Libri in classe – Ray Bradbury, Fahrenheit 451

Dalla lettura ad alta voce alla scrittura del romanzo distopico

LIBRI IN CLASSE – CON IL METODO WRW – I E II GRADO

Come imparare a scrivere un testo distopico? Leggendo romanzi distopici! Proponiamo un percorso di lettura ad alta voce con la classe a partire dal romanzo Fahrenheit 451 ma poi facciamo un passo oltre con un laboratorio di scrittura che permetta di verificare quanto appreso. Docenti e studenti saranno guidati passo passo grazie a schede e organizzatori grafici utili per l’analisi e la produzione.

di Loretta De Martin

Scegliere un libro da leggere ad alta voce è sempre un azzardo: possiamo seguire dei criteri che ci aiutino nella decisione (scrittura di qualità, trama avvincente, personaggi memorabili, polisemia e stratificazione del testo), ma se non ci piace la storia che ci prepariamo a portare tra i banchi sarà difficile riuscire a trasportare nello stesso viaggio tra le pagine venticinque adolescenti. Un altro criterio imprescindibile è l’osservazione delle lettrici e dei lettori che abbiamo davanti, dei loro gusti, della loro attitudine al confronto e dei temi che li… infiammano.
Da un po’ di anni, quando capisco che ho la classe giusta, per la lettura ad alta voce scelgo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, un romanzo che ho amato e amo molto, che a ogni rilettura mi dona nuovi spunti di riflessione.
Quello che segue è un possibile percorso per classi vivaci e interessate al confronto su questioni di attualità. Si tratta infatti di un romanzo non semplice, che necessita la guida del docente, ma che innesca dibattiti ricchi sui significati simbolici, sui temi e le connessioni personali e con il presente.
Una volta affrontato questo laboratorio e affrontata assieme la natura del romanzo distopico, è possibile fare un passo oltre e intraprendere un percorso di scrittura che guidi studentesse e studenti, come vedremo, nella stesura del proprio racconto distopico.

Ray Bradbury, Fahrenheit 451, traduzione di Giuseppe Lippi, Mondadori, Milano 2016

Destinatari
• Classe terza della Scuola secondaria di primo grado
• Scuola secondaria di secondo grado

Trama
Nel mondo di Guy Montag i pompieri hanno il compito di bruciare i libri e incendiare le case che li nascondono. Lui stesso è un pompiere che svolge con dedizione il proprio lavoro, fino a quando l’incontro con la giovane Clarisse aprirà una crepa nelle sue certezze. Prigioniero in una società, i cui unici valori sono l’individualismo e la ricerca di emozioni forti, e ingabbiato in un matrimonio con una donna dipendente da sonniferi e schermi televisivi, Montag cercherà dentro di sé il coraggio di compiere un atto di ribellione contro la distruzione dei libri, che è come dire la distruzione delle idee e del pensiero, di ciò che ci rende umani.

Perché proporlo in classe?

1. Qualità della scrittura
Il romanzo di Bradbury in alcuni passaggi è complesso perché predomina l’ipotassi, tuttavia i numerosi dialoghi lo rendono perfetto per una lettura ad alta voce, come pure lo stile poetico e descrittivo, che fa ampio uso di metafore, similitudini e personificazioni e contrasta con il mondo arido in cui la vicenda è ambientata (un esempio per tutti, la descrizione del terribile Segugio Meccanico: «Il Segugio Meccanico dormiva e non dormiva, viveva e non viveva, ma nell’oscuro casotto d’angolo in fondo alla caserma vibrava leggermente, ronzando al fioco lucore dell’una di mattina…»).
Il linguaggio poetico, reso con efficacia nella traduzione di Giuseppe Lippi, illumina i simboli presenti nel romanzo, accompagnando il lettore nella loro interpretazione.
Il narratore è esterno e onnisciente, ha accesso ai pensieri e ai sentimenti del protagonista e, mostrandoceli, fa emergere l’evoluzione del personaggio e il conflitto con la società in cui vive (si pensi al celebre incipit, che rende evidente il godimento di Montag nel provocare incendi: «Era un piacere bruciare tutto. Era un piacere particolare veder le cose divorate, annerite, trasformate»; oppure il passaggio sincopato in cui cerca di memorizzare l’Ecclesiaste ma viene distratto dalla pubblicità di un dentifricio).

