Spunti didattici extra app: Dialoghi con Dante

In questa sezione troverai alcuni spunti di lavoro relativi alla selezione di testi del percorso di lettura Dialoghi con Dante, scaricabili anche in formato PDF. Ma non è finita qui! All'interno della app Pearson Social Reading troverai ulteriori spunti utilizzabili nella programmazione didattica.

Per iniziare

L'autore

Sulla vita e sulla figura di Dante Alighieri puoi suggerire agli studenti di guardare questo video tratto dalla trasmissione Rai I grandi della letteratura italiana. La trasmissione si apre con un breve videoracconto della vita del poeta e dei principali eventi storici del suo periodo (durata: 2 minuti e 40). Con gli interventi dei critici Alfonso Berardinelli e Marco Santagata e del filosofo e scrittore Sergio Givone, si è guidati alla scoperta di Dante: poeta plurale, «Omero della modernità», sperimentatore, ma anche intellettuale direttamente impegnato in politica (durata complessiva: 48 minuti).

Il Canto V dell’Inferno

Leggiamo il celebre canto in cui Dante, nel secondo cerchio, incontra tra i lussuriosi le anime di Francesca da Rimini e Paolo Malatesta che, seppure travolte da un vento incessante, sono unite strettamente, inseparabili. Emergono dall’episodio temi quali la potenza della passione d’amore, la coscienza del peccato, la forza della letteratura ma anche la profonda partecipazione emotiva di Dante. Sono temi e suggestioni che nei secoli hanno ispirato innumerevoli artisti, scrittori, musicisti e che possono far riflettere gli studenti su molteplici aspetti: dalle emozioni che il racconto suscita, alle espressioni divenute proverbiali, alle riprese e variazioni nei più diversi ambiti, fino a temi di rilevanza civile, quali la violenza di genere.

La lingua della Commedia

Per approfondire il tema della lingua della Commedia puoi suggerire agli studenti la visione di questo intervento del linguista Luca Serianni, tratto dalla trasmissione Rai #Maestri (dal minuto 1:50; durata: 11 minuti).

Spunto 1 | Leggi e... ascolta un commento

Invita i ragazzi ad ascoltare la lettura e il commento del Canto V dell’Inferno proposti dal linguista Luca Serianni nella trasmissione Rai Testimoni del tempo (durata: 23 minuti).

Spunto 2 | Leggi e... leggi ancora

Durante le settimane di lettura, puoi suggerire ai ragazzi di seguire l’iniziativa Con gli occhi di Dante in cui la professoressa Mantovani commenta alcune terzine dantesche e suggerisce collegamenti con il nostro presente.
Ogni post si compone di tre momenti:

  • un brevissimo video in cui la professoressa Mantovani mette a fuoco il tema del giorno e introduce le parole di Dante;
  • la lettura di alcune terzine, supportata da una parafrasi essenziale e da un’audiolettura;
  • una breve attività in cui “mettere in gioco” le parole di Dante per riflettere sul nostro presente.

Spunto 3 | Leggi e... ricerca (Verso l'Esame di Stato)

Attraverso un lavoro individuale o di gruppo, invita i ragazzi ad analizzare la figura di Francesca da Rimini, commentandone l’evoluzione e le diverse interpretazioni a partire dai testi proposti nel percorso di lettura.
Il lavoro potrà avere un carattere interdisciplinare, interessando i seguenti ambiti:

  • Letteratura Italiana e Straniera
  • Arte
  • Storia
  • Teatro
  • Musica
  • Cinema

Spunto 4 | Leggi e... cerca citazioni

«Ho baciata e ribaciata quella mano — e Teresa mi abbracciava tutta tremante, e trasfondea i suoi sospiri nella mia bocca, e il suo cuore palpitava su questo petto: mirandomi co’ suoi grandi occhi languenti, mi baciava, e le sue labbra umide, socchiuse mormoravano su le mie — ahi!»
U. Foscolo, Le ultime lettere di Jacopo Ortis

Dammi mille baci, poi altri cento,
poi altri mille, poi ancora altri cento,
poi di seguito mille, poi di nuovo altri cento
Quando poi ne avremo dati migliaia,
confonderemo le somme, per non sapere,
e perché nessun malvagio ci invidi,
sapendo che esiste un dono così grande di baci.

