• riflessione
Il testo si concluderà con una riflessione, che potrà essere orientata attraverso una serie di domande:
1. In questi mesi tutti stiamo vivendo un’esperienza che nessuno avrebbe potuto immaginare: che cosa ti è mancato di più, nelle settimane di isolamento a casa? Come ti sei tenuto in contatto con i tuoi compagni e i tuoi amici? Come hai trascorso il tempo libero dalle videolezioni e dai compiti? Quali ostacoli hai incontrato nell’uso delle tecnologie?
2. Quali emozioni ti hanno accompagnato in questo periodo?
3. Pensi che questo tempo straordinario ti abbia insegnato qualcosa di nuovo rispetto a quello che sapevi prima? Credi che ti sarà utile ripensarci in futuro? Perché?
4. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Manuale di sopravvivenza. Come la scuola può salvarti la vita
Non sappiamo ancora con esattezza se tutti i bambini e i ragazzi siano stati effettivamente coinvolti dalla didattica a distanza, né tantomeno abbiamo idea della qualità delle proposte che hanno raggiunto i nostri alunni. L’impressione, però, è che la comunità scolastica nel suo complesso abbia mostrato nella crisi una tenuta e una resilienza forse anche superiori alle aspettative. Dopo i primi giorni di smarrimento generale, la scuola digitale ci ha riempito le giornate.
L’elaborato potrebbe allora consistere in un manuale di sopravvivenza che gli alunni scriveranno come guida per i loro coetanei, qualora si trovino in condizioni uguali o simili alle nostre durante l’emergenza sanitaria: isolamento sociale, edifici scolastici chiusi, impossibilità a uscire se non per necessità urgenti.
In che modo, in queste condizioni estreme, anche la scuola può servire a salvarci la vita?
La sfida che lanceremo ai ragazzi sarà quella di trovare il contributo che ciascuna disciplina è in grado di offrire per superare le asprezze della “quarantena”, o almeno addolcirle. Ogni insegnante dedicherà all’introduzione della proposta una videoconferenza per un brainstorming che raccolga le idee migliori:
• Italiano: una guida alle serie televisive più avvincenti, o ai libri digitali (e audiolibri) per ragazzi scaricabili gratis.
• Matematica: una raccolta di giochi matematici o istruzioni per costruire origami.
• Tecnologia: un vademecum per l’uso delle piattaforme.
• Musica: una playlist ragionata delle nostre canzoni preferite.
• Arte: una visita guidata virtuale.
• Scienze: una ricetta di cucina che fa bene a…
• Scienze Motorie: la ginnastica per mantenersi in forma anche in casa.
• Inglese, seconda lingua comunitaria: il vocabolario tecnologico bilingue.
Ciascun alunno proporrà il suo manuale, componendo una o due slide per ogni disciplina. Inviteremo i ragazzi a personalizzare il più possibile il lavoro, rielaborando le loro fonti con interventi originali e a curare bene l’aspetto redazionale della presentazione (compresa la compilazione finale della Bibliografia-Sitografia).
Tesina. Da una parola, tante idee.
Anche la “tesina” interdisciplinare può essere proposta in una forma che solleciti la curiosità degli alunni e chieda loro di mettere in campo conoscenze e competenze. Nel volumetto Otto parole per il futuro (di C. Gaiba, O. Pozzoli, B. Savino. Pearson) i percorsi interdisciplinari suggeriti per la preparazione all’Esame partono da otto parole (democrazia, cambiamento, ricerca, relazioni, sostenibilità, nutrimento, bellezza, comunicazione): da ognuna si snoda una rete di storie, immagini, spunti di ricerca da approfondire con i metodi e gli apporti di diverse discipline.
Da queste pagine, destinate agli studenti, prendiamo le mosse per proporre un metodo di ricerca e un modello di “elaborato”. La forma potrà essere quella del documento di Word per il testo, accompagnato da una presentazione in cui saranno inserite immagini, grafici e tabelle, carte geografiche che completano e illustrano la ricerca.