2. Complessità e simbolismo
Leggere Fahrenheit 451 permette di far emergere una ricchezza di temi che va al di là di quello più scontato: l’importanza dei libri. È un piacere osservare gli studenti mentre parlano di tecnologia, edonismo, insoddisfazione, autenticità dei rapporti, valore di un tempo lento come presidio di pensiero profondo.
Questi sono alcuni dei temi emersi durante le discussioni nelle mie classi: la mia raccomandazione è di non anticiparli ma di insegnare strategie che ne aiutino l’esplorazione autonoma.
Il romanzo di Bradbury permette inoltre di sperimentare strategie per riconoscere e interpretare gli elementi simbolici, che sono rintracciabili anche da lettori meno esperti (il fuoco, il dente di leone, il setaccio, i libri, il Segugio Meccanico, il fiume, per citarne solo alcuni) aiutandoli a concentrarsi sulle ipotesi interpretative.

 

Un possibile percorso di lettura

Di seguito troverete il percorso corredato da organizzatori grafici, alcuni già completati utilizzando le risposte dei miei alunni, ma è importante ricordare che le interpretazioni sono frutto dell’esperienza che il lettore ha del mondo e di altri testi, quindi vanno presi come esempio e assolutamente non mostrati agli alunni nella loro versione già completata.

FASE 1. CON IL LIBRO TRA LE MANI

Fare previsioni a partire dal titolo e da alcune copertine
I lettori capaci di generare previsioni sono lettori più attivi e coinvolti. Questa abilità è importante fin da quando prendiamo in mano il libro, perché favorendo una maggior confidenza con l’oggetto vero e proprio permette un ingresso meno faticoso nella storia.

Come fare
Per insegnare questa strategia, proiettare alla LIM diverse copertine del romanzo e chiedere di annotare le riflessioni a partire da alcune domande guida:
Cosa potrebbe significare il titolo? Conosci il termine “Fahrenheit”? (Solitamente non spiego subito il titolo ma riprendo la domanda una volta terminata la lettura di tutto il romanzo, quando chiedo agli alunni di esplorare, anche attraverso il web, il contesto in cui il romanzo è nato, ponendo loro queste domande: chi è l’autore? Dove e quando è stato scritto il libro? Quali eventi della Storia potrebbero aver condizionato il racconto? Quali informazioni trovate riguardo al titolo?);
Cosa noti delle illustrazioni delle copertine? Ci sono elementi ricorrenti?
Di cosa potrebbe parlare la storia?

Dopo cinque/dieci minuti le riflessioni vengono condivise e appuntate su un poster cartaceo o digitale che, come tutto il materiale prodotto, farà da filo d’Arianna per la lettura e i pensieri condivisi.

 

FASE 2. NELLA STORIA

Parte prima: il focolare e la salamandra

La prima parte del romanzo è incentrata sulla vita domestica (il focolare, appunto) del protagonista e sul suo lavoro (“salamandra” è il nome dell’autobotte dei pompieri). Su questo palcoscenico ci vengono presentati i primi personaggi (il pompiere Guy Montag, la giovane Clarisse McClellan, la moglie di Guy, Mildred, il suo capitano Beatty) e cominciamo a conoscere il mondo in cui si svolge la vicenda, un mondo che ha bandito libri, conoscenza e calore umano nel nome della ricerca individualista di felicità e dell’assenza di pensiero come chiave per un’esistenza tranquilla. Attraverso tutto il romanzo incombe la minaccia di una guerra contro un non meglio precisato “Paese nemico”.
Durante la lettura è possibile proporre le seguenti strategie.

Strategia 1. La rete dei personaggi
• Quando introdurla: dopo il secondo incontro tra Guy e Clarisse.
I lettori esperti non si limitano ad approfondire la conoscenza dei singoli personaggi, ma ricostruiscono la rete di relazioni che influenzano l’evoluzione del protagonista.

Come fare
Dopo aver spiegato l’importanza di tenere traccia della rete di relazioni tra i personaggi, è possibile proporre agli alunni di realizzare un organizzatore grafico come quello presentato di seguito, aggiungendo i nomi dei personaggi man mano che questi vengono introdotti. Per ogni personaggio suggeriamo loro di porsi due domande:
Com’è?
Qual è il suo ruolo rispetto alla vicenda e a Montag?

Per esempio, Clarisse ha il ruolo di mettere in crisi Montag, di spingerlo a riconsiderare la sua vita e il sistema di cui fa parte, di costringerlo a porsi domande a cui, all’inizio, non vuole trovare risposte.
Il riquadro dedicato a Guy Montag in un primo momento rimane vuoto, ma dopo aver sperimentato l’organizzatore grafico “La rete dei personaggigli studenti avranno già un’idea di come lavorerete sui personaggi, quindi seguiranno la lettura focalizzandosi sui due aspetti cruciali: le relazioni e l’evoluzione del protagonista.

