo in quello che ti piace?

Rispondere a questi interrogativi diventa essenziale per procedere nel modo giusto. In genere ciò che ci piace ci riesce anche bene. È quindi importante che uno studente abbia ben chiaro che cosa gli interessa sia in ambito scolastico (gli piace una certa materia?) sia in ambito extrascolastico (ama recitare, lo appassiona la fotografia, gli piace suonare, scrivere, comunicare sui social ecc.?).

2. Guardare che cosa offre il mercato del lavoro

Individuate le aree di interesse, è necessario indagare quali sono i settori e i profili lavorativi che meglio corrispondono alle proprie aspirazioni personali.

Per esempio: se gli piace scrivere potrebbe essere interessante individuare nel settore della comunicazione i profili lavorativi esistenti: dai tradizionali mestieri di giornalista o copywriter, a professioni che si stanno affermando di recente come il digital communication manager o il social blogger.

3. Scegliere il proprio lavoro ideale

In questa fase è essenziale cercare le informazioni giuste e valutare che le aspettative siano corrette. Per esempio una persona potrebbe avere una grande passione per i viaggi ma non è detto che scegliere un lavoro nel settore turistico implichi necessariamente viaggiare molto.

4. Intraprendere la formazione adeguata per raggiungere le competenze necessarie

Arrivati a questo punto resta “solo” da capire qual è la formazione più adeguata per raggiungere il proprio scopo: studentesse e studenti potrebbero già avere le competenze necessarie. Ma se così non fosse, dovranno chiedersi se occorre una formazione di tipo universitario oppure un percorso presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), di alto valore professionale, oppure ancora andare alla ricerca di corsi di formazione più specifici, erogati da società ed enti certificati.

 

Un valido strumento per l’orientamento: il test Motiva

Per compiere un percorso di orientamento efficace è utile avere una buona guida e strumenti adeguati. Se il ruolo di guida è certamente affidato agli adulti – docenti e genitori – che hanno in carico la formazione di ragazze e ragazzi, meno semplice è individuare gli strumenti: il web offre apparentemente molte risorse, che viste da vicino si rivelano superficiali e inaffidabili.

Pearson propone oggi un test con percorso di orientamento valido ed efficace: nato in ambito aziendale ai fini di profilazione dei candidati e di sviluppo di carriera, ha rivelato negli anni un alto valore predittivo ed è utilizzato in tutto il mondo anche con i ragazzi dai quindici-sedici anni in su.

Motiva è un test di orientamento professionale, online, semplice e affidabile.

In realtà il test vero e proprio è soltanto una parte del percorso che offre. Le domande, ripartite in quattro aree, indagano le motivazioni, gli interessi, le attitudini e le preferenze della persona. 15-20 minuti è il tempo richiesto per il suo svolgimento.

Prima di accedere al test, alcuni brevi video introducono e spiegano quali criteri applicare per pianificare il proprio futuro professionale, e il processo da percorrere perché l’esito sia corrispondente alle proprie aspirazioni e aspettative.

Dopo il test, si accede a una serie di attività guidate per l’analisi delle proprie risposte al test nelle quattro aree, al fine di approfondire la conoscenza di sé e della professione che si delinea come la più adatta al proprio profilo.

L’esito del percorso è infatti l’indicazione della professione ideale – selezionata progressivamente grazie alle risposte al test prima e alle attività guidate poi. Motiva attinge a un database con più di 1200 ruoli professionali tratti dalle classificazioni USA ed europea delle professioni.

A completamento di un vero percorso a 360°, Motiva fornisce gli strumenti per conoscere meglio la professione così individuata, mediante una serie di link web selezionati – sia in italiano sia in inglese – che consentono di scoprire quali sono gli ambiti produttivi di riferimento, le competenze necessarie, il tasso di richiesta, i livelli di remunerazione attesi. E guida all’individuazione dei percorsi di formazione più adatti per accedere a quel ruolo.

La proposta di Pearson alle scuole

Motiva costituisce evidentemente un’opportunità preziosa per studentesse e studenti degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado, per guidarli a costruire il loro futuro in modo consapevole.

Le scuole possono inserire Motiva nei percorsi PCTO o nell’offerta di Orientamento in uscita. Scegliendo eventualmente di abbinarlo con la formazione al mondo del lavoro che Pearson offre in partnership con i formatori di AIF – l’Associazione Italiana Formatori – e i percorsi di sviluppo delle competenze trasversali di base, che Pearson certifica assieme a partner leader nell’ambito della formazione aziendale, quali Randstad e The European House-Ambrosetti.

Per avere maggiori informazioni su Motiva e le altre opportunità di formazione scrivici a: pwitalia@pearson.com

I singoli studenti o le famiglie interessate possono trovare informazioni ed eventualmente acquistare Motiva a questa pagina.