Scegliere un libro da leggere ad alta voce è sempre un azzardo: possiamo seguire dei criteri che ci aiutino nella decisione (scrittura di qualità, trama avvincente, personaggi memorabili, polisemia e stratificazione del testo), ma se non ci piace la storia che ci prepariamo a portare tra i banchi sarà difficile riuscire a trasportare nello stesso viaggio tra le pagine venticinque adolescenti. Un altro criterio imprescindibile è l’osservazione delle lettrici e dei lettori che abbiamo davanti, dei loro gusti, della loro attitudine al confronto e dei temi che li… infiammano.
Da un po’ di anni, quando capisco che ho la classe giusta, per la lettura ad alta voce scelgo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, un romanzo che ho amato e amo molto, che a ogni rilettura mi dona nuovi spunti di riflessione.
Quello che segue è un possibile percorso per classi vivaci e interessate al confronto su questioni di attualità. Si tratta infatti di un romanzo non semplice, che necessita la guida del docente, ma che innesca dibattiti ricchi sui significati simbolici, sui temi e le connessioni personali e con il presente.
Una volta affrontato questo laboratorio e affrontata assieme la natura del romanzo distopico, è possibile fare un passo oltre e intraprendere un percorso di scrittura che guidi studentesse e studenti, come vedremo, nella stesura del proprio racconto distopico.
Ray Bradbury, Fahrenheit 451, traduzione di Giuseppe Lippi, Mondadori, Milano 2016
Destinatari
• Classe terza della Scuola secondaria di primo grado
• Scuola secondaria di secondo grado
Trama
Nel mondo di Guy Montag i pompieri hanno il compito di bruciare i libri e incendiare le case che li nascondono. Lui stesso è un pompiere che svolge con dedizione il proprio lavoro, fino a quando l’incontro con la giovane Clarisse aprirà una crepa nelle sue certezze. Prigioniero in una società, i cui unici valori sono l’individualismo e la ricerca di emozioni forti, e ingabbiato in un matrimonio con una donna dipendente da sonniferi e schermi televisivi, Montag cercherà dentro di sé il coraggio di compiere un atto di ribellione contro la distruzione dei libri, che è come dire la distruzione delle idee e del pensiero, di ciò che ci rende umani.
Perché proporlo in classe?
1. Qualità della scrittura
Il romanzo di Bradbury in alcuni passaggi è complesso perché predomina l’ipotassi, tuttavia i numerosi dialoghi lo rendono perfetto per una lettura ad alta voce, come pure lo stile poetico e descrittivo, che fa ampio uso di metafore, similitudini e personificazioni e contrasta con il mondo arido in cui la vicenda è ambientata (un esempio per tutti, la descrizione del terribile Segugio Meccanico: «Il Segugio Meccanico dormiva e non dormiva, viveva e non viveva, ma nell’oscuro casotto d’angolo in fondo alla caserma vibrava leggermente, ronzando al fioco lucore dell’una di mattina…»).
Il linguaggio poetico, reso con efficacia nella traduzione di Giuseppe Lippi, illumina i simboli presenti nel romanzo, accompagnando il lettore nella loro interpretazione.
Il narratore è esterno e onnisciente, ha accesso ai pensieri e ai sentimenti del protagonista e, mostrandoceli, fa emergere l’evoluzione del personaggio e il conflitto con la società in cui vive (si pensi al celebre incipit, che rende evidente il godimento di Montag nel provocare incendi: «Era un piacere bruciare tutto. Era un piacere particolare veder le cose divorate, annerite, trasformate»; oppure il passaggio sincopato in cui cerca di memorizzare l’Ecclesiaste ma viene distratto dalla pubblicità di un dentifricio).
2. Complessità e simbolismo
Leggere Fahrenheit 451 permette di far emergere una ricchezza di temi che va al di là di quello più scontato: l’importanza dei libri. È un piacere osservare gli studenti mentre parlano di tecnologia, edonismo, insoddisfazione, autenticità dei rapporti, valore di un tempo lento come presidio di pensiero profondo.
