Negli anni mi sono resa conto che non sempre si riesce ad appassionare gli alunni alla lettura tanto da renderli “lettori forti”, ma tutti i ragazzi e le ragazze amano il momento in cui in classe si legge ad alta voce.
Sono questi i momenti in cui gli studenti scoprono il piacere della lettura e la classe diventa una comunità di lettori che discute e trova connessioni con altri testi, con il mondo circostante e con la propria esperienza personale.
Ci si interroga spesso su come motivare e preparare gli studenti alla lettura di un’opera letteraria. Ma il primo necessario passo risiede nel leggere ad alta voce in classe fin dalla Scuola primaria. I lettori che abbiamo di fronte però non si meritano brani, ma racconti interi che abbiano un inizio e una fine. Necessitano inoltre di tutte le nostre attenzioni: dobbiamo scegliere con cura cosa leggere perché testi troppo complessi o troppo semplici spengono la motivazione.
Inoltre va pianificato il percorso di lettura: si devono insegnare strategie di comprensione che permettano ai ragazzi di andare in profondità.
Ecco, studenti che abbiano sperimentato ripetutamente il piacere che si prova a far parte di una comunità che si immerge in una storia e abbiano interiorizzato strategie di comprensione, arriveranno preparati alla lettura di un’opera letteraria.
Nello specifico in questo articolo proponiamo di lavorare sul libro La Terra, il cielo, i corvi di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing, 2020), graphic novel molto avvincente che, come vedremo, può essere utile per avvicinare la classe alla lettura del romanzo Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern.
Il percorso che segue si basa sui principi del Writing and Reading Workshop, i cui cardini sono proprio la lettura ad alta voce, l’insegnamento di strategie di comprensione e la «costruzione di una comunità ermeneutica che comprende insieme, interrogando il testo e negoziando i significati» (Linda Cavadini, Loretta De Martin e Agnese Pianigiani, Leggere comprendere, condividere, Pearson, 2021, pag. 14).
I graphic novel
Tra i libri che non dovrebbero mancare nelle nostre biblioteche scolastiche e che andrebbero sempre più letti nelle nostre aule ci sono i graphic novel. Possono essere annoverati tra quelle letture che gradualmente traghettano gli alunni verso testi via via sempre più complessi, come i testi letterari. Vediamo quali sono i punti di forza.
- Raccontano storie intense e complesse, ma la presenza di parole e immagini rende più immediata la comprensione della storia.
- I personaggi sono fortemente caratterizzati: il lettore può osservare il loro aspetto fisico, le loro espressioni, la gestualità, il modo con cui interagiscono con gli altri e l’ambiente che li circonda. Dalle azioni, dai gesti e dalle parole si può così cogliere di ognuno il carattere, i valori in cui crede, gli obiettivi che si pone, la sua storia e le modalità con cui si relaziona con gli altri.
- L’ambientazione (paesaggi, interni di case, oggetti…) è descritta attraverso le immagini: il lettore è chiamato a osservare con cura, memorizzare e annotare particolari. Lavorare sull’osservazione è un aspetto fondamentale nel processo di analisi di un testo.
- Le parole, poche rispetto a quelle di un romanzo, sono molto significative e offrono spunti di riflessione.
Come proporre la lettura di un graphic in classe?
Le soluzioni possono essere varie, ma prevedono che gli alunni abbiano il libro. Vediamone alcune.
- In classe gli studenti leggono in autonomia il capitolo indicato dall’insegnante. Al termine della lettura autonoma il docente proietta alla LIM il capitolo, leggendo le didascalie e i balloon e descrivendo ciò che avviene nelle vignette senza parole.
Si può anche decidere di dare voci diverse ai personaggi, affidando le parti agli alunni.
Se la classe è allenata nella lettura ad alta voce di graphic si può leggere direttamente il testo insieme, saltando la fase di lettura autonoma.
- I ragazzi leggono il libro in classe in circoli di lettura, si confrontano tra loro seguendo gli spunti dati dall’insegnante e poi condividono le loro riflessioni con il resto della classe.
- Gli alunni leggono a casa l’intero libro e il lavoro in classe sarà improntato alla rilettura di alcune parti selezionate.