• Quando riproporla: subito dopo il primo incontro con il Segugio Meccanico e l’ingresso in scena di Beatty.

Per trasformare un’attività estemporanea in una strategia e poi in una routine di pensiero che i lettori saranno in grado di applicare autonomamente, è importante non presentare troppe strategie, privilegiando il consolidamento di quelle scelte. L’organizzatore sulla rete dei personaggi diventa quindi un punto di riferimento da riprendere in mano più volte per aggiornarlo alla luce delle nuove scoperte fatte. Ho perciò segnalato i punti in cui è utile riproporlo alla classe per approfondire la comprensione dei personaggi e dell’evoluzione del protagonista.

Strategia 2. La mentalità del luogo
• Quando introdurla: dopo la visita di Beatty a casa di Montag.
Nell’introduzione al romanzo, Neil Gaiman afferma che la fantascienza è fondamentale per comprendere non il futuro, ma il presente: «Si prende un aspetto che ci turba o che è pericoloso e lo si estende, estrapolandolo in qualcosa che permette alle persone di quel tempo di vedere da una diversa angolazione e da un posto diverso ciò che stanno facendo». Per questo è interessante proporne la lettura in classe, perché, come ha scritto un mio alunno nel proprio taccuino, sfida a «guardare al passato e al presente per agire sul futuro».

Come fare
Suggerisco di porre la domanda: In base alle vostre conoscenze e alla lettura di questo romanzo di che cosa tratta un romanzo distopico? e di raccogliere le diverse risposte per poi arrivare a una definizione condivisa di “distopia”. Deve emergere la rilevanza del mondo in cui si muove il personaggio, perché ne condiziona le scelte e contemporaneamente ci mette in guardia sui rischi che vive la nostra società.
Terminato il confronto sulle caratteristiche del genere, si può chiedere alle nostre lettrici e lettori di riflettere individualmente o in piccolo gruppo aiutandosi con l’organizzatore grafico “La mentalità del luogo. A seconda dell’età e delle competenze dei lettori, l’insegnante deciderà se e quanto guidare il lavoro.
A questo punto della lettura, saremo in possesso di diverse informazioni sulla società in cui si svolge la storia e potremo cominciare a riflettere su come questi aspetti influenzino i personaggi e la vicenda, aggiungendo dettagli man mano che la storia procede.

Tratto da: Cavadini L., De Martin L., Pianigiani A., Leggere, comprendere, condividere, p. 111, Pearson 2021.

Strategia 3. Lottare-evolvere
• Quando introdurla: al termine della prima parte
I personaggi letterari migliori, proprio come noi, non sono impermeabili agli eventi negativi: entrano in conflitto con essi, vengono messi alla prova, ne escono cambiati. Insegnare a leggere l’evoluzione dei personaggi a partire dai conflitti migliora la comprensione della struttura narrativa, guida verso un’analisi più profonda dei comportamenti dei personaggi e, con essi, di tutti gli esseri umani.

Come fare
Giunti al termine della prima parte, il conflitto interno che sta vivendo Montag apparirà chiaro. È il momento giusto per chiedere alla nostra classe di identificarlo e ragionare su come il protagonista sta evolvendo:
Com’era Montag prima di acquisire consapevolezza?
Come sta cambiando?
Ovviamente questa seconda domanda potrà essere ripresa di quando in quando, per aggiungere ricchezza alla nostra conoscenza di Montag.
Per aiutare lettrici e lettori nell’analisi, può essere utile proporre questo organizzatore grafico “Lottare-evolvere.

Tratto da: Cavadini L., De Martin L., Pianigiani A., Leggere, comprendere, condividere, p. 123, Pearson 2021.

Parte seconda: la sabbia e il setaccio

Nella seconda parte del romanzo, in un crescendo di disperazione, la consapevolezza di Montag raggiunge il punto di non ritorno: costringe prima sua moglie e poi anche due vicine a confrontarsi con la potenza della letteratura, nel frattempo incontra Faber, un ex professore universitario che lo aiuterà a trasformare la sua cupa disperazione in un tentativo di ribellione. Determinato a lottare per cambiare il mondo in cui vive, Montag torna al lavoro e scopre che la prossima casa da bruciare è la sua.
Durante la lettura è possibile aggiornare le riflessioni sui personaggi e l’evoluzione del protagonista, per poi proporre una strategia che aiuti a ricostruire la trama.