Catullo, Poesie, trad. it. di L. Canali

Le pagine dei libri traboccano di baci: sospirati, come quelli tra Teresa e Jacopo, o pieni di gioia, come quelli del Carme V di Catullo; ma anche tenerissimi, casti o appassionati, soavi o disperati, dati, ricevuti, scambiati, negati o rubati, a volte fatali… i baci sanno rendere certe pagine indimenticabili.
Invita gli studenti a ricercare altre frasi e citazioni famose sul tema del bacio e a e condividerle su una bacheca virtuale (per esempio utilizzando Padlet).

Spunto 5 | Leggi e... scopri i luoghi danteschi

Invita i ragazzi ad approfondire la conoscenza del Castello di Gradara, luogo in cui, secondo la tradizione, si svolse la vicenda che ha per protagonista Francesca. Qui un link da cui cominciare.

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L'autore

Per un inquadramento generale della figura e dell’opera di Gabriele d’Annunzio puoi suggerire ai ragazzi la visione di questo video tratto dalla trasmissione Rai I grandi della letteratura italiana. La trasmissione si apre con una breve videoracconto della vita e della produzione letteraria del poeta sullo sfondo dei principali eventi storici del suo periodo (durata: 3 minuti).

D’Annunzio e il teatro

D’Annunzio è stato autore e teorico di un teatro che si è contrapposto, sul piano contenutistico come su quello formale, agli schemi del teatro borghese ottocentesco con le sue trame anguste e ormai stanche. Il teatro dannunziano guarda all’Europa, attento ai fermenti culturali più avanzati, ma riparte dai classici greci, Sofocle ed Euripide in particolare, per giungere a un punto di incontro tra passato e presente e concepire così una tragedia che sia realmente “moderna”. Tra i suoi capolavori ricordiamo Sogno di un mattino di primavera (1898), Sogno di un tramonto d'autunno (1898), La città morta (1899), Francesca da Rimini (1902), La figlia di Iorio (1904), La fiaccola sotto il moggio (1905), Fedra (1909).

L'opera

Francesca da Rimini è una tragedia in versi in cinque atti, scritta nel 1901, rappresentata per la prima volta a Roma nel 1902 con Eleonora Duse nella parte di Francesca.
D’Annunzio drammatizza l’episodio dantesco sullo sfondo di un Medioevo che è soprattutto letterario. L’opera, infatti, è ricca di arcaismi e di calchi danteschi, e dà voce a scene di ampio respiro e di solida tenuta drammatica. La tragedia ebbe una sua fortuna musicale grazie a Riccardo Zandonai che nel 1914 ne musicò il libretto ricavato da Tito Ricordi.

Spunto 1 | Leggi e... interpreta

Chiedi ai ragazzi di girare un video in cui interpretino un frammento della storia di Paolo e Francesca e di condividerlo con il resto della classe.

Spunto 2 | Leggi e... ascolta

La tragedia Francesca da Rimini fu musicata dal compositore Riccardo Zandonai nel 1914. Proponi ai ragazzi di cercare in rete l’opera integrale e di commentarne le scene finali: che cosa aggiunge la musica rispetto alle atmosfere del testo dannunziano?

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L'autore

Ezra Pound (1885 - 1972) è un poeta, traduttore e critico statunitense. Intraprese gli studi negli Stati Uniti, in Pennsylvania, ma decise presto di trasferirsi in Europa. È a Venezia che pubblicò la prima raccolta di poesie, A lume spento (1908), il cui titolo è citazione dantesca (Purgatorio III, v. 132). È noto il suo amore per la letteratura medievale, anche italiana, cui rivolse la sua attività di traduttore (ricordiamo la sua versione in inglese delle poesie di Cavalcanti).
La stesura dei Cantos, unanimemente considerati la sua opera in versi più importante, impegnò Pound per tutto l’arco della sua vita. È un poema assai complesso che si articola sulla metafora del viaggio (assumendo come modello i poemi omerici) e, contestualmente, sulla presenza di vari personaggi che il poeta incontra nel suo viaggio (un ulteriore riferimento a Dante che, del resto, è già evidente nel titolo del poema). In questa opera dottissima si intrecciano così riflessioni su temi storici, momenti di evasione lirica, riferimenti alla mitologia e alla letteratura classica, considerazioni sui vari aspetti politici e sociali della realtà.
Puoi suggerire ai ragazzi di guardare questo omaggio del giornalista Marcello Veneziani, tratta dalla trasmissione Rai Memorie – Fatti e persone da ricordare (durata: 13 minuti); il video si apre con un breve videoracconto della vita del poeta (durata: 1 minuto e 30).

