Shoah

DIDATTICA IN RETE

Convinti che l’esercizio critico della memoria sia un potentissimo antidoto spirituale e culturale contro i veleni sempre ricorrenti dell’antisemitismo e del negazionismo, proponiamo un percorso sitografico nell’intento di insegnare agli studenti che la memoria non è un mero insieme di dati archiviati e sepolti, ma un atto vivo e volontario, capace di ricostruire – e ripensare – il senso del passato.

Lino Valentini

I numerosi collegamenti ai sussidi e ai documenti cartacei e multimediali segnalati possono divenire utili strumenti per analizzare e comprendere gli eventi storici, privilegiando il libero pensiero e il giudizio consapevole. La Shoah diverrà così un evento presente, che riguarda ancora tutti noi, nella consapevolezza che potrebbe anche, drammaticamente, ripetersi.

Il sito multilingue Anna Frank presenta un portale per gli insegnanti e studenti, valido punto di partenza per diversi itinerari didattici. L’impostazione problematica invita a riflettere sul perché studiare oggi la Shoah, non dando nulla per scontato, e stimolando il dibattito e lo spirito critico. Le sezioni delle attività educative, strutturate come possibili unità di lavoro, indicano obiettivi, contenuti, metodi e strumenti didattici. In particolar modo, le pagine sulle domande più frequenti dei docenti e degli studenti possono trasformarsi in stimoli per impostare, partendo dalla biografia di Anna, il tema della persecuzione degli ebrei, indagandone cause e conseguenze. Anche le lezioni esemplificative, contenute nella sezione “Didattica”, ricche di materiali multimediali, fumetti in particolare, che ben si prestano a illustrare idee complesse coniugando parole e immagini, appaiono come efficaci sussidi didattici da rielaborare e sviluppare in precisi momenti d’attività laboratoriale. I collegamenti ai principali social network stimolano un’interazione tra i visitatori e i responsabili del progetto non-profit della Casa-Museo di Anna Frank ad Amsterdam. La mostra itinerante "Anne Frank - una storia attuale” intende trasformare gli studenti in vere e proprie guide e propone una molteplicità di attività didattiche, tra le quali spiccano possibili rappresentazioni teatrali sul tema.

Imprescindibile tappa del nostro percorso rimane la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC. L’homepage dell’Istituto storico culturale, indipendente e senza fini di lucro, propone una vasta gamma di link a molteplici risorse digitali. Segnaliamo, per lavori di ricerca e presentazioni multimediali, “L’archivio fotografico”, con le fotografie degli ebrei deportati o uccisi sul territorio italiano, oppure l’“Osservatorio antisemitismo”, che svolge una costante e aggiornata azione di monitoraggio e studio del fenomeno in tutte le sue manifestazioni in Italia. Coniugando passato e attualità, storie individuali e linee storiche di lunga durata, ossia legando volti, vissuti e lettere personali a date ed eventi storici, sarà possibile costruire una serie di coinvolgenti lezioni. Consigliamo pure, come forma d’autoaggiornamento per i docenti, la sezione “Didattica della Shoah” che offre, tra l’altro, la possibilità di creare e sviluppare nel tempo progetti di collaborazione tra le scuole e la Fondazione. Inoltre la mostra-sito digitale. Inoltre la mostra-sito digitale è un eccellente laboratorio didattico per conoscere, mediante una copiosa documentazione, la persecuzione degli ebrei in Italia dal 1938 al 1944. Il docente, insieme alla classe, può iniziare a impostare un lavoro di ricerca e utilizzo delle fonti al fine di studiare le specifiche tematiche. Due sono le modalità previste nella raccolta e organizzazione dei materiali: seguire il percorso strutturato del sito o utilizzare il motore di ricerca interno. Il fine del lavoro è quello di progettare e realizzare percorsi multimediali articolati e condivisi con la classe, in grado di completare le lezioni frontali, promuovendo lo spirito collaborativo e la capacità di contestualizzare gli avvenimenti e comprenderne la complessità.

Perché ricordare? Con tale quesito ci accoglie l’homepage del sito della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano. Il Memoriale, nato con «lo scopo di realizzare un luogo di memoria, incontro negli spazi sottostanti alla Stazione Centrale di Milano» (Binario 21), e ancora in fase di realizzazione, merita una visita d’istruzione pensata nel quadro di una più articolata attività didattica, in grado di contestualizzare storicamente il tema della memoria della Shoah, coinvolgendo e sensibilizzando attivamente le classi. La visita potrebbe partire da un’analisi e da una discussione del materiale documentale e da letture specifiche e deve fungere da punto di partenza per suscitare negli studenti interesse umano e intellettuale nei confronti degli ebrei deportati verso i campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen, Mauthausen). La visita può così diventare un’esperienza di formazione storica sul campo. Partendo dalle impressioni e dalle idee suscitate da concrete testimonianze, sarà possibile dare un senso e risposte personali alla domanda iniziale.