Guideremo gli alunni nella scelta di parole positive, che abbiano un significato ampio e suggeriscano apertura al futuro.
Ecco un esempio di indice di un percorso centrato su una parola per il futuro: una scaletta che potremo sottoporre anche ai nostri alunni come schema di lavoro.
BELLEZZA
Italiano – Storia – Geografia
• Una definizione di “bellezza”: che cos’è la bellezza? dove si trova? perché è importante?
• Una storia, un esempio: la città di Palmira, “sposa del deserto”.
• I custodi della bellezza nel mondo: luoghi-simbolo, come la National Gallery di Londra, la New York Public Library…
• Professionisti della bellezza: che cosa fa un archeologo? O il sovrintendente di un Museo? Quale tipo di studi è necessario per svolgere queste professioni?
Una parola da esplorare per tante strade…
• Inglese, seconda lingua comunitaria: tanti modi per dire “bello”, “bella”.
• Scienze: la perfezione di un cristallo.
• Musica: l’armonia.
• Arte: “il bello è bizzarro”.
• Tecnologia: la bellezza nelle grandi opere dell’uomo.
• Scienze Motorie: la bellezza del corpo in movimento.
Ci sembra infine importante che anche la “tesina” contenga una traccia viva e autentica del contesto speciale in cui è nata. Invitiamo i ragazzi a scrivere una Conclusione dell’elaborato (bastano poche righe!), come se dovessero consegnare la loro “parola per il futuro” a un ragazzo della loro età, tra vent’anni. Potrebbero seguire una traccia del genere:
“Ho scritto queste pagine nella primavera del 2020. È stato un anno speciale e terribile, perché… In quelle settimane ho pensato che… Sono stato male, quando… Sono stato bene, quando… Ti affido questa parola perché…”
Per concludere: consigli per l’orale e la valutazione
I ragazzi saranno invitati a discutere online il loro elaborato, davanti ai docenti del Consiglio in videoconferenza. Per guidarli nell’esposizione, suggeriamo di spiegare che cos’è e come si scrive un abstract, perché si preparino con una sintesi scritta del loro lavoro: esporranno le ragioni delle loro scelte, gli argomenti che hanno trattato (o le discipline coinvolte), il metodo che hanno seguito, i materiali e gli strumenti tecnologici utilizzati, e le eventuali difficoltà incontrate. La stesura di questa relazione sarà utile per qualsiasi tipo di elaborato e sarà trasmessa ai docenti insieme all’elaborato stesso.
Per quanto riguarda la valutazione finale, l’Ordinanza n. 9 prevede che ogni collegio docenti predisponga una griglia di valutazione dell’elaborato, che tenga conto anche della presentazione orale, con votazione in decimi (art. 6.1). In sede di scrutinio finale, la valutazione dell’elaborato concorrerà alla determinazione della valutazione conclusiva di ciascun alunno in decimi, insieme alle valutazioni disciplinari e del percorso triennale (il peso da assegnare alle diverse componenti del voto finale è lasciato per quest’anno alle decisioni dei collegi docenti).
Considerando che gli alunni potranno presentarci elaborati in forme molto varie (e con risultati che, almeno in parte, dipenderanno anche dagli “aiuti” delle famiglie), perché il lavoro di tutti sia valorizzato a partire da un criterio di osservazione comune, qui suggeriamo di attribuire alla presentazione orale un peso pari a quello assegnato al prodotto in sé.
Per il colloquio, dunque, valuteremo la competenza comunicativa. In particolare, gli indicatori (ciascuno contrassegnato da diversi livelli di padronanza) potranno essere:
• capacità di esposizione del lavoro svolto;
• capacità di argomentazione delle idee personali che ne emergono;
• capacità di interazione con gli insegnanti in un contesto particolare come quello della videoconferenza.
Per l’elaborato (prodotto in una delle forme qui proposte) gli indicatori saranno:
• completezza, chiarezza e correttezza formale della sintesi conclusiva;
• coerenza dell’elaborato rispetto all’argomento suggerito;
• correttezza e completezza della trattazione;
• originalità dei contenuti.