Strategia 1. Aggiornare la rete dei personaggi: focus su Montag
• Quando riproporla: subito dopo la lettura dell’incontro con Faber.
Riprendere la riflessione sulla rete di relazioni soffermandosi questa volta anche su come Montag evolva grazie agli incontri e agli scontri con gli altri personaggi.

Come fare
Riprendere l’organizzatore e, oltre ad aggiungere descrizione e ruolo di Faber, suggerire agli studenti di completare il riquadro di Montag ponendosi domande di questo tipo:
Com’è Montag nella prima parte della vicenda? Come viene influenzata la sua personalità dal rapporto con sua moglie e dall’incontro con Clarisse?
Com’è Montag nella seconda parte della vicenda? Come viene influenzata la sua personalità dallo scontro con Beatty e dall’incontro con Faber?

Strategia 4. La sinossi passo passo
• Quando introdurla: al termine della seconda parte.
Ricostruire la trama della storia rappresenta il primo livello della comprensione che, come sappiamo, è un processo complesso e stratificato.
Si tratta anche di un’attività che solitamente lettrici e lettori odiano, perché la associano alla pratica del riassunto. Per aiutarli a comprendere il senso e l'utilità di ricostruire i punti salienti di una storia, suggerisco di non chiedere come compito finale un riassunto, ma di insegnare strategie di ricostruzione che accompagnino il lettore durante la lettura e lo aiutino concretamente nel processo di comprensione.

Come fare
Presentare alla classe l’organizzatore grafico “Sinossi passo passo (per un esempio completato, si veda l’allegato Idee in più), da compilare passo passo, per insegnare che i lettori esperti monitorano la propria comprensione degli eventi durante la lettura.

Parte terza: divampante fulgore

L’ultima parte, il cui titolo Burning bright cita il verso iniziale di The Tyger di William Blake, racconta la fuga di Montag lontano dalla città ostile e il suo incontro con un gruppo di “libri umani” fra cui Granger, che conosce a memoria la Repubblica di Platone e spiega a Montag il progetto di resistere in attesa di tempi migliori, tempi di ricostruzione. Il romanzo si conclude con la distruzione della città ad opera di una bomba atomica nemica: la guerra è infine scoppiata, fulminea e devastante.

Strategia 1. Aggiornare la rete dei personaggi: focus su Granger
• Quando riproporla: dopo l’incontro con Granger.
Granger rappresenta l’ultimo incontro importante nel viaggio di Montag, tanto che dopo averlo ascoltato il protagonista deciderà di unirsi al suo gruppo di “libri umani”. Aggiornando la rete di personaggi potrebbe emergere che, mentre il piano di Montag e Faber era votato all’insuccesso, quello di Granger risulta più lungimirante, di più ampio respiro e con maggiori possibilità di successo (per ulteriori spunti di riflessione, in chiave di cittadinanza attiva, si veda l’allegato Idee in più).

Strategia 5. Far emergere i simboli
• Quando introdurla: dopo l’incontro con Granger o al termine della lettura.
Gli elementi simbolici presenti nelle storie sono fondamentali per la loro comprensione profonda, ma non sono sempre facilmente individuabili.
Insegnare a riconoscerli e interpretarli richiede un’immersione profonda fin dalla prima infanzia in storie di qualità, a partire dalle fiabe.
Richiede anche una guida che mostri come trovarli, come associare il significato concreto e letterale dell’elemento simbolico a quello astratto, come ricostruire la rete di simboli presente nella storia per arrivare a comprendere in modo profondo significati e temi del testo.

Come fare
Porre alla comunità di lettori alcune domande da cui partire:
– Sono presenti elementi naturali, oggetti o strumenti importanti nella narrazione?
– Alcuni di questi elementi compaiono più volte nella storia?
– Compaiono in momenti significativi della vicenda?
– Oltre al significato letterale potrebbero avere un altro significato, più profondo?

Con queste domande in mente, sarà più semplice individuare e interpretare i simboli presenti nel romanzo.
Consiglio di lavorare prima a classe intera, con molti esempi da parte del docente, poi in piccolo gruppo e poi nuovamente a classe intera per la condivisione finale.
Uno strumento semplice ma molto utile per guidare la riflessione è il seguente organizzatore grafico “Far emergere i simboli.

