L'età delle rivoluzioni

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DIDATTICA IN RETE

Una comparazione linguistica e concettuale tra le Dichiarazione d’indipendenza (Filadelfia, 4 luglio 1776) e quella dei Diritti dell’uomo e del cittadino (Versailles, 26 agosto 1789), è la fondamentale premessa al nostro percorso di storia moderna che intende presentare, in chiave didattica, una serie di siti sulle rivoluzioni americana e francese. Principale scopo del lavoro è quello di aiutare a formare negli studenti una “testa ben fatta”, usando una celebre espressione del filosofo francese de Montaigne (1533 - 1592), dotata di autonomia, inventiva e spirito critico e non semplicemente una “testa piena” di nozioni, tecnicismi e classificazioni.

Lino Valentini

Clicchiamo innanzitutto sul sito Storiologia e successivamente su Storia contemporanea per iniziare a conoscere e confrontare i testi. Compito introduttivo del docente sarà quello di fornire alla classe alcuni strumenti guida di lettura e interpretazione, in grado sia di permettere di contestualizzare le rispettive vicende storiche, sia di analizzare il significato del lessico specifico, pensato e impiegato dagli ideatori e redattori delle Carte. In particolar modo, partendo dalla genesi giuridico - filosofica del concetto di giusnaturalismo (ius naturalis), il docente può inizialmente introdurre un’attività didattica in grado di esaminare e riflettere sui concetti di diritto alla vita, eguaglianza, libertà, proprietà e felicità che accomunano entrambe le dichiarazioni. Successivamente sarà possibile produrre un basilare dizionario critico in grado di evidenziare il quadro storico che ha generato i suddetti diritti, collegandoli anche alle precedenti esperienze inglesi e in particolar modo alla Petition of Rights (1628) e alla Bill of Rights (1689). Il lavoro, può essere sostenuto e accresciuto dall’uso di motori di ricerca on line come quello del Dizionario storico dell’Enciclopedia Treccani, una volta raggiunta la proprietà e l’uso consapevole della terminologia basilare.

A questo punto del percorso, l’insegnante può proporre un confronto tra passato e attualità. Cosa significava essere cittadini a fine Settecento in America e Francia e cosa significa esserlo oggi? Tentare di rispondere a questa domanda può diventare il tema conduttore di una serie dì approfondimenti e dibattiti tra gli studenti, finalizzati a focalizzare l’attenzione sulle progressive conquiste e sull’allargamento inclusivo dei diritti, da parte di sempre più ampie fasce sociali e gruppi etnici. Il ruolo e i diritti delle donne, per esempio, meritano una prospettiva di ricerca a sé stante con specifici sviluppi e letture. Altrettanto valido può diventare il tema della progressiva globalizzazione e universalizzazione dei diritti che ha avuto nelle due rivoluzioni un decisivo punto di partenza e un modello da seguire e imitare. A partire da questi spunti si potranno stimolare e sviluppare interessanti libere riflessioni, capaci di evidenziare le capacità di collegamento degli studenti, le loro conoscenze e competenze multidisciplinari e trasversali.

Decisamente utile ai fini di un apprendimento chiaro delle vicende più significative della rivoluzione americana, risulta essere il sito in lingua inglese, del Museo del Boston Tea Party. La possibilità di progettare e organizzare una personalizzata visita virtuale all’interno del Museo si può trasformare in una valida pratica didattica, capace di proporre un’articolata attività laboratoriale, in compresenza con i docenti di lingua straniera. Le sezioni “Research Library” e “Teach”, strutturate per facilitare la produzione di percorsi tematici e per ricercare fonti documentali, grafiche e musicali, possono diventare uno tra gli strumenti didattici più interessanti per programmare e sviluppare il lavoro. A questo proposito, a titolo esemplificativo, è possibile ricostruire il tema della protesta fiscale e/o quello degli uomini protagonisti dell’indipendenza. Sia i video del centro multimediale, con efficaci presentazioni in lingua degli avvenimenti, sia la possibilità di recuperare e scaricare la documentazione sulle leggi imposte dalla Corona britannica (Giorgio III) alle colonie, promuovono e favoriscono la produzione di studi individuali o di gruppo. Le ricerche possono essere completate con il sito della Library of Congress, ideato con chiare finalità didattiche e che permette di accedere a un database di fonti primarie di storia americana. Per continuare lungo questa strada, l’AmericanHistory consente di percorrere un interessante viaggio nella memoria, corredato da documenti, timeline e filmografia, sulla storia della nascita degli Sati Uniti d’America.