L'opera

Nella poesia Francesca, scritta nel 1901 e pubblicata nel 1926 nella raccolta Personae, Francesca da Rimini diviene immagine dolcissima, simbolo di un amore puro, di sogno, di libertà. È il pensiero appassionato di un poeta che vuole proteggerla dalla volgarità di chi pronuncia il suo nome senza attribuirle i più alti valori dell'arte.

Spunto 1 | Leggi e... traduci

Invita i ragazzi a scrivere una loro personale traduzione della poesia Francesca di Ezra Pound. Ecco qui il testo originale.

Francesca
You came in out of the night
And there were flowers in your hands,
Now you will come out of a confusion of people,
Out of a turmoil of speech about you.
I who have seen you amid the primal things
Was angry when they spoke your name
In ordinary places.
I would that the cool waves might flow over my mind,
And that the world should dry as a dead leaf,
Or as a dandelion seed-pod and be swept away,
So that I might find you again,
Alone.

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L'autrice

Manuela Raffa è nata a Milano nel 1979, dove vive. Si è laureata in scienze dell’educazione. Dalla sua passione per il fantasy è scaturita la saga Il Mondo senza Nome. Nel 2017 esordisce nella narrativa storica con il romanzo Francesca, seguito, nel 2018, da Eloisa e Abelardo. Storia di un amore.

L'opera

Raffa ripercorre la vita di Francesca da Rimini, restituendo nella narrazione la personalità di una donna dalla vivace intelligenza, attratta dalla poesia e dalla musica, intelligente e acuta che, sin da bambina, si mostra appassionata di libri, piuttosto che di telai, aghi e fili. Una donna a cui però la vita ha riservato un triste destino: addolorata per il matrimonio imposto dalla sua famiglia con Gianciotto Malatesta, uomo brutto e privo di cultura, poi lacerata da un amore tanto potente quanto proibito per il fratello di lui, Paolo, morirà tragicamente con il suo amato per mano del consorte.
Nel romanzo alla voce di Francesca si affianca quella dello stesso Gianciotto. Le sue riflessioni, a qualche anno di distanza dall’assassinio, sono spiazzanti: il rimorso, l’ira, l’amore, il senso di colpa, la nostalgia si mischiano in un turbine continuo di emozioni, che gli conferisce uno spessore inedito.

Spunto 1 | Leggi e... ascolta un podcast

Invita i ragazzi ad ascoltare il racconto Tanto gentile…, scritto da Giovanna Mennillo e interpretato dall’attore Alessio Boni (durata: 6 minuti).
La storia di Paolo e Francesca è qui narrata dal punto di vista di Gianciotto Malatesta, il marito di Francesca, ma in chiave comica.

Spunto 2 | Leggi e... rifletti sulla parità di genere (Obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030)

Fino a non molti decenni fa il nostro Codice penale prevedeva il delitto d’onore e il matrimonio riparatore e considerava lo stupro reato contro la morale e non contro la persona. L’abrogazione e la modifica di questi articoli ha rappresentato un successo nella lunga strada verso la conquista dei diritti civili e la parità di genere.
Proponi una ricerca in rete in cui si ripercorrano le tappe di questo faticoso cammino e invita i ragazzi ad elaborare le informazioni in una presentazione in PPT.

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Gli autori

Murubutu, al secolo Alessio Mariani, insegna Storia e Filosofia in un liceo emiliano; appassionato di rap, è riuscito a coniugare la sua passione per la musica e quella per la letteratura, inventando il genere della letteraturap, cioè il rap di ispirazione letteraria.
Claver Gold, pseudonimo di Daycol Emidio Orsini, è un rapper marchigiano. Cresciuto artisticamente a Bologna, ha raggiunto il primo traguardo nel 2006 con la pubblicazione dell’album Old Fashion.