Tratto da: Cavadini L., De Martin L., Pianigiani A., Leggere, comprendere, condividere, p. 135, Pearson 2021.

Dopo aver individuato un possibile simbolo, procedere a descriverne le caratteristiche e le funzioni nella vita reale (Com’è? A cosa serve? Come si usa? Dove si trova?) e nella storia (Com’è? A cosa serve? Come viene usato? Quando si trova? Torna più volte nella narrazione?), infine ipotizzare possibili significati.

Una riflessione: lavorando all’ultimo passaggio emergeranno le conoscenze pregresse degli studenti, il loro diverso retroterra non solo scolastico ma socioculturale (provenienza, grado di scolarizzazione dei famigliari, consuetudine con le storie…). Come sappiamo, tali conoscenze sono fondamentali nel processo di comprensione e sono importanti per il successo formativo e il contrasto alla dispersione scolastica; ecco perché ritengo che soffermarsi a lungo sul riconoscimento e l’interpretazione dei simboli, permettendo agli studenti di lavorare in piccolo gruppo e sostenersi a vicenda con abbondante scambio di idee, abbia un grande valore civico e contribuisca a colmare il divario educativo e rendere concreta l’inclusione in classe.
 

Strategia 6. Far emergere i temi principali
• Quando proporlo: al termine della lettura.
Come dicevamo, le strategie che proponiamo rischiano di rimanere attività estemporanee se non vengono ripetute diventando routine e se non acquistano senso alla luce di un quadro più ampio e applicabile in diversi contesti.
Per questo è sempre bene riservare del tempo per ricostruire il percorso fatto attraverso l’organizzatore grafico di sintesi "Al cuore della storia", riportato qui a lato, strumento che permetterà di ripercorrere il viaggio nel testo ma anche le strategie imparate e il loro scopo al fine della comprensione profonda. Questo ultimo punto è particolarmente importante per creare lettori strategici e metacognitivi.
L’organizzatore grafico di sintesi inoltre può diventare un alleato prezioso per la discussione in piccolo gruppo e con la classe intera, oltre che per l’eventuale stesura di una recensione o un commento letterario.

Come fare
Dopo aver individuato ed esplicitato con gli studenti lo scopo del lavoro con l’organizzatore grafico “Al cuore della storia, dare a ciascuno una copia e chiedere di completarla in modo autonomo (per spunti più dettagliati si veda l’allegato Idee in più).

 

Tratto da: Cavadini L., De Martin L., Pianigiani A., Leggere, comprendere, condividere, p. 154, Pearson 2021.

Sempre al termine della lettura consiglio di aggiornare e revisionare tutte le riflessioni sorte durante il cammino (per spunti più dettagliati si veda l’allegato Idee in più).

Un possibile percorso di scrittura

FASE 3. FUORI DALLA STORIA

Leggere e scrivere di fantascienza in classe significa avvicinare gli studenti a quella che Neil Gaiman definisce “letteratura speculativa” e allenare il pensiero controfattuale, ciò che permette all’essere umano di immaginare realtà diverse e modificare l’esistente (Caren M. Walker, Alison Gopnik, Causality and Imagination, in “The Oxford Handbook of the Development of Imagination”, a cura di Marjorie Taylor, OUP USA 2013).

Terminata la lettura di Fahrenheit 451 può essere interessante, perciò, sperimentare un percorso di scrittura, che conduca gli studenti a creare un proprio racconto distopico alla luce di tutto quello che hanno imparato dall’analisi di questo grande classico.
Propongo in questo allegato Percorso di scrittura “Con le penne in mano e lo sguardo al futuro: scrivere un racconto distopico una possibile pianificazione per accompagnare i nostri lettori-scrittori attraverso tutto il processo di scrittura.

 

Loretta De Martin è insegnante di materie letterarie nella Scuola secondaria di primo grado “Giacomo Zanella” di Padova. Fa parte del Gruppo IWT (Italian Writing Teachers) e assieme a Linda Cavadini e Agnese Pianigiani ha scritto il volume Leggere, comprendere, condividere (Pearson 2021). per loro una sola è l’idea di didattica dell’italiano, ovvero insegnare a studentesse e studenti a leggere e a scrivere e trasformare la classe in una comunità di lettori e scrittori. La scoperta del Writing and Reading Workshop ha significato per loro la cornice in cui sviluppare le proprie convinzioni: da allora hanno iniziato a studiare, sperimentare e confrontarsi insieme, cercando di unire la metodologia americana alla tradizione della scuola italiana.

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