Galileo e la rivoluzione scientifica
Tra Cinquecento e Seicento, in Europa cambia la concezione della natura e il modo di conoscerla.
Una delle figure fondamentali di questa rivoluzione scientifica è Galileo Galilei. Grazie al perfezionamento del cannocchiale e al suo utilizzo, lo scienziato pisano ha fornito prove alla teoria del sistema eliocentrico elaborata da Copernico.
L’importanza del suo lavoro consiste nell’aver concepito un nuovo metodo di indagine basato sull’osservazione, le ipotesi e la loro conferma mediante esperimenti, che presuppone una struttura matematica della natura, gettando le basi per lo sviluppo della scienza moderna.
L’autonomia della scienza
Questa svolta epocale ha messo in crisi la rappresentazione tolemaica dell’universo sostenuta con forza dalla chiesa e che nessuno prima di allora aveva osato mettere in discussione.
Con il suo operare Galileo ha affermato l’autonomia della scienza da qualsiasi autorità esterna (come per esempio la religione o l’autorità degli antichi) ed è divenuto un simbolo anche della lotta per la libertà della ricerca contro l’oppressione del potere.
Le fonti cinematografiche
Il film scelto per questo laboratorio è Galileo, girato dalla regista Liliana Cavani nel 1968.
L’opera nasce nel contesto culturale e ideologico della fine degli anni sessanta, in cui il clima postconciliare sollecitò una riflessione sull’oscurantismo della chiesa. Durante il Concilio Vaticano II (1962-65) si parlò della “legittima autonomia” della scienza dalla religione e la regista sperò che si potesse aprire un dibattito su questi temi. I tempi però non erano ancora maturi, come dimostrano i problemi di distribuzione e di censura che il film dovette affrontare.
Il film della Cavani
Il film mette in scena alcuni momenti chiave dell’esistenza di Galileo, dalle scoperte astronomiche effettuate grazie al cannocchiale alla ricerca di un dialogo con i vertici della chiesa, fino al processo e all’abiura.
Pur non essendo una fonte storica sullo scienziato pisano, il film della Cavani aiuta a mettere a fuoco alcune tematiche fondamentali dell’avventura intellettuale e umana di Galileo.
In merito alla corrispondenza tra il personaggio del film e quello storico, la stessa regista afferma: «Il mio film vuole raccontare soltanto lo spirito di una lotta: quella tra l’uomo di cultura, che ha compreso ormai il diritto della libertà di indagine, e l’autorità, un’autorità che si dichiara religiosa e che quindi si direbbe fondata sullo spirito e viceversa agisce come un istituto che pare credere soltanto nelle proprie fondamenta».
Tracce di lavoro
Il laboratorio si sviluppa attraverso l’analisi di alcuni episodi chiave del film e il confronto con le fonti che li hanno ispirati (in particolare i brani scritti da Galileo stesso) e con passi storiografici che ne chiariscono le implicazioni.
Attività interdisciplinare
L’attività interdisciplinare prevede un percorso sul testo teatrale di Bertolt Brecht Vita di Galileo.
Nel suo dramma, Brecht si pone il problema della responsabilità civile e morale della figura dello scienziato, nel periodo in cui si compiono le scoperte scientifiche che porteranno alla creazione della bomba atomica, che sarà poi sganciata su Hiroshima.