Teresa Radice e Stefano Turconi, La terra, il cielo e i corvi: un percorso di lettura ad alta voce
La terra, il cielo e i corvi di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing, 2020) è un graphic novel che permette di immergersi nelle atmosfere della taiga russa, durante la ritirata dell’Armir (l’ottava armata italiana in Russia durante la Seconda guerra mondiale). Le pagine del libro traggono ispirazione dalle cronache dal fronte russo di Mario Rigoni Stern (Il sergente nella neve; Il bosco degli urogalli) e dai racconti e romanzi di Lev Tolstoj, le cui citazioni aprono ogni capitolo.
Protagonista del libro è l’alpino Attilio Limonta, un ventenne comasco, che nel marzo del 1943 si trova prigioniero nelle Isole Solovetskij, nel Mar Bianco. La rottura dell’equilibrio arriva subito, nelle prime pagine: Fuchs, un prigioniero tedesco, fugge e Attilio lo segue. I due costringono poi Ivan, una sentinella russa, a guidarli nella taiga russa di villaggio in villaggio, fino a una ferrovia.
«Comincia come una barzelletta […] – si legge nel secondo capitolo – Ci sono un italiano, un russo e un tedesco. Non si conoscono, non si piacciono, non si capiscono. [...] E sono costretti a passare del tempo fianco a fianco. Una compagnia de mal tra’ insema, proprio. Sembra l’inizio di una barzelletta, no? Peccato che non fa ridere per niente».
La Terra, il cielo, i corvi racconta la guerra, le scelte estreme a cui conduce e al contempo narra il desiderio di vivere e di amare che scorre nel sangue.
Lavoriamo sul libro
Il percorso che segue, pensato per la classe terza della Scuola secondaria di primo grado e per il biennio della Scuola secondaria di secondo grado, propone possibili piste di lavoro, strategie e spunti di riflessione.
Soprattutto all’inizio, le tabelle e gli organizzatori andrebbero completati insieme ai ragazzi, per poi abituarli a fare da soli. Al termine della compilazione non deve mai mancare la discussione che può essere fatta a piccoli gruppi o dalla classe intera.
1. Osservare la copertina per fare previsioni
Prima di cominciare la lettura chiedete ai ragazzi di osservare la copertina.
Chiedete semplicemente:
• Cosa noti? (Ed elencate alla lavagna ciò che gli alunni dicono).
• Come lo interpreti? (Per esempio: cosa può rappresentare il fatto che il soldato si volti?).
• Quali domande ti suscita? (Per esempio: da dove vengono i soldati? Chi sono? Dove stanno andando? Cosa vede il soldato?)
• Partendo dal titolo e dalla copertina di cosa ti aspetti che il romanzo parli?
2. Introduzione
Leggete le prime tre tavole e chiedete ai ragazzi di osservare attentamente l’ambientazione: il monastero, la neve, i prigionieri, i carri armati, le divise dei soldati.
Mostrate in Google Maps dove si trovano le isole Solovetskij e accertatevi che gli studenti abbiano capito che il mare era ghiacciato e che nel marzo 1943 il mondo era sconvolto dalla Seconda guerra mondiale. Informazioni sulla Campagna di Russia possono essere date nel corso della lettura, con gradualità, accompagnando i ricordi del protagonista.
3. Il primo capitolo (primo giorno di fuga)
A. In questo capitolo chiediamo ai ragazzi di osservare con attenzione i tratti del viso di Attilio e del Tedesco in modo da memorizzarli.
A questo punto soffermiamoci su quest’ultimo e chiediamo di rispondere oralmente a queste domande:
• Come è vestito?
• In che modo mette in atto il piano di fuga?
• Come si comporta con Attilio?
• Come si comporta con il Russo?
Ora concentriamoci su Attilio:
• Perché segue il Tedesco? Come lo sai? (Cerchiamo le risposte tornando alle prime pagine dell’introduzione).
• Come si comporta con il soldato russo?
A questo punto possiamo raccogliere le informazioni compilando per ogni personaggio questa tabella “Desiderio, causa, azione, conseguenza”, tratta dal libro di Linda Cavadini, Loretta De Martin e Agnese Pianigiani, Leggere, comprendere, condividere, Pearson, 2021, pag. 88.