Questi sono alcuni dei temi emersi durante le discussioni nelle mie classi: la mia raccomandazione è di non anticiparli ma di insegnare strategie che ne aiutino l’esplorazione autonoma.
Il romanzo di Bradbury permette inoltre di sperimentare strategie per riconoscere e interpretare gli elementi simbolici, che sono rintracciabili anche da lettori meno esperti (il fuoco, il dente di leone, il setaccio, i libri, il Segugio Meccanico, il fiume, per citarne solo alcuni) aiutandoli a concentrarsi sulle ipotesi interpretative.
Un possibile percorso di lettura
Di seguito troverete il percorso corredato da organizzatori grafici, alcuni già completati utilizzando le risposte dei miei alunni, ma è importante ricordare che le interpretazioni sono frutto dell’esperienza che il lettore ha del mondo e di altri testi, quindi vanno presi come esempio e assolutamente non mostrati agli alunni nella loro versione già completata.
FASE 1. CON IL LIBRO TRA LE MANI
Fare previsioni a partire dal titolo e da alcune copertine
I lettori capaci di generare previsioni sono lettori più attivi e coinvolti. Questa abilità è importante fin da quando prendiamo in mano il libro, perché favorendo una maggior confidenza con l’oggetto vero e proprio permette un ingresso meno faticoso nella storia.
Come fare
Per insegnare questa strategia, proiettare alla LIM diverse copertine del romanzo e chiedere di annotare le riflessioni a partire da alcune domande guida:
• Cosa potrebbe significare il titolo? Conosci il termine “Fahrenheit”? (Solitamente non spiego subito il titolo ma riprendo la domanda una volta terminata la lettura di tutto il romanzo, quando chiedo agli alunni di esplorare, anche attraverso il web, il contesto in cui il romanzo è nato, ponendo loro queste domande: chi è l’autore? Dove e quando è stato scritto il libro? Quali eventi della Storia potrebbero aver condizionato il racconto? Quali informazioni trovate riguardo al titolo?);
• Cosa noti delle illustrazioni delle copertine? Ci sono elementi ricorrenti?
• Di cosa potrebbe parlare la storia?
Dopo cinque/dieci minuti le riflessioni vengono condivise e appuntate su un poster cartaceo o digitale che, come tutto il materiale prodotto, farà da filo d’Arianna per la lettura e i pensieri condivisi.
FASE 2. NELLA STORIA
Parte prima: il focolare e la salamandra
La prima parte del romanzo è incentrata sulla vita domestica (il focolare, appunto) del protagonista e sul suo lavoro (“salamandra” è il nome dell’autobotte dei pompieri). Su questo palcoscenico ci vengono presentati i primi personaggi (il pompiere Guy Montag, la giovane Clarisse McClellan, la moglie di Guy, Mildred, il suo capitano Beatty) e cominciamo a conoscere il mondo in cui si svolge la vicenda, un mondo che ha bandito libri, conoscenza e calore umano nel nome della ricerca individualista di felicità e dell’assenza di pensiero come chiave per un’esistenza tranquilla. Attraverso tutto il romanzo incombe la minaccia di una guerra contro un non meglio precisato “Paese nemico”.
Durante la lettura è possibile proporre le seguenti strategie.
Strategia 1. La rete dei personaggi
• Quando introdurla: dopo il secondo incontro tra Guy e Clarisse.
I lettori esperti non si limitano ad approfondire la conoscenza dei singoli personaggi, ma ricostruiscono la rete di relazioni che influenzano l’evoluzione del protagonista.
Come fare
Dopo aver spiegato l’importanza di tenere traccia della rete di relazioni tra i personaggi, è possibile proporre agli alunni di realizzare un organizzatore grafico come quello presentato di seguito, aggiungendo i nomi dei personaggi man mano che questi vengono introdotti. Per ogni personaggio suggeriamo loro di porsi due domande:
– Com’è?
– Qual è il suo ruolo rispetto alla vicenda e a Montag?