L'album

Infernum, prodotto nel 2020 da Murubutu e Claver Gold, è un concept album incentrato sulla discesa di Dante e di Virgilio negli Inferi. Nell’album hanno grande spazio i personaggi danteschi, che offrono l’occasione per raccontare storie contemporanee e indagare le passioni umane: incontreremo Caronte, Paolo e Francesca, Taide, Pier, Ulisse, perfino Lucifero. E troveremo i barattieri, i dannati che Dante incontra nella V Bolgia dell'ottavo Cerchio, immersi nella pece bollente e sorvegliati da demoni armati di uncini coi quali afferrano e straziano ogni dannato che tenti di emergere dalla pece. Sono colpevoli di aver usato le loro cariche pubbliche per arricchirsi attraverso la compravendita di permessi e privilegi, ma nel racconto di Murubutu e Claver Gold incarnano tutti coloro che oggi «girano intorno al denaro che fa da perno», destinati a subire la stessa pena infernale: «sparirai nel pieno del segreto come i traffici tuoi».
Nel brano Paolo e Francesca sarà il punto di vista di Paolo ad avere spazio, con i suoi rimorsi per il peccato commesso e insieme la consapevolezza che l’amore è una forza incontenibile, e che il suo amore per Francesca non potrà mai essere giudicato né rinnegato perché, dice, «tu resti per me il migliore dei peccati». Al brano ha partecipato anche il cantautore milanese Giuliano Palma.

Spunto 1 | Leggi e... ascolta

Nel secondo girone del settimo Cerchio dell’Inferno Dante si trova in una selva ed è invitato da Virgilio a spezzare un ramo da uno degli alberi; questo comincia a sanguinare e a parlare: è Pier della Vigna, che in vita fu fedele funzionario dell’imperatore Federico II di Svevia. Caduto in disgrazia, probabilmente a causa dell’invidia dei cortigiani, si suicidò.
Nella canzone Pier di Murubutu e Claver Gold i rapper raccontano di un ragazzino, vittima del bullismo dei compagni. E se Pier della Vigna, nell’Inferno dantesco, è diventato un pruno, nel brano Pier si trasforma in albero di vite, a sancire la sua comunione con quell’antica vittima dell’accanimento degli uomini gli uni contro gli altri.
Invita i ragazzi ad ascoltare il brano Pier e a scambiare i loro personali commenti e le loro riflessioni sul testo della canzone.

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Gli autori

Anselm Friedrich Feuerbach (1829-1880) è un pittore tedesco, tra i più importanti esponenti del tardo neoclassicismo, corrente ancora viva in area tedesca intorno alla seconda metà dell’Ottocento. Nei molti anni che trascorse in Italia, a Roma, si dedicò prevalentemente a soggetti storici ispirati al mondo antico e rinascimentale.
Il pittore e scultore Umberto Boccioni (1882-1916) è tra i più autorevoli rappresentanti del futurismo italiano, a cui ha dato un personale contributo anche come teorico. È centrale la sua definizione dei concetti cardine di questo movimento d’avanguardia, dinamismo e simultaneità.

Le opere

Sono messi a confronto due dipinti che traducono visivamente due momenti della storia di Paolo e Francesca narrata da Dante: Paolo e Francesca (1864) di Anselm Feurbeach e Il sogno (Paolo e Francesca) (1908-09) di Umberto Boccioni.
I due pittori hanno scelto sequenze molto diverse del racconto dantesco, infondendo all’episodio, in linea con i propri principi estetici, una diversa atmosfera, non soltanto narrativa ma anche sentimentale e morale.

Spunto 1 | Esplora l'arte

Suggerisci ai ragazzi di fare una ricerca iconografica in rete sull’episodio dantesco di Paolo e Francesca e creare una presentazione in PowerPoint in cui si narra per immagini la loro tragica storia d’amore.

Spunto 2 | Leggi e crea un meme

Invita i ragazzi a cercare in rete un dipinto che raffiguri l’episodio di Paolo e Francesca e a creare un meme, aggiungendo una parte testuale all’immagine scelta. Il meme può avere una chiave ironica, come in quelli celebri di Stefano Guerrera, ideatore della pagina Facebook® Se i quadri potessero parlare.
Per creare il meme i ragazzi possono usare un “meme generator”, come quello che trovi a questo link, o una lavagna digitale come Jamboard.

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L'autore

Sulla vita e sulla figura di Dante Alighieri puoi suggerire agli studenti di guardare questo video tratto dalla trasmissione Rai I grandi della letteratura italiana. La trasmissione si apre con un breve videoracconto della vita del poeta e dei principali eventi storici del suo periodo (durata: 2 minuti e 40). Con gli interventi dei critici Alfonso Berardinelli e Marco Santagata e del filosofo e scrittore Sergio Givone, si è guidati alla scoperta di Dante: poeta plurale, «Omero della modernità», sperimentatore, ma anche intellettuale direttamente impegnato in politica (durata complessiva: 48 minuti).

