La crisi della monarchia
Dopo il trasferimento del re e dell’Assemblea da Versailles a Parigi nell’ottobre del 1789, il compromesso tra la monarchia e la rivoluzione si rivelò sempre più fragile. Il tentativo di fuga della famiglia reale nella notte del 20 giugno 1791, che si concluse a Varennes con la cattura del sovrano, fece precipitare la situazione. Il 10 agosto del 1792 il re venne arrestato e il 21 settembre dello stesso anno fu proclamata la repubblica.
Il Terrore
Nel settembre del 1793, per tentare di controllare tensioni controrivoluzionarie e moti federalisti, la Convenzione approvò una serie di misure straordinarie fortemente repressive e arbitrarie. Ebbe così inizio il Terrore, durante il quale furono istituiti tribunali speciali che avevano la facoltà di arrestare e condannare a morte sulla base di semplici sospetti.
Le fonti cinematografiche
In questo laboratorio sono presentati due film che trattano queste due diverse fasi della vicenda rivoluzionaria.
Il primo, Il mondo nuovo, narra il tentativo di fuga di Luigi XVI dalla partenza dal Palazzo delle Tuileries fino all’arresto del re a Varennes.
Il secondo, Danton, si concentra invece sul momento più drammatico e sanguinario della storia della rivoluzione francese, quello in cui il Terrore è al culmine.
Il film di Ettore Scola
Il film di Ettore Scola Il mondo nuovo (1982) racconta il 21 giugno del 1791 attraverso la “giornata particolare” di alcuni personaggi – tra i quali lo scrittore libertino Restif de la Bretonne, il rivoluzionario americano Thomas Paine, una misteriosa dama, Casanova, un giovane giacobino, una cantante italiana – uniti in una singolare avventura. La loro carrozza si trova a seguire la vettura del re in fuga e i passeggeri divengono testimoni della fine della monarchia. Durante il viaggio, attraverso le vicende private dei personaggi, le loro identità e i loro differenti punti di vista sulla rivoluzione lo spettatore è portato a coglie il quadro storico da un punto di vista nuovo: quello di uomini e donne che vi furono coinvolti.
Il film di Wajda
Il regista polacco Andrzej Wajda realizza nello stesso anno (1982), il film Danton (che uscirà nel gennaio 1983), ambientato a Parigi nella primavera del 1794. Attraverso la vicenda di Danton, il film ricostruisce la deriva totalitaria della rivoluzione, con le istituzioni fondamentali, la Convenzione, dominata dai giacobini, e il Comitato di salute pubblica, guidato da Robespierre. A Parigi si respira un clima di terrore e di sospetto che colpisce chiunque, anche gli stessi rivoluzionari, come Danton.
Tracce di lavoro
Il laboratorio si sviluppa attraverso l’analisi dei video accompagnata dal confronto con fonti storiche e passi storiografici che approfondiscono i seguenti temi: la tentata fuga del re e le sue conseguenze politiche, un confronto tra la rivoluzione francese e quella americana, l’affermazione del Terrore, il conflitto fra Robespierre e Danton e la nascita del potere della stampa.
Attività interdisciplinare
La visione dei due film e la lettura delle fonti sono riprese in un lavoro interdisciplinare che prevede un approfondimento sui riferimenti pittorici riconoscibili all'interno dei due film.
Per il film Il mondo nuovo si prende in esame l’affresco omonimo di Giandomenico Tiepolo – cui si è ispirato Ettore Scola per il titolo della pellicola – realizzato dall'artista proprio nel 1791.
Per quanto riguarda Danton, l’approfondimento è sulle opere neoclassiche del pittore David, nel cui atelier è ambientata una sequenza del film di Wajda, e la cui arte incarna gli ideali di rigore e severità del pensiero rivoluzionario francese.
Indice dei materiali e delle tracce di lavoro
1) Video. Il mondo nuovo. La fuga di Luigi XVI viene scoperta
2) Il mondo nuovo. Fonti e passi storiografici
3) Il mondo nuovo. Tracce di lavoro
4) Video. Danton. Robespierre e l’arresto di Danton
5) Danton. Fonti e passi storiografici
6) Danton. Tracce di lavoro
7) Attività interdisciplinare. Riferimenti pittorici nei film Il mondo nuovo e Danton