Per un ulteriore approfondimento sui personaggi, il sito di RaiStoria propone uno spunto per conoscere a sviluppare la figura di Thomas Jefferson e l’importante ruolo politico che ebbe durante la guerra per l’indipendenza. Rimaniamo sul portale di RaiStoria e utilizzando il suo motore di ricerca, possiamo ritrovare una serie di video didascalici, efficaci per ricostruire i principali eventi della rivoluzione francese. Primario compito dell’insegnante sarà quello di comporre, insieme alla classe, una ragionata linea del tempo fissando, mediante la selezione di filmati proposti dal sito, alcune tappe significative per conoscere e comprendere la rivoluzione. Ad esempio, partendo dai video sulla Marsigliese, canto di libertà e sulla nascita della Bandiera francese, sarà possibile iniziare ad esaminare i collegamenti tra la rivoluzione, la guerra, il sentimento nazionale; oppure, partendo dalla figura del pittore J. L. David e la sua opera, “La morte di Marat”, diverrà interessante approfondire i nessi interdisciplinari tra i fatti, i personaggi storici e le rappresentazioni artistiche, al servizio spesso della propaganda di regime, per formare più consapevoli capacità di giudizio negli studenti.

Per una ricerca più ricca di riferimenti bibliografici e fonti storiche, consigliamo la navigazione sul sito Révolution Française, in lingua francese, che propone una aggiornata raccolta e catalogazione di dossier e articoli sull’argomento, in grado di permettere un accurato e preciso recupero di documentazione, fondamento per successivi approfondimenti che hanno nel sito della rivista degli Annali storici della Rivoluzione un indispensabile punto di riferimento. Per preparare una serie di lezioni multimediali, da affiancare al lavoro manualistico, il docente può visitare il metalink di Nova Civitas, che raccoglie una varietà di fonti scritte, grafiche, audio, video, tratte da variegati canali di diffusione (da History Channel al portale di Storia contemporanea) e presentarli, in maniera divulgativa alle classi.

Oltre a questo, per incoraggiare l’intelligenza creativa degli allievi, il docente può esortare le classi a fornire coesione e omogeneità logica e tematica ai disparati e frammentati materiali del sito. Scopo del lavoro sarà quello di produrre dei fili conduttori, capaci di andare oltre il semplice ordinamento cronologico e di sviluppare una propensione nello studente al pensiero complesso, fatto di collegamenti tra i contenuti e interconnessioni tra saperi. Si potranno quindi prendere in considerazione, prendendo spunto dai filmati, le relazioni tra debito dello Stato e la società chiusa degli ordini e dei privilegi, la negazione dei diritti costituzionali operata nel periodo del Terrore, i tormentati rapporti tra la rivoluzione e la Chiesa e molti altri temi ancora, al fine di educare gli studenti all’attitudine mentale della problematizzazione e della riflessione.

Un altro utile sito, per acquisire immagini e carte, testi e citazioni può diventare quello dell’Atlante storico, che può fare da supporto a un lavoro più riassuntivo e didascalico, adatto per produrre delle semplici presentazioni con mappe concettuali in powerpoint. È pure possibile integrare i contenuti-web del sito, con le pagine chiare e lineari sulla storia delle Rivoluzioni, cliccando su Historica altervista.

Infine, per un’attività capace di coniugare storia, numismatica, arte, costume, si consiglia una visita virtuale nel Museo Carnavalet della storia di Parigi e in quello della reggia di Versailles, dove sarà possibile ricostruire alcuni aspetti e curiositàdella vita del tempo, a volte poco trattati nei manuali.

 

Lino Valentini è docente di Storia e Filosofia al Liceo classico “B. Zucchi” di Monza e formatore in numerosi corsi d’aggiornamento d’informatica e multimedialità finalizzati alla didattica.