Il Canto XXVI dell’Inferno 

Nell’ottava bolgia dell’ottavo cerchio, tra le anime avvolte da fiamme dei consiglieri fraudolenti, spicca la figura di Ulisse. Il grande eroe racconta il suo avventuroso viaggio, insieme con i fidati compagni, verso l’ignoto: grandezza d’animo, ardore, slancio temerario, superamento dei limiti umani, sete di conoscenza, scelta e responsabilità emergono dal racconto come affascinanti e modernissimi temi e interrogativi.

La lingua della Commedia  

Per approfondire il tema della lingua della Commedia puoi suggerire agli studenti la visione di questo intervento del linguista Luca Serianni, tratto dalla trasmissione Rai #Maestri (dal minuto 1:50; durata: 11 minuti). 

Spunto 1 | Leggi e... leggi ancora

Durante le settimane di lettura, puoi suggerire ai ragazzi di seguire l’iniziativa Con gli occhi di Dante in cui la professoressa Mantovani commenta alcune terzine dantesche e suggerisce collegamenti con il nostro presente.

Ogni post si compone di tre momenti: 

  • un brevissimo video in cui la professoressa Mantovani mette a fuoco il tema del giorno e introduce le parole di Dante;
  • la lettura di alcune terzine, supportata da una parafrasi essenziale e da un’audiolettura;
  • una breve attività in cui “mettere in gioco” le parole di Dante per riflettere sul nostro presente.

Spunto 2 | Leggi e... lavora sul lessico

L’Accademia della Crusca ha avviato l’iniziativa La parola di Dante fresca di giornata. Una parola di Dante al giorno, per tutto il 2021. La parola del 25 febbraio è stata “bruti”, di cui si dà questa definizione: «Non uomini, ma quasi animali, o animali a tutti gli effetti, incapaci di desiderio di conoscenza, privi della nobile spinta che agisce nell’uomo, anche se non è priva di rischio, come insegna appunto il canto di Ulisse.»

Suggerisci ai ragazzi, nelle settimane di lettura, di seguire l’iniziativa dell’Accademia; ciascuno studente potrebbe scegliere una parola tratta dai passi letti e provare a spiegare l’uso che ne fa Dante nelle sue terzine. Alla fine, si potrebbe votare ed “eleggere” La parola che il gruppo classe ritiene la più interessante e significativa.

Spunto 3 | Leggi e... impersona

Proponi ai ragazzi un role playing in cui interpretino i diversi personaggi (Circe, Laerte, Penelope, Telemaco) che cercano di convincere Ulisse a non partire; uno studente interpreterà Ulisse che espone le proprie ragioni per la partenza.

Spunto 4 | Leggi e... discuti

La figura dell’Ulisse dantesco pone degli interrogativi molto attuali: è giusto spingersi oltre i limiti per sete di conoscenza? Fino a che punto?

Fai riflettere i ragazzi: bisogna imporre limiti alla ricerca scientifica e, se sì, quali? Possono fare collegamenti con ambiti di ricerca quali la manipolazione genetica, l’intelligenza artificiale e le esplorazioni spaziali.

Si può proporre un confronto su questo tema nella modalità del debate.

Spunto 5 | Leggi e... preparati all'Esame di Stato

Attraverso un lavoro individuale o di gruppo, invita i ragazzi ad analizzare la figura di Ulisse, commentandone l’evoluzione e le diverse interpretazioni date dagli autori nei testi proposti nel percorso di lettura. Puoi suggerire di ampliare l’analisi attraverso la lettura di altri testi tra quelli qui proposti:

  • Omero, Odissea, libro I, vv. 1-21;
  • Ugo Foscolo, A Zacinto;
  • Charles Baudelaire, Le Voyage, in Fleurs du Mal;
  • Gabriele d’Annunzio, L’incontro di Ulisse, in Maia;
  • Giovanni Pascoli, Calipso, da L’ultimo viaggio di Odisseo, in Poemi conviviali;
  • Cesare Pavese, Odisseo e Calipso, da Dialoghi con Leucò.