Le ricchissime pagine di Gariwo, la foresta dei Giusti, associazione onlus nata e cresciuta con l’intento di divulgare tra i giovani la conoscenza di figure esemplari di resistenza morale contro ogni forma di totalitarismo, e particolarmente attenta e sensibile al mondo della scuola, permettono di predisporre una serie d’attività didattiche. Tra queste suggeriamo, partendo dalla pagina “Genocidio degli ebrei”, nella sezione “Persecuzioni”, la scelta di alcune significative storie raccontate nel sito, da conoscere e approfondire mediante la suddivisione della classe in gruppi di lavoro. Dalle vicende di Hans von Dohnanyi, che nel 1934 iniziò a documentare i crimini nazisti, fino alla storia di Otto Weidt, malato agli occhi, che creò una fabbrica con personale ebreo non vedente e difese i suoi dipendenti litigando con la Gestapo, è possibile riprodurre narrazioni, arricchirle con immagini, collegarle a testimonianze e infine produrre riflessioni sulle biografie dei “Giusti”, capaci di far fronte moralmente al male. In particolar modo la Storia di Armin T. Wegner, combattente solitario contro i genocidi del Novecento, può diventare oggetto di studio particolare e d’approfondimento problematico. La memoria apparirà quindi non come un astratto catalogare e suddividere eventi per linee del tempo e nozioni, ma come uno scavo nella condizione umana. Una profonda riflessione sui temi della colpa, del male, della libertà e della voglia di riscatto morale.

Non può mancare una sosta al Museo Yad Vashem, centro polivalente istituito dallo stato di Israele nel 1953, al fine di conservare e trasmettere alle nuove generazioni la memoria della Shoah. Proponiamo ai docenti, partendo dal link Educazione&E-Learning, un lavoro in lingua inglese, selezionando, a seconda delle sensibilità e del livello di preparazione della classe, una serie di corsi online adatti a produrre lezioni in forma interdisciplinare e  al CLIL (Content and Language Integrated Learning)  I corsi, previa registrazione, prevedono un percorso di studi, strutturato in una serie di lezioni, con suggerimenti bibliografici, filmografici e archivi multimediali in grado d’approfondire il tema: “Al bordo del baratro: L’Olocausto degli ebrei europei”. Si impara così a “insegnare la Shoah”, con metodi e strumenti propri della filosofia del Centro. Dalla vita nei ghetti alla Soluzione finale, dalla Germania 1918-1943 alla Storia dell’Olocausto, sarà possibile sviluppare un progetto laboratoriale extracurricolare, della durata di diverse settimane. Il fine sarà quello di edificare progressivamente una cultura dell’incontro e della tolleranza in grado di superare barriere e pregiudizi di ogni genere.

Un altro ottimo sito è quello della Fondazione del Museo della Shoah di Roma. La Fondazione si propone esplicitamente «l’impegno a mantenere viva e presente la memoria della Shoah, lo sterminio programmato di 6 milioni di ebrei, e delle dinamiche che l’hanno generato, trasformando in attività formative il monito della Shoah per l’umanità intera». A questo proposito suggeriamo di presentare e analizzare con la classe, magari durante una serie di lezioni svolte con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), la sezione Documenti. La sezione, suddivisa in libri, film e siti internet, seleziona una serie di materiali utili a impostare un lavoro di ricerca, sia individuale che di gruppo. Quest’attività, da svolgere in maniera non frontale, ma coinvolgendo attivamente l’intera classe in discussioni, va considerata come introduttiva al tema e necessaria premessa per stimolare la voglia di saperne di più.

Ideato e realizzato per testimoniare direttamente la Shoah a fini educativo-didattici, il sito dell’Associazione figli della Shoah, formata da ebrei sopravvissuti alla deportazione, familiari e simpatizzanti, «svolge da anni un’intensa attività di supporto agli insegnanti e alle Istituzioni». Il materiale messo a disposizione dall’Associazione è composto da mostre itineranti, due kits didattici multimediali e altri sussidi digitali. In particolar modo, i kits, distribuiti gratuitamente a tutte le scuole e alle biblioteche richiedenti, sono composti da cataloghi, album visivi, fascicoli, videocassette, CD-ROM e guidano i docenti alla preparazione e alla realizzazione di unità didattiche, trattando in particolar modo i temi del “Viaggio nella Memoria” e della “Shoah spiegata ai ragazzi”.  Tra i materiali didattici disponibili suggeriamo di scaricare il pdf che decodifica la lingua del nazismo, “madre” della propaganda e violenza totalitaria.

Da  ultimo segnaliamo le pagine del Portale della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia che oltre a tenere costantemente aggiornati sugli eventi legati al Giorno della memoria e svolgere una documentata opera di informazione e formazione sui temi della raccolta, conservazione e studio del patrimonio storico contemporaneo, presenta quattro validi percorsi tematici, consultabili anche come presentazioni via web. Tra questi evidenziamo lo studio prodotto da LANDIS, Laboratorio nazionale per la Didattica della Storia, sulle “Leggi antiebraiche in Italia 1938 -1945”, prezioso strumento di conoscenza e approfondimento laboratoriale per i docenti e gli studenti delle classi del triennio liceale, e l’itinerario “Cittadinanza e Shoah” con il saggio critico sulla “Didattica della Shoah” in Italia completato da un’utile guida bibliografica.

 

Lino Valentini è docente di Storia e Filosofia al Liceo classico “B. Zucchi” di Monza e formatore in numerosi corsi d’aggiornamento d’informatica e multimedialità finalizzati alla didattica.