L'età della guerra

LABORATORI CINEMA

Il laboratorio affronta il tema della Grande guerra, concentrandosi sull’esperienza della trincea, vissuta nella snervante quotidianità.
Il film scelto per questo laboratorio è Uomini contro di Francesco Rosi.

Marina Savi e Sandra Borsi

La Grande guerra. L’esperienza della guerra di trincea

A cento anni dallo scoppio della Grande guerra la storiografia ha fornito un ampio quadro di questo drammatico avvenimento sotto diversi profili: da quello politico-diplomatico a quello militare, fino a quello sociale ed esistenziale.
Nondimeno, l’aspetto che maggiormente colpisce nel primo conflitto mondiale del Novecento è l’esperienza della trincea, vissuta nella snervante quotidianità: la scarsità del cibo, le condizioni climatiche e igieniche, l’imposizione di una severa disciplina accettata con rassegnato astio.
Una condizione che deluse anche le aspettative e le speranze di una minoranza che credeva nella guerra come opportunità di cambiamento della società italiana.

Il film di Francesco Rosi

Il film Uomini contro, girato da Francesco Rosi, fu presentato alla 31a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 1970, suscitando reazioni contrastanti.
La pellicola si inserisce in una tradizione critica nei confronti del mito della Grande guerra, denunciando la disumanità e l’inadeguatezza degli alti comandi militari, incapaci di guidare un esercito di massa, che rappresentava una profonda novità anche sul piano dell’organizzazione.
La sceneggiatura si ispira al libro di memorie Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu, pubblicato in Italia nel 1945 (1a edizione, Parigi 1938), ma fa riferimento anche agli esiti di un nuovo corso storiografico che mette a disposizione nuove fonti, in particolare gli atti dei tribunali militari.

Tracce di lavoro

Attraverso l’analisi del video e del film, in particolare di alcune sequenze, e il confronto con le fonti e i passi storiografici selezionati, il laboratorio approfondisce i seguenti temi: la guerra di posizione e di trincea; la responsabilità degli alti comandi per i gravi errori strategici e per l’imposizione di una rigida disciplina militare; le condizioni dei reparti in trincea; le diverse modalità con cui i soldati tentarono di sottrarsi al conflitto.

Attività interdisciplinare

La visione del film e la lettura di fonti e passi storiografici sono riprese in un’attività interdisciplinare che propone un percorso letterario in cui vengono messi a confronto alcuni passi di Un anno sull’Altipiano e due episodi rappresentati nel film.
Vengono inoltre presentati una pagina di diario di Carlo Emilio Gadda, che partecipò al conflitto in qualità di sottotenente degli alpini, e un passo dello scrittore Louis-Ferdinand Céline sull’insensatezza della guerra, tratto dal romanzo Viaggio al termine della notte.

Uomini contro. Il vero nemico

  • Titolo originale: Uomini contro
  • Regia: Francesco Rosi
  • Produzione: Prima Cinematografica (Roma) e Dubrava Film (Zagabria), Italia, 1970
  • Soggetto e sceneggiatura: Tonino Guerra, Raffaele La Capria e Francesco Rosi, basata sul libro di memorie Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu
  • Musica: Piero Piccioni
  • Principali interpreti: Mark Frechette (tenente Sassu), Alain Cuny (generale Leone), Gian Maria Volonté (tenente Ottolenghi), Giampiero Albertini (capitano Abbati), Franco Graziosi (maggiore Malchiodi), Alberto Mastino (soldato Marrasi).
  • Durata: 97'

Il video (55' 03''-58' 02'')

Il video selezionato appartiene alla sequenza “Il vero nemico” [52’ 27” – 1h. 04’ 56”].
La durata è di 2’ e 59”:55’ 03”-58’ 02”. Il generale Leone presenta le celebri corazze Fasina, cogliendo l’occasione per esaltare l’eroismo militare e ricordare l’importanza delle corazze per le vittorie dell’esercito romano. Così protetti i soldati superano le trincee, muovendosi a fatica per la scomodità delle corazze, e procedono allo scoperto per andare a tagliare il filo spinato. La macchina da presa inquadra i volti preoccupati del tenente e dei compagni, quindi assume il punto di vista soggettivo del cecchino austriaco. Sotto il fuoco nemico, i soldati cadono tutti, uno dopo l’altro. Incurante dell’esito dell’azione e delle reazioni del reparto, il generale Leone ordina comunque l’attacco.

 

Marina Savi, docente di Filosofia e storia presso il liceo classico “G.D. Romagnosi” di Parma.

Sandra Borsi, docente di Materie letterarie e latino presso il liceo scientifico “G. Ulivi” di Parma.