Spunto 6 | Leggi e... leggi ancora

Proponi ai ragazzi la lettura del romanzo storico Il mio nome è nessuno - Il ritorno di Valerio Massimo Manfredi, secondo della serie dedicata dallo scrittore al mito di Ulisse. Vi si racconta, secondo le parole dello stesso Manfredi, «la storia del ritorno in patria di Odysseo, e poi dell’ultimo viaggio, profetizzato da Tiresia evocato dall’aldilà».

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L'autore

Per un inquadramento generale della figura e dell’opera di Guido Gozzano puoi suggerire ai ragazzi la visione di questo video tratto dal sito Rai Cultura, che ripercorre le tappe della vita del poeta, dalla formazione culturale sullo sfondo della belle époque torinese al momento dell’affermazione letteraria con I colloqui del 1911, proseguendo poi attraverso la produzione, poetica ma non solo (scrisse infatti novelle, fiabe, recensioni sceneggiature per film, un poemetto incompiuto dedicato alle farfalle), fino alla morte, avvenuta prematuramente a causa della tubercolosi (durata: 20 minuti).

L'opera

Il poemetto L’ipotesi risale al 1907. Solo qualche anno prima, nel 1902, d’Annunzio aveva proposto, in Maia, il mito di Ulisse, attribuendo all’eroe omerico il modello del superuomo. Gozzano parte proprio da questi versi enfatici per svolgere la parodia di Ulisse, mostrando in questo modo l’inadeguatezza dei miti rispetto alla più prosaica realtà contemporanea. Il tono del componimento è volutamente dimesso, colloquiale, intriso di un’ironia amara e disillusa. Anche le scelte metrico-stilistiche si inquadrano in un registro antiretorico e provocatorio, dove il cadenzare ricorda i modi e i ritmi popolari di una filastrocca.

Spunto 1 | Leggi e... scrivi

Gozzano scrive agli inizi del Novecento e racconta una realtà dimessa in cui non trovano più spazio i grandi miti del passato. E nella nostra società del XXI secolo? Puoi chiedere ai ragazzi di provare a immaginare e descrivere in forma parodica l’Ulisse dei nostri giorni.

Spunto 2 | Leggi e... interpreta

Invita i ragazzi a individuare e commentare (attraverso un dibattito o un breve elaborato scritto) i caratteri di demitizzazione dell’eroe classico e la rivisitazione della figura di Ulisse in chiave borghese compiuta da Gozzano.

Spunto 3 | Leggi e... discuti

L’Ulisse di Gozzano parte con i compagni «cercando fortuna in America». Il riferimento al nuovo continente è chiaramente ironico ma non casuale, se si pensa all’anno in cui il poema fu composto, il 1908: tra il 1901 e il 1910, infatti, oltre due milioni di italiani lasciarono il Paese diretti verso gli Stati Uniti d’America in cerca di fortuna. L’America era il luogo della speranza, quello in cui avrebbero avuto una possibilità di riscatto, un’occasione per migliorare la propria condizione economica e sociale.

Proponi ai ragazzi di confrontarsi, eventualmente nella modalità del debate, sul tema: The American dream: utopia o realtà? Il “sogno americano” oggi esiste ancora?

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L'autore

Il poeta e giornalista greco Kostantinos Kavafis (Alessandria d'Egitto 1863-1933) trascorse molti anni della giovinezza in Inghilterra e, rientrato nella sua città natale, si guadagnò da vivere lavorando come impiegato al Ministero dei lavori pubblici. Della sua produzione poetica, che nelle prime fasi risente dell’estetica simbolista, rese noti soltanto 154 componimenti. Sono liriche tendenzialmente brevi, concise, per nulla inclini al sentimentalismo e pervase da un sottile tono ironico. La prima edizione in volume di questo intero corpus fu pubblicata, postuma, nel 1935.

L'opera

Ognuno di noi è l’Ulisse del viaggio della propria vita. E questi versi ci aiutano a riflettere su quanto sia più importante vivere il viaggio stesso, con le sue occasioni di arricchimento e di conoscenza, che raggiungere la meta. «Non affrettare il viaggio»...

Spunto 1 | Leggi e... scrivi una lettera

La poesia di Kavafis è un invito ad affrontare la vita (significato metaforico del viaggio) godendo di ogni momento, di ogni scoperta, soffermandosi sulle bellezze e sui piaceri che il viaggio può offrire, senza avere fretta di raggiungere la meta, la fine del viaggio. Perché la vita sia un «bel viaggio», quale augurio rivolgerebbero i ragazzi ai loro coetanei oggi? Che cosa augurerebbero a loro stessi? Che cosa non può mancare, cosa bisogna evitare? Proponi ai ragazzi di scriverlo in una lettera al prossimo o a sé stessi.

Spunto 2 | Leggi e... confronta

Invita i ragazzi a confrontare la lirica Itaca di Kavafis con Seconda Odissea dello stesso Kavafis che possono cercare in rete.  

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L'autore

Per un inquadramento generale della figura e dell’opera di Primo Levi puoi suggerire ai ragazzi la visione di questo breve video tratto dalla trasmissione Rai Memorie – Fatti e persone da ricordare (durata: 20 minuti).

L'opera

«Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la mente, ho bisogno che tu capisca»: sono le parole con cui Levi introduce al compagno di prigionia Pikolo la spiegazione dei tre più celebri versi del Canto XXVI. E quei versi, «fatti non foste a viver come bruti» risuonano nell’anima di Levi come «uno squillo di tromba», parole pronunciate contro la disumanizzazione a cui è sottoposto nel Lager di Auschwitz.

Spunto 1 | Leggi e... rifletti

Nell’aprile del 1980, in occasione dell’inaugurazione del Memorial italiano ad Auschwitz, Primo Levi disse: «Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai.»

Levi ha dedicato la sua vita a portare la testimonianza delle atrocità dei campi di sterminio, non solo attraverso la scrittura ma anche con l’impegno attivo e con un continuo dialogo con gli studenti nelle scuole. Il suo monito era rivolto in particolare ai giovani affinché sapessero e si impegnassero perché quanto era accaduto non si ripetesse più.

Invita i ragazzi a riflettere e a rispondere a queste domande: oggi, a più di 75 anni di distanza dagli eventi che Levi visse e di cui fu testimone, quale valore ha leggere testi come Se questo è un uomo o La tregua? La memoria del passato può cambiare il futuro?

Spunto 2 | Leggi e... componi una playlist

Cesare Pavese scrisse: «Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi.» È ciò che succede a Levi mentre recita i versi della Commedia di Dante.

Puoi chiedere ai ragazzi se a loro è mai capitato di riconoscersi, o addirittura di rifugiarsi in un momento difficile, nelle parole di altri, magari in quelle di una canzone che qualcuno pare aver scritto proprio per loro, che parla anche del loro sentire, delle loro emozioni. Insieme possono comporre una playlist di brani che possiedono questo valore, argomentando le loro scelte.

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L'autore

Per un inquadramento generale della figura e dell’opera di Umberto Saba puoi suggerire ai ragazzi la visione di questo Ritratto dell’autore (durata: 3 minuti).

L'opera

Ulisse è la poesia che Saba compone nel 1945-46 lontano dalla natia Trieste, città da cui era fuggito dopo l’Armistizio del 1943. Il poeta la intitola Ulisse perché, nonostante l’età avanzata, egli esprime il suo desiderio di spingersi ancora e sempre al largo, verso l’ignoto, come l’eroe omerico.

Spunto 1 | Leggi e... immagina

nvita i ragazzi a immaginare di poter fare un viaggio per conoscere sé stessi: quale tipo di viaggio e quale luogo sembrano loro più adatti? Possono scrivere una pagina di diario, immaginando di aver raggiunto la meta e raccontando ciò che hanno scoperto.

Spunto 2 | Leggi e... fai collegamenti

Lo studioso e anglista Piero Boitani afferma che se «ci volgiamo indietro a rimirare l’alto passo dei cento anni appena trascorsi, vedremo Ulisse navigare per i mari di tutto il pianeta con impressionante frequenza» (P. Boitani, L’ombra di Ulisse. Figure di un mito, Il Mulino, Bologna 1992).

Invita gli studenti a riflettere se nella nostra cultura e nel nostro immaginario il mito dell’eroe greco sia ancora vitale oppure se sia stato sostituito da altre figure analoghe di viaggiatori che incarnano il desiderio di avventura e di conoscenza oltre ogni limite.

Si può suggerire anche di guardare questo breve video tratto dal sito Rai Cultura in cui Boitani, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2018  Verità, si sofferma sulla figura e sulle riprese della figura di Ulisse da Dante ai giorni nostri (durata: